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Piero Tacconi – Voto d’artista
In attesa delle prossime ri-elezioni, tutti ri-viviamo il consueto caravanserraglio dei vecchi e nuovi partiti. Questo progetto nasce dall’idea di una difesa contro il voto, che non è quella dell’astensione. La matita spezzata è il simbolo della non sottomissione a un sistema che crea cloni votanti.
Comunicato stampa
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In attesa delle prossime ri-elezioni, tutti ri-viviamo e ri-vediamo il consueto caravanserraglio dei vecchi e nuovi partiti, attraverso lo sfruttamento di ogni canale mediatico dove l'offerta politica non è basata su un vero progetto di coerenza e di onestà intellettuale, ma subdola metafora del carrello della spesa. Il voto diventa una merce di scambio, non è più soggetto, ma un oggetto passivo e sacrificale per la solita arroganza politica travestita da una maschera di perbenismo.
Re e regine, maghi o stregoni, ognuno si mostra pubblicamente, forte del suo castello costruito dai sondaggi sovrani, certi e ebbri di liste strappa consensi, abili sponsor di “morituri te salutant”, ovvero di tanti gladiatori pronti all'immolazione votale.
“Le elezioni ormai sono per il pubblico, non per il popolo” (A. Bonito Oliva)
Questo progetto scaturisce dall'idea di una legittima difesa contro il voto, che non è quella della scelta dell'astensione, della scheda bianca, della negazione stoica alla partecipazione popolare.
La matita spezzata è il simbolo della non sottomissione, della libertà da un sistema che crea cloni votanti. C'è un prima e un dopo che viene ad essere interrotto, infranto, con un semplice gesto che è allo stesso tempo provocazione e sfida.
Re e regine, maghi o stregoni, ognuno si mostra pubblicamente, forte del suo castello costruito dai sondaggi sovrani, certi e ebbri di liste strappa consensi, abili sponsor di “morituri te salutant”, ovvero di tanti gladiatori pronti all'immolazione votale.
“Le elezioni ormai sono per il pubblico, non per il popolo” (A. Bonito Oliva)
Questo progetto scaturisce dall'idea di una legittima difesa contro il voto, che non è quella della scelta dell'astensione, della scheda bianca, della negazione stoica alla partecipazione popolare.
La matita spezzata è il simbolo della non sottomissione, della libertà da un sistema che crea cloni votanti. C'è un prima e un dopo che viene ad essere interrotto, infranto, con un semplice gesto che è allo stesso tempo provocazione e sfida.
22
febbraio 2013
Piero Tacconi – Voto d’artista
Dal 22 al 25 febbraio 2013
arte contemporanea
Location
LUCI E OMBRE
Bologna, Via Mascarella, 12, (Bologna)
Bologna, Via Mascarella, 12, (Bologna)
Orario di apertura
venerdì ore 17-19
sabato ore 11-13 16-19
domenica ore 16-19
lunedì ore 11-13
Vernissage
22 Febbraio 2013, ore 17.00
Autore