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Pietro Tognetti – Passione Astratta: il Segno nel Colore
Mostra dedicata interamente alla produzione artistica del pittore empolese Pietro Tognetti con esposizione di opere presso il Cenacolo degli Agostiniani , il Circolo Arti Figurative e le vetrine di alcuni negozi del centro storico di Empoli .
Verrà inoltre presentata una monografia dell’artista
Comunicato stampa
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Dal 9 al 24 aprile si tiene ad Empoli una mostra che ripercorre la vita artistica di Pietro Tognetti (San Miniato, 11 agosto 1912- Empoli, 12 novembre 2003), un pittore dimenticato per troppi anni.
Ceramista prima, ma sempre appassionato di arte, dal 1965 si dedica esclusivamente alla pittura. Inizia a dipingere già da ragazzo e tra il 1929 ed il 1930 porta i suoi quadri, per avere un giudizio, nella “piccola stanza in fondo all’orto”, dove Zelindo Maestrelli e altri pittori, o aspiranti tali, si riuniscono per dipingere. Conosce Virgilio Carmignani, Sineo Gemignani e Dilvo Lotti, ai quali si lega con una grande amicizia che li accompagnerà sempre. Lavorano insieme ed insieme sperimentano tecniche pittoriche e temi figurativi. Tognetti dipinge i paesaggi della campagna intorno Empoli e l’Arno, con le tipiche costruzioni rurali che poi lo fanno conoscere come “il pittore delle coloniche”. Ma Tognetti è anche molto altro: dagli anni ’60 del 1900, oltre a dipingere nature morte, di sapore metafisico, inizia la sperimentazione di forme e colori che lo portano verso l’Astrattismo. Nascono le Composizioni, caratterizzate da forme geometriche collocate in uno spazio di colore, ed i quadri che hanno come tema le Spine, temi che segnano ed identificano la sua vita artistica, la produzione incentrata sull’informale. Nella sua lunga vita, muore a 91 anni, attraversa quasi tutto il 1900 ed è pronto a coglierne tutti i cambiamenti e contraddizioni, che riesce a trasferire nelle sue tele. Specialmente quelle chiamate Spine rappresentano il dualismo della gioia e del dolore, l’alternarsi dei momenti della vita, ai quali la natura fa da sfondo. Intorno agli anni ’90 del 1900 riprende a dipingere la campagna empolese, ma rivisitata nelle forme e nei colori delle sue esperienze dell’astrattismo. Questo “signore con la bicicletta”, come ancora qualcuno lo ricorda, dato che si spostava sempre con la bicicletta, ha attraversato il 1900 in silenzio, affidando all’arte le sue inquietudini, con le sue geometrie astratte che sono il fondamento di un nuovo mondo immaginario, dove ogni sofferenza si placa nel colore.
La mostra dedicata a Tognetti ha un percorso espositivo che si snoda tra il cenacolo degli Agostiniani, le sale del Circolo Arti Figurative nel palazzo Ghibellino e le vetrine dei negozi del “Giro d’Empoli”.La mostra è stata allestita dalla Galleria Spazio Dinamico Arte in collaborazione con il Circolo Arti Figurative ed il patrocinio del comune di Empoli.
Ceramista prima, ma sempre appassionato di arte, dal 1965 si dedica esclusivamente alla pittura. Inizia a dipingere già da ragazzo e tra il 1929 ed il 1930 porta i suoi quadri, per avere un giudizio, nella “piccola stanza in fondo all’orto”, dove Zelindo Maestrelli e altri pittori, o aspiranti tali, si riuniscono per dipingere. Conosce Virgilio Carmignani, Sineo Gemignani e Dilvo Lotti, ai quali si lega con una grande amicizia che li accompagnerà sempre. Lavorano insieme ed insieme sperimentano tecniche pittoriche e temi figurativi. Tognetti dipinge i paesaggi della campagna intorno Empoli e l’Arno, con le tipiche costruzioni rurali che poi lo fanno conoscere come “il pittore delle coloniche”. Ma Tognetti è anche molto altro: dagli anni ’60 del 1900, oltre a dipingere nature morte, di sapore metafisico, inizia la sperimentazione di forme e colori che lo portano verso l’Astrattismo. Nascono le Composizioni, caratterizzate da forme geometriche collocate in uno spazio di colore, ed i quadri che hanno come tema le Spine, temi che segnano ed identificano la sua vita artistica, la produzione incentrata sull’informale. Nella sua lunga vita, muore a 91 anni, attraversa quasi tutto il 1900 ed è pronto a coglierne tutti i cambiamenti e contraddizioni, che riesce a trasferire nelle sue tele. Specialmente quelle chiamate Spine rappresentano il dualismo della gioia e del dolore, l’alternarsi dei momenti della vita, ai quali la natura fa da sfondo. Intorno agli anni ’90 del 1900 riprende a dipingere la campagna empolese, ma rivisitata nelle forme e nei colori delle sue esperienze dell’astrattismo. Questo “signore con la bicicletta”, come ancora qualcuno lo ricorda, dato che si spostava sempre con la bicicletta, ha attraversato il 1900 in silenzio, affidando all’arte le sue inquietudini, con le sue geometrie astratte che sono il fondamento di un nuovo mondo immaginario, dove ogni sofferenza si placa nel colore.
La mostra dedicata a Tognetti ha un percorso espositivo che si snoda tra il cenacolo degli Agostiniani, le sale del Circolo Arti Figurative nel palazzo Ghibellino e le vetrine dei negozi del “Giro d’Empoli”.La mostra è stata allestita dalla Galleria Spazio Dinamico Arte in collaborazione con il Circolo Arti Figurative ed il patrocinio del comune di Empoli.
09
aprile 2022
Pietro Tognetti – Passione Astratta: il Segno nel Colore
Dal 09 al 24 aprile 2022
arte moderna
Location
SEDI VARIE – Empoli
Empoli, (Firenze)
Empoli, (Firenze)
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica
Ore 16 - 19,30
Vernissage
9 Aprile 2022, L’inaugurazione della mostra si terrà presso la Chiesa Santo Stefano degli Agostiniani di Empoli alle ore 17
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini
Posseggo un quadro del pittore Tognetti Pietro ” natura morta ” di grande formato circa 120 x140 vorrei alienarlo. Telef. 366 6044310