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Pietruccia Bassu – Vitef
Da oltre un decennio la poetica di Pietruccia Bassu rinnova il senso di appartenenza ad una tradizione, ad una storia, costruendo dei progetti sul senso di continuità e di riappropriazione della memoria. La sua idea di fondo è quella di ritrovare nelle pratiche e nei linguaggi del contemporaneo, la possibilità di tramandare gesti, tecniche, particolari che appartengono alla tradizione sarda e a quella della sua famiglia in particolare
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurazione 1 luglio 2016, ore 19.00
Archivio Storico del Comune, via dell’Insinuazione, Sassari
Dal 1 al 15 luglio, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
PRIMA DELL’USO LEGGERE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO
ILLUSTRATIVO.
Da oltre un decennio la poetica di Pietruccia Bassu rinnova il senso di appartenenza ad una tradizione, ad una
storia, costruendo dei progetti sul senso di continuità e di riappropriazione della memoria. La sua idea di fondo è
quella di ritrovare nelle pratiche e nei linguaggi del contemporaneo, la possibilità di tramandare gesti, tecniche,
particolari che appartengono alla tradizione sarda e a quella della sua famiglia in particolare.
L’ARTISTA SASSARESE APPARTIENE QUINDI A QUELLA CORRENTE CHE VEDE NELL’ARTE CONTEMPORANEA
LA POSSIBILITÀ DI PRESERVARE I DATI antropologici di varie generazioni, le consuetudini ormai dimenticate o fatte
diventare semplicemente dei ricordi da mettere in soffitta. L’arte come archivio, quindi, e non a caso il luogo scelto per
questa esposizione è proprio un archivio, un deposito di tracce del passato che vengono organizzate per rispondere alle
domande del futuro.
DEL RESTO L’ARTE CONTEMPORANEA NON FORNISCE SOLO UN LUOGO DI CONSERVAZIONE per pratiche di
cultura materiale, ma è anche un modo per rinnovare la tradizione, per spostarla su di un piano di rinnovata contempora-
neità. L’artista mette le mani personalmente, e con l’aiuto della madre, a riallacciare temi decorativi di un vecchio copriletto
(Il Segreto, 2016) o nel costruire degli ombrelloni con vecchi vestiti e gonne appartenuti alla nonna (Protezione integralista,
2009). Lo stesso Tavolo con corredo sottovuoto per matrimonio mai celebrato (2013) nell’essere praticamente un ready
made alla Marcel Duchamp, ha in più anche l’idea di preservare qualcosa che era preziosissimo e che non aveva
finalizzato la funzione per cui era stato realizzato. Allora si può comprendere il titolo un po’ criptico ma molto stimolante che
si richiama esplicitamente ad una nota crema a base di vitamina F. Questo prodotto usato come lenitivo per leggere
affezioni cutanee, è oggi definitivamente diventato un cosmetico per mantenere giovane la pelle, e così era spesso usato.
IL RIFERIMENTO ALL‘IDEA DI CONSERVAZIONE E DI PRESERVAZIONE DAI DANNI DEL TEMPO, è chiaro e
Pietruccia Bassu vi ha dedicato un suo importante video del 2008. Ma non si tratta soltanto di richiamare immagini e
memorie dalla memoria collettiva, di quelle che associamo a dei farmaci che diventano dei punti di riferimento nella vita
quotidiana delle persone.
L’artista ha anche recuperato il senso del tempo, quello della capacità morale di dedicarsi ad una persona cara, fatto
ancora più importante in una società liquida come la nostra. L’idea della crema che mantiene la pelle giovane diventa la
metafora dell’arte che conserva le memorie e le riattualizza. Le fa diventare patrimonio del contemporaneo.
Opere esposte:
1- Vitef (2008)
2- Protezione integralista(2009)
3- Tavolo con corredo sottovuoto per matrimonio mai celebrato (2013)
4- Senza Mariantonia da tanto tempo (2009)
5- IL Segreto (2016)
Archivio Storico del Comune, via dell’Insinuazione, Sassari
Dal 1 al 15 luglio, dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
PRIMA DELL’USO LEGGERE CON ATTENZIONE TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL FOGLIO
ILLUSTRATIVO.
Da oltre un decennio la poetica di Pietruccia Bassu rinnova il senso di appartenenza ad una tradizione, ad una
storia, costruendo dei progetti sul senso di continuità e di riappropriazione della memoria. La sua idea di fondo è
quella di ritrovare nelle pratiche e nei linguaggi del contemporaneo, la possibilità di tramandare gesti, tecniche,
particolari che appartengono alla tradizione sarda e a quella della sua famiglia in particolare.
L’ARTISTA SASSARESE APPARTIENE QUINDI A QUELLA CORRENTE CHE VEDE NELL’ARTE CONTEMPORANEA
LA POSSIBILITÀ DI PRESERVARE I DATI antropologici di varie generazioni, le consuetudini ormai dimenticate o fatte
diventare semplicemente dei ricordi da mettere in soffitta. L’arte come archivio, quindi, e non a caso il luogo scelto per
questa esposizione è proprio un archivio, un deposito di tracce del passato che vengono organizzate per rispondere alle
domande del futuro.
DEL RESTO L’ARTE CONTEMPORANEA NON FORNISCE SOLO UN LUOGO DI CONSERVAZIONE per pratiche di
cultura materiale, ma è anche un modo per rinnovare la tradizione, per spostarla su di un piano di rinnovata contempora-
neità. L’artista mette le mani personalmente, e con l’aiuto della madre, a riallacciare temi decorativi di un vecchio copriletto
(Il Segreto, 2016) o nel costruire degli ombrelloni con vecchi vestiti e gonne appartenuti alla nonna (Protezione integralista,
2009). Lo stesso Tavolo con corredo sottovuoto per matrimonio mai celebrato (2013) nell’essere praticamente un ready
made alla Marcel Duchamp, ha in più anche l’idea di preservare qualcosa che era preziosissimo e che non aveva
finalizzato la funzione per cui era stato realizzato. Allora si può comprendere il titolo un po’ criptico ma molto stimolante che
si richiama esplicitamente ad una nota crema a base di vitamina F. Questo prodotto usato come lenitivo per leggere
affezioni cutanee, è oggi definitivamente diventato un cosmetico per mantenere giovane la pelle, e così era spesso usato.
IL RIFERIMENTO ALL‘IDEA DI CONSERVAZIONE E DI PRESERVAZIONE DAI DANNI DEL TEMPO, è chiaro e
Pietruccia Bassu vi ha dedicato un suo importante video del 2008. Ma non si tratta soltanto di richiamare immagini e
memorie dalla memoria collettiva, di quelle che associamo a dei farmaci che diventano dei punti di riferimento nella vita
quotidiana delle persone.
L’artista ha anche recuperato il senso del tempo, quello della capacità morale di dedicarsi ad una persona cara, fatto
ancora più importante in una società liquida come la nostra. L’idea della crema che mantiene la pelle giovane diventa la
metafora dell’arte che conserva le memorie e le riattualizza. Le fa diventare patrimonio del contemporaneo.
Opere esposte:
1- Vitef (2008)
2- Protezione integralista(2009)
3- Tavolo con corredo sottovuoto per matrimonio mai celebrato (2013)
4- Senza Mariantonia da tanto tempo (2009)
5- IL Segreto (2016)
01
luglio 2016
Pietruccia Bassu – Vitef
Dal primo al 15 luglio 2016
arte contemporanea
Location
ARCHIVIO STORICO COMUNALE
Sassari, Via Dell'insinuazione, 31, (Sassari)
Sassari, Via Dell'insinuazione, 31, (Sassari)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00
Vernissage
1 Luglio 2016, ore 19
Autore
Curatore