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Pietro Annigoni – Presenza di un artista
Con questa mostra si sono voluti evidenziare aspetti della vita e dell’opera di Pietro Annigoni in cui sono individuati i principali temi affrontati dal Maestro durante la sua lunga militanza umana e professionale: i ritratti e auto-ritratti, i paesaggi, i temi religiosi. Rispetto ad altre iniziative espositive, per la prima volta si è immaginato di costruire un progetto (strutturato su quattro sezioni) basato prevalentemente su materiali artistici mai visti o inediti presenti nel Fondo Annigoni dell’Ente Cassa, presso la Fondazione Guelpa o provenienti da collezioni pubbliche e private
Comunicato stampa
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Regine, imperatori, principi ed eroi: per la prima volta esposti tutti assieme i ritratti dei vip di Pietro Annigoni. L’occasione è offerta dalla grande esposizione ‘Pietro Annigoni: presenza di un artista’ nel 25° anniversario della scomparsa, che si terrà allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 15 ottobre al 6 gennaio. La rassegna è promossa e realizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Guelpa di Ivrea con Rossella Segreto Annigoni. Gode del patrocinio di Regione Piemonte, Regione Toscana, Comuni di Bagno a Ripoli, Firenze, Ivrea, Milano, Pontassieve, Stia, e si avvale della collaborazione con le Fondazioni Parchi Monumentali Bardini e Peyron e Rinascimento Digitale. La presenza della Fondazione Guelpa assume un significato particolare in quanto metterà a disposizione la sezione annigoniana della propria collezione d’arte con 11 importanti dipinti del periodo giovanile dell’artista che saranno messi a confronto con altrettanti della Collezione Annigoni dell’Ente Cassa. Questa parte della mostra sarà riproposta ad Ivrea nel gennaio 2014.
Il maestro assurse a fama mondiale dopo la realizzazione del ritratto alla Regina Elisabetta d’Inghilterra nel 1954 e, come è intuibile, iniziò la corsa di personalità illustri da ogni parte del mondo per farsi immortalare da lui. Un fenomeno che, forse, non ha eguali nella storia artistica del Novecento, ricco non solo di ritratti e paesaggi completi ma anche di disegni, immagini compiute o semplici schizzi, dei quali è mostrata per la prima volta al pubblico una selezione in gran parte inedita di circa 150 opere provenienti dal Fondo Annigoni dell’Ente Cassa, dalla Fondazione Guelpa e da collezioni pubbliche e private che hanno voluto collaborare a questo evento con un entusiasmo ed un interesse che hanno sorpreso gli stessi curatori: Emanuele Barletti con la collaborazione di Arabella Cifani e Franco Monetti.
Annigoni trascorse dal 1949 lunghi periodi di lavoro nel Regno Unito e riservò grande attenzione alla famiglia reale inglese. Accanto al ritratto di Elisabetta II, eseguì quelli della Regina Madre, del Principe Filippo di Edinburgo e della Principessa Margaret, tutti accompagnati da larga eco di critica e di pubblico. Nel fondo disegni dell’Ente Cassa sono custoditi un bellissimo disegno finito della Regina Elisabetta (la Regina Madre), alcuni bozzetti del Principe Filippo di Edinburgo e un volto della Principessa Margaret, tutti inediti. Un’altra monarca che ebbe il privilegio di essere ritratta è l’attuale Sovrana di Danimarca, la Regina Margrethe II, di cui l’Ente Cassa possiede il disegno preparatorio (edito) e un altro con l’ inquadratura di tre quarti (inedito). Fa invece riferimento al doppio ritratto eseguito nel 1967-’68 per le Maestà imperiali di Persia, Reza Pahlavi e Farah Diba, una inedita sanguigna del fondo annigoniano, appena abbozzata, che costituisce uno dei primi studi per questo impegnativo lavoro.
Tra le tantissime curiosità, mai viste, uno dei bozzetti realizzati dall’ artista per lo studio del ritratto di Papa Giovanni XXIII commissionato dalla rivista ‘Times’ per la copertina dell’ottobre 1962 e un disegno completo per il ritratto del presidente statunitense Lyndon Johnson che apparve sulla copertina della stessa rivista nell’aprile 1968. Di grande interesse la bella sequenza di studi preparatori per il ritratto del generale americano Mark Clark, che fu tra i protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, e due bozzetti con vari profili dello scrittore Joel Lehtonen, gloria della letteratura nazionale finlandese, che conobbe Annigoni a Firenze nel 1931. Da Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza, prestato da Christian Malinverni, esce per la prima volta uno dei capolavori di Annigoni, il ritratto di Patricia Rawlings, oggi autorevole membro del Parlamento britannico.
A chiudere questa sequenza di celebrità è stato inserito il Fabbro, un disegno a sanguigna e carboncino marrone, che Pietro Annigoni donò al Comune di Stia (Arezzo) nel 1976, in occasione della prima edizione di quella che oggi è la Biennale Europea di Arte Fabbrile che si svolge nella cittadina casentinese. Il Fabbro non è propriamente un ‘personaggio illustre’ ma simboleggia ciò che deve o dovrebbe essere ‘celebrato’ quotidianamente: la dignità del lavoro. In questo senso l’opera non è l’ultima figura di questa galleria di ritratti famosi ma la prima e la più universale.
Per l’ occasione viene riaperto a Villa Bardini, a cura di Samuel Marcuccio, con nuovi spazi ed un nuovo allestimento, il Museo Annigoni realizzato nel 2008 per esporre permanentemente opere e disegni ceduti dai figli del pittore Benedetto e Ricciarda.
Il catalogo (Polistampa) contiene testi di Sabrina Baldanza, Emanuele Barletti, Paola Caleri, Giuseppe Cardillo, Arabella Cifani, Thyge Christian Føns, Franco Monetti, Michela Morelli, Pekka Tarkka, Emanuela Torriani
Il maestro assurse a fama mondiale dopo la realizzazione del ritratto alla Regina Elisabetta d’Inghilterra nel 1954 e, come è intuibile, iniziò la corsa di personalità illustri da ogni parte del mondo per farsi immortalare da lui. Un fenomeno che, forse, non ha eguali nella storia artistica del Novecento, ricco non solo di ritratti e paesaggi completi ma anche di disegni, immagini compiute o semplici schizzi, dei quali è mostrata per la prima volta al pubblico una selezione in gran parte inedita di circa 150 opere provenienti dal Fondo Annigoni dell’Ente Cassa, dalla Fondazione Guelpa e da collezioni pubbliche e private che hanno voluto collaborare a questo evento con un entusiasmo ed un interesse che hanno sorpreso gli stessi curatori: Emanuele Barletti con la collaborazione di Arabella Cifani e Franco Monetti.
Annigoni trascorse dal 1949 lunghi periodi di lavoro nel Regno Unito e riservò grande attenzione alla famiglia reale inglese. Accanto al ritratto di Elisabetta II, eseguì quelli della Regina Madre, del Principe Filippo di Edinburgo e della Principessa Margaret, tutti accompagnati da larga eco di critica e di pubblico. Nel fondo disegni dell’Ente Cassa sono custoditi un bellissimo disegno finito della Regina Elisabetta (la Regina Madre), alcuni bozzetti del Principe Filippo di Edinburgo e un volto della Principessa Margaret, tutti inediti. Un’altra monarca che ebbe il privilegio di essere ritratta è l’attuale Sovrana di Danimarca, la Regina Margrethe II, di cui l’Ente Cassa possiede il disegno preparatorio (edito) e un altro con l’ inquadratura di tre quarti (inedito). Fa invece riferimento al doppio ritratto eseguito nel 1967-’68 per le Maestà imperiali di Persia, Reza Pahlavi e Farah Diba, una inedita sanguigna del fondo annigoniano, appena abbozzata, che costituisce uno dei primi studi per questo impegnativo lavoro.
Tra le tantissime curiosità, mai viste, uno dei bozzetti realizzati dall’ artista per lo studio del ritratto di Papa Giovanni XXIII commissionato dalla rivista ‘Times’ per la copertina dell’ottobre 1962 e un disegno completo per il ritratto del presidente statunitense Lyndon Johnson che apparve sulla copertina della stessa rivista nell’aprile 1968. Di grande interesse la bella sequenza di studi preparatori per il ritratto del generale americano Mark Clark, che fu tra i protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, e due bozzetti con vari profili dello scrittore Joel Lehtonen, gloria della letteratura nazionale finlandese, che conobbe Annigoni a Firenze nel 1931. Da Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza, prestato da Christian Malinverni, esce per la prima volta uno dei capolavori di Annigoni, il ritratto di Patricia Rawlings, oggi autorevole membro del Parlamento britannico.
A chiudere questa sequenza di celebrità è stato inserito il Fabbro, un disegno a sanguigna e carboncino marrone, che Pietro Annigoni donò al Comune di Stia (Arezzo) nel 1976, in occasione della prima edizione di quella che oggi è la Biennale Europea di Arte Fabbrile che si svolge nella cittadina casentinese. Il Fabbro non è propriamente un ‘personaggio illustre’ ma simboleggia ciò che deve o dovrebbe essere ‘celebrato’ quotidianamente: la dignità del lavoro. In questo senso l’opera non è l’ultima figura di questa galleria di ritratti famosi ma la prima e la più universale.
Per l’ occasione viene riaperto a Villa Bardini, a cura di Samuel Marcuccio, con nuovi spazi ed un nuovo allestimento, il Museo Annigoni realizzato nel 2008 per esporre permanentemente opere e disegni ceduti dai figli del pittore Benedetto e Ricciarda.
Il catalogo (Polistampa) contiene testi di Sabrina Baldanza, Emanuele Barletti, Paola Caleri, Giuseppe Cardillo, Arabella Cifani, Thyge Christian Føns, Franco Monetti, Michela Morelli, Pekka Tarkka, Emanuela Torriani
15
ottobre 2013
Pietro Annigoni – Presenza di un artista
Dal 15 ottobre 2013 al 06 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE CR FIRENZE
Firenze, Via Maurizio Bufalini, 6, (FIRENZE)
Firenze, Via Maurizio Bufalini, 6, (FIRENZE)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 9-19; sabato e domenica 10-13; 15-19
Vernissage
15 Ottobre 2013, ore 16.30
Editore
POLISTAMPA
Autore
Curatore