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Pietro Testa – Artista filosofo del Seicento
All’artista-filosofo seicentesco, allievo di Pietro da Cortona, amico di Poussin e Mola, che perseguì sempre il tentativo di dare espressione a concetti universali, intrisi di sottili riferimenti autobiografici, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi vuole oggi rendere omaggio, in dialogo col suo conservatore seicentesco, Filippo Baldinucci, che fu tra i primi a inserire Pietro Testa nel novero degli artisti più rilevanti per la storia dell’incisione, promuovendo l’incremento dei fogli nell’antico nucleo collezionistico del cardinal Leopoldo de’ Medici.
Comunicato stampa
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snoda attraverso le diverse fasi della sua carriera artistica
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze
Via della Ninna, 5 – 50122 FIRENZE
per chiudersi con uno dei temi su cui si soffermò maggiormente Testa, quello del suicidio, a testimonianza dell’inclinazione pessimista che lo attanagliò specie negli ultimi anni: Camma, Catone e Didone sono gli eroi classici a cui si ispira. La morte di Didone, in particolare, di cui la Galleria degli Uffizi possiede anche il dipinto corrispondente - attualmente nelle sale di accoglienza -, fu tanto apprezzata nell’ambiente mediceo che furono collezionati diversi studi preparatori, nonché un’acquaforte incisa dal nipote di Pietro, Giovanni Cesare. Inoltre un’interessante variante del soggetto, esposta ora al centro della sala, era tenuta in tale considerazione da figurare nella ricca quadreria del Gran Principe Ferdinando, incorniciato accanto a pochissimi altri disegni ascritti a Raffaello e al Correggio, ad esempio. A dimostrazione che almeno fino al primo quarto del XVIII secolo la maestria di Testa era ritenuta pari a quella di altri artisti di consolidata fama.
Con questa mostra la Direzione del GDSU vuol restituire all’artista, almeno parzialmente, quella grande stima che si era guadagnato soprattutto con la sua produzione grafica, acutamente compresa - a suo tempo - dal giudizio critico di Baldinucci.
Da segnalare, infine, che la mostra scaturisce da un progetto di ricerca promosso dal GDSU in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, con l’impiego di tutte le giovani professionalità interne - dell’Istituto diretto da Marzia Faietti come di altri settori del Polo - che sono state impegnate a ogni livello - organizzativo, tecnico e scientifico - per la realizzazione dell’esposizione.
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Firenze
Via della Ninna, 5 – 50122 FIRENZE
per chiudersi con uno dei temi su cui si soffermò maggiormente Testa, quello del suicidio, a testimonianza dell’inclinazione pessimista che lo attanagliò specie negli ultimi anni: Camma, Catone e Didone sono gli eroi classici a cui si ispira. La morte di Didone, in particolare, di cui la Galleria degli Uffizi possiede anche il dipinto corrispondente - attualmente nelle sale di accoglienza -, fu tanto apprezzata nell’ambiente mediceo che furono collezionati diversi studi preparatori, nonché un’acquaforte incisa dal nipote di Pietro, Giovanni Cesare. Inoltre un’interessante variante del soggetto, esposta ora al centro della sala, era tenuta in tale considerazione da figurare nella ricca quadreria del Gran Principe Ferdinando, incorniciato accanto a pochissimi altri disegni ascritti a Raffaello e al Correggio, ad esempio. A dimostrazione che almeno fino al primo quarto del XVIII secolo la maestria di Testa era ritenuta pari a quella di altri artisti di consolidata fama.
Con questa mostra la Direzione del GDSU vuol restituire all’artista, almeno parzialmente, quella grande stima che si era guadagnato soprattutto con la sua produzione grafica, acutamente compresa - a suo tempo - dal giudizio critico di Baldinucci.
Da segnalare, infine, che la mostra scaturisce da un progetto di ricerca promosso dal GDSU in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, con l’impiego di tutte le giovani professionalità interne - dell’Istituto diretto da Marzia Faietti come di altri settori del Polo - che sono state impegnate a ogni livello - organizzativo, tecnico e scientifico - per la realizzazione dell’esposizione.
07
giugno 2013
Pietro Testa – Artista filosofo del Seicento
Dal 07 giugno all'otto settembre 2013
arte antica
Location
GABINETTO DISEGNI E STAMPE DEGLI UFFIZI
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Firenze, Piazzale Degli Uffizi, 1, (Firenze)
Autore
Curatore