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Pietro Di Lecce – De Sidera
L’allestimento accoglie un’installazione pensata appositamente per lo spazio di Dimora Artica, composta da immagini fotografiche su carta, un tessuto stampato e sostenuto da due bastoni e la proiezione di una serie di estemporanee video-interviste.
Comunicato stampa
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La programmazione di Dimora Artica, spazio dedicato all'individuazione delle connessioni tra arte contemporanea e cultura tradizionale, prosegue la propria attività con la mostra personale di Pietro Di Lecce (Milano, 1980). Per l'occasione l'artista presenta un progetto inedito, incentrato sulle problematiche del piano emotivo nell'uomo contemporaneo.
La naturale vitalità delle aspirazioni, sempre più repressa da un ambiente dominato da un'economia "punitiva", viene rievocata da Pietro Di Lecce mediante cieli stellati sovrapposti ad immagini tratte dal web, scelte tra quelle che rimandano ad episodi di decadenza sociale, indistintamente tratte dall'attualità o dal passato.
L'allestimento accoglie un'installazione pensata appositamente per lo spazio di Dimora Artica, composta da immagini fotografiche su carta, un tessuto stampato e sostenuto da due bastoni e la proiezione di una serie di estemporanee video-interviste rilasciate da amici e parenti dell'artista, registrate con mezzi amatoriali, nelle quali emergono aspirazioni e paure che accompagnano la vita nella sua quotidianità.
Le stelle, che compaiono in quasi tutte le opere della mostra, rimandano ai desideri affidati ad esse e custoditi dagli spazi cosmici. Come suggerisce una delle interpretazioni dell'etimologia della parola desiderio (dal latino desiderium, composto da "de-sidera" = mancanza di stelle), il buio risveglia l'aspirazione verso la luce perduta, e la speranza in un rinnovamento sociale si riaccende nei momenti più cupi.
Pietro Di Lecce (nato nel 1980 a Milano, dove vive e lavora) utilizza vari media, spaziando dall’installazione al video al collage. La ricerca dell'artista si dirama in progetti differenti, apparentemente distanti tra loro, ma accomunati da una sottostante critica alla decadenza della società contemporanea.
Utilizzando materiale prevalentemente tratto dal web, Pietro Di Lecce ricalca le modalità di comunicazione delle nuove generazioni, sempre più proiettate in un vuoto mondo virtuale, ma con esse inscena una manifestazione silenziosa, finalizzata a riportare l'uomo alla realtà concreta. Attraverso associazioni di immagini, oggetti o materiali, l'artista stimola una presa di coscienza delle problematiche del mondo attuale, individuando analogie e differenze con il passato. Viene smascherata l'illusione di una società che si evolve positivamente, mentre emerge la staticità di un mondo senza futuro, dominato dalla repressione delle aspirazioni individuali, di fronte al quale si può solo reagire o soccombere.
La naturale vitalità delle aspirazioni, sempre più repressa da un ambiente dominato da un'economia "punitiva", viene rievocata da Pietro Di Lecce mediante cieli stellati sovrapposti ad immagini tratte dal web, scelte tra quelle che rimandano ad episodi di decadenza sociale, indistintamente tratte dall'attualità o dal passato.
L'allestimento accoglie un'installazione pensata appositamente per lo spazio di Dimora Artica, composta da immagini fotografiche su carta, un tessuto stampato e sostenuto da due bastoni e la proiezione di una serie di estemporanee video-interviste rilasciate da amici e parenti dell'artista, registrate con mezzi amatoriali, nelle quali emergono aspirazioni e paure che accompagnano la vita nella sua quotidianità.
Le stelle, che compaiono in quasi tutte le opere della mostra, rimandano ai desideri affidati ad esse e custoditi dagli spazi cosmici. Come suggerisce una delle interpretazioni dell'etimologia della parola desiderio (dal latino desiderium, composto da "de-sidera" = mancanza di stelle), il buio risveglia l'aspirazione verso la luce perduta, e la speranza in un rinnovamento sociale si riaccende nei momenti più cupi.
Pietro Di Lecce (nato nel 1980 a Milano, dove vive e lavora) utilizza vari media, spaziando dall’installazione al video al collage. La ricerca dell'artista si dirama in progetti differenti, apparentemente distanti tra loro, ma accomunati da una sottostante critica alla decadenza della società contemporanea.
Utilizzando materiale prevalentemente tratto dal web, Pietro Di Lecce ricalca le modalità di comunicazione delle nuove generazioni, sempre più proiettate in un vuoto mondo virtuale, ma con esse inscena una manifestazione silenziosa, finalizzata a riportare l'uomo alla realtà concreta. Attraverso associazioni di immagini, oggetti o materiali, l'artista stimola una presa di coscienza delle problematiche del mondo attuale, individuando analogie e differenze con il passato. Viene smascherata l'illusione di una società che si evolve positivamente, mentre emerge la staticità di un mondo senza futuro, dominato dalla repressione delle aspirazioni individuali, di fronte al quale si può solo reagire o soccombere.
10
gennaio 2014
Pietro Di Lecce – De Sidera
Dal 10 gennaio al primo febbraio 2014
arte contemporanea
Location
DIMORA ARTICA
Milano, Via Dolomiti, 11, (Milano)
Milano, Via Dolomiti, 11, (Milano)
Orario di apertura
da giovedì a sabato 16.00 - 19.30
Vernissage
10 Gennaio 2014, ore 18.30
Autore
Curatore