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Pietro Contento – Sorella Povertà
Una mostra dall’accattivante e spiazzante titolo Sorella Povertà. Dieci anni di lavori (2011-2021) che spaziano da multipli quasi d’arredo, sempre però molto sognanti e spesso un po’ surreali, alla parte più contenutistica, i pezzi appunto che lo “affratellano” o lo “assorellano” all’arte povera.
Comunicato stampa
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Una mostra dall’accattivante e spiazzante titolo “Sorella Povertà”. Dieci anni di lavori (2011-2021) che spaziano da multipli quasi d’arredo, sempre però molto sognanti e spesso un po’ surreali, alla parte più contenutistica, i “pezzi” appunto che lo “affratellano” o lo “assorellano” all’”arte povera”. Insomma una mostra da vedere e perché no da “sentire”.
Il poeta Antonio Veneziani di questi lavori scrive: “Pietro Contento è un artista che celebra, come pochi, l’integrazione tra l’uomo e la natura, tra il mondo dei simboli e quello dei significati, modulando il ritmo del respiro col ritmo dei gioco visivo. Anche se a volte possiamo credere di trovarci davanti a una certa ingenuità invece siamo di fronte all’artista che ci fa correre brividi corporei e sfregia, con l’ingenuità di un bambino, la normalità. Questo artista, capace di zigzagare tra le avanguardie storiche e il post-punk è un’esperienza immancabile e indimenticabile”.
Anna Filigenzi (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) scrive: […] La materia si può scomporre e ricomporre come sogno, che per Pietro Contento non significa affatto fuga dalla realtà, anzi, significa starci dentro con quel meraviglioso strumento illusorio che chiamiamo arte, attraverso il quale ci prendiamo la libertà senza limiti di riprodurre o reinventare, di consolare o di ragionare anche aspramente, se necessario. Pietro Contento sta dentro la sua arte esattamente come sta dentro la vita, con discrezione e fermezza. I suoi gesti non pretendono di insegnare, ma non rinunciano a proporre. Ritroviamo nelle sue opere il suo sguardo attento e partecipativo, affinato attraverso le sue personali esperienze, ma anche attraverso il coinvolgimento in quelle degli altri, uno sguardo che coglie il bello e il brutto, gli slanci alati e le sofferenze, le diseguaglianze sociali e la fratellanza possibile.
Il poeta Antonio Veneziani di questi lavori scrive: “Pietro Contento è un artista che celebra, come pochi, l’integrazione tra l’uomo e la natura, tra il mondo dei simboli e quello dei significati, modulando il ritmo del respiro col ritmo dei gioco visivo. Anche se a volte possiamo credere di trovarci davanti a una certa ingenuità invece siamo di fronte all’artista che ci fa correre brividi corporei e sfregia, con l’ingenuità di un bambino, la normalità. Questo artista, capace di zigzagare tra le avanguardie storiche e il post-punk è un’esperienza immancabile e indimenticabile”.
Anna Filigenzi (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) scrive: […] La materia si può scomporre e ricomporre come sogno, che per Pietro Contento non significa affatto fuga dalla realtà, anzi, significa starci dentro con quel meraviglioso strumento illusorio che chiamiamo arte, attraverso il quale ci prendiamo la libertà senza limiti di riprodurre o reinventare, di consolare o di ragionare anche aspramente, se necessario. Pietro Contento sta dentro la sua arte esattamente come sta dentro la vita, con discrezione e fermezza. I suoi gesti non pretendono di insegnare, ma non rinunciano a proporre. Ritroviamo nelle sue opere il suo sguardo attento e partecipativo, affinato attraverso le sue personali esperienze, ma anche attraverso il coinvolgimento in quelle degli altri, uno sguardo che coglie il bello e il brutto, gli slanci alati e le sofferenze, le diseguaglianze sociali e la fratellanza possibile.
11
giugno 2022
Pietro Contento – Sorella Povertà
Dall'undici giugno al 03 luglio 2022
arte contemporanea
Location
MUG Museo Giannini
Latina, Via G. Oberdan, 13, (LT)
Latina, Via G. Oberdan, 13, (LT)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
Autore
Autore testo critico
Allestimento
CarlaDi Girolamo
Progetto grafico