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Pietro Paolini – Caso Collettivo 11.227
A San Salvario, nel cuore di Torino, nasce JEST – spazio per la cultura fotografica, un progetto per la promozione della fotografia attraverso mostre, eventi e attività didattiche, con l’obiettivo di creare un punto di riferimento, confronto e scambio intorno alla fotografia. JEST si presenta al pubblico con l’inaugurazione della mostra Caso Collettivo 11.227 di Pietro Paolini
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A San Salvario, nel cuore di Torino, nasce JEST – spazio per la cultura fotografica, un progetto per
la promozione della fotografia attraverso mostre, eventi e attività didattiche, con l’obiettivo di creare un
punto di riferimento, confronto e scambio intorno alla fotografia.
JEST si presenta al pubblico con l’inaugurazione della mostra Caso Collettivo 11.227 di Pietro Paolini,
giovedi 28 gennaio alle 18:30, presso gli spazi dell’associazione Fluxlab, in via Silvio Pellico 8.
Con il progetto Caso collettivo 11.227, Paolini tratta la storia, e le storie, della persecuzione del movimento
Union Patriotica avvenuta in Colombia tra il 1986 e il 2006.
L’Union Patriotica fu fondata nel 1985 in occasione del processo di pacificazione tra i gruppi ribelli
d’ispirazione marxista-leninista FARC ed ELN e il presidente Belisario Betancur. Il nascente movimento
si presentò alle elezioni del 1986 promuovendo riforme politiche democratiche, sociali ed economiche
come la riforma agraria, la nazionalizzazione delle risorse naturali e un modello economico nazionale
slegato dal capitalismo globale, conquistando una quantità di voti mai raggiunta da un partito di sinistra
nel Paese.
Tuttavia tra il 1986 e il 2006 due candidati presidenziali, 8 congressisti, 13 deputati, 70 consiglieri, 11 sindaci
e circa 3.000 dei suoi militanti furono assassinati da gruppi paramilitari e membri delle forze di sicurezza
di Stato. Ciò che inizialmente sembrò una coincidenza si rivelò progressivamente come una persecuzione
sistematica per eliminare il partito e infondere terrore nei suoi sostenitori. Molti dei sopravvissuti e delle
loro famiglie abbandonarono il Paese o si nascosero per sfuggire alla violenza; il 95% dei delitti commessi
è rimasto completamente impunito.
Pietro Paolini ha affrontato i fatti più significativi di questa drammatica vicenda, ricostruendo la storia di
alcuni casi di omicidio, strage, sparizione forzata ed esilio depositati alla Corte Interamericana. Attraverso
diversi racconti visivi – costruiti fotografando i luoghi dove sono avvenuti i fatti, ritraendo paesaggi e
dettagli, familiari o superstiti, e raccogliendo materiali forniti dalle famiglie stesse o trovati in archivi
pubblici – Pietro Paolini ha ricostruito la complessità degli avvenimenti, analizzando la loro sistematicità e
ferocia, e rendendo umane e personali le singole vicende.
Pietro Paolini è nato a Firenze nel 1981. Ha frequentato il corso triennale presso la Fondazione Studio
Marangoni a Firenze. Dal 2004 ha focalizzato la sua attenzione sulla realtà del Sud America, con particolare
attenzione verso i paesi del nuovo socialismo latino americano: Venezuela, Bolivia ed Ecuador. Nel 2006
fonda insieme ad altri quattro fotografi il collettivo TerraProject, che si occupa di tematiche sociali e
geografiche italiane realizzando progetti collettivi di fotografia documentaria. Le sue fotografie sono state
esposte in Italia e all’estero. Collabora come freelance con molte riviste italiane e internazionali. Nel 2009
ha vinto la sezione “borsa di studio” al premio “Canon giovani fotografi”. Dal 2001 è stato selezionato per
fare parte del Reflexion masterclass di Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Nel 2012 il suo lavoro “Bolivianas”
viene premiato al World Press Photo 2012 con il secondo premio storie nella categoria Daily life. Nel 2013
vince il Premio M. Pesaresi per la fotografia contemporanea.
JEST
è un progetto a cura della fotografa Francesca Cirilli e del fotografo ed editore indipendente Tommaso
Parrillo.
INFO
Fino all’8 febbraio 2016
Orari di apertura: ven/sab/dom: 17–21 || lun/mart/merc/giov: 16–19
tel. 3384706054 || 3290907603
via Silvio Pellico 8, 10125, Torino
info@jestfotografia.net
la promozione della fotografia attraverso mostre, eventi e attività didattiche, con l’obiettivo di creare un
punto di riferimento, confronto e scambio intorno alla fotografia.
JEST si presenta al pubblico con l’inaugurazione della mostra Caso Collettivo 11.227 di Pietro Paolini,
giovedi 28 gennaio alle 18:30, presso gli spazi dell’associazione Fluxlab, in via Silvio Pellico 8.
Con il progetto Caso collettivo 11.227, Paolini tratta la storia, e le storie, della persecuzione del movimento
Union Patriotica avvenuta in Colombia tra il 1986 e il 2006.
L’Union Patriotica fu fondata nel 1985 in occasione del processo di pacificazione tra i gruppi ribelli
d’ispirazione marxista-leninista FARC ed ELN e il presidente Belisario Betancur. Il nascente movimento
si presentò alle elezioni del 1986 promuovendo riforme politiche democratiche, sociali ed economiche
come la riforma agraria, la nazionalizzazione delle risorse naturali e un modello economico nazionale
slegato dal capitalismo globale, conquistando una quantità di voti mai raggiunta da un partito di sinistra
nel Paese.
Tuttavia tra il 1986 e il 2006 due candidati presidenziali, 8 congressisti, 13 deputati, 70 consiglieri, 11 sindaci
e circa 3.000 dei suoi militanti furono assassinati da gruppi paramilitari e membri delle forze di sicurezza
di Stato. Ciò che inizialmente sembrò una coincidenza si rivelò progressivamente come una persecuzione
sistematica per eliminare il partito e infondere terrore nei suoi sostenitori. Molti dei sopravvissuti e delle
loro famiglie abbandonarono il Paese o si nascosero per sfuggire alla violenza; il 95% dei delitti commessi
è rimasto completamente impunito.
Pietro Paolini ha affrontato i fatti più significativi di questa drammatica vicenda, ricostruendo la storia di
alcuni casi di omicidio, strage, sparizione forzata ed esilio depositati alla Corte Interamericana. Attraverso
diversi racconti visivi – costruiti fotografando i luoghi dove sono avvenuti i fatti, ritraendo paesaggi e
dettagli, familiari o superstiti, e raccogliendo materiali forniti dalle famiglie stesse o trovati in archivi
pubblici – Pietro Paolini ha ricostruito la complessità degli avvenimenti, analizzando la loro sistematicità e
ferocia, e rendendo umane e personali le singole vicende.
Pietro Paolini è nato a Firenze nel 1981. Ha frequentato il corso triennale presso la Fondazione Studio
Marangoni a Firenze. Dal 2004 ha focalizzato la sua attenzione sulla realtà del Sud America, con particolare
attenzione verso i paesi del nuovo socialismo latino americano: Venezuela, Bolivia ed Ecuador. Nel 2006
fonda insieme ad altri quattro fotografi il collettivo TerraProject, che si occupa di tematiche sociali e
geografiche italiane realizzando progetti collettivi di fotografia documentaria. Le sue fotografie sono state
esposte in Italia e all’estero. Collabora come freelance con molte riviste italiane e internazionali. Nel 2009
ha vinto la sezione “borsa di studio” al premio “Canon giovani fotografi”. Dal 2001 è stato selezionato per
fare parte del Reflexion masterclass di Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret. Nel 2012 il suo lavoro “Bolivianas”
viene premiato al World Press Photo 2012 con il secondo premio storie nella categoria Daily life. Nel 2013
vince il Premio M. Pesaresi per la fotografia contemporanea.
JEST
è un progetto a cura della fotografa Francesca Cirilli e del fotografo ed editore indipendente Tommaso
Parrillo.
INFO
Fino all’8 febbraio 2016
Orari di apertura: ven/sab/dom: 17–21 || lun/mart/merc/giov: 16–19
tel. 3384706054 || 3290907603
via Silvio Pellico 8, 10125, Torino
info@jestfotografia.net
28
gennaio 2016
Pietro Paolini – Caso Collettivo 11.227
Dal 28 gennaio all'otto febbraio 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
JEST
Torino, Via Silvio Pellico, 8, (Torino)
Torino, Via Silvio Pellico, 8, (Torino)
Orario di apertura
ven/sab/dom: 17–21 || lun/mart/merc/giov: 16–19
Vernissage
28 Gennaio 2016, ore 18.30
Autore