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Pillino Donati – Pittopoesie
Oltre ad una serie di nuovi lavori abbiamo l’opportunità di vedere nella galleria camogliese alcune opere tornate da poco da un ciclo di esposizioni a Hong Kong, Canton e Shangai
Comunicato stampa
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Dopo il grande successo di critica e di pubblico, dello scorso anno ritorna PILLINO DONATI presso la nota Galleria “La Passion de l’Art” sull’incantevole lungomare di Camogli
Dopo il successo della mostra dello scorso anno alla galleria di camogli La Passion des Artes, Pillino torna con un’altra personale, che si terrà per l’intero mese di Settembre.
Durante questo lasso di tempo Pillino ha continuato ad approfondire la sua ricerca con nuove opere, la qual cosa gli è valso l’ingresso in un’importante collezione privata di Roma; collezione che annovera importanti artisti pop come Andy Warhol, Roy Liechtenstein, Mario Schifano e Mimmo Rotella.
Qual segno poteva essere più tangibile del valore delle opere di Pillino, che avevamo messo in considerazione nella presentazione dello scorso anno?
Oltre ad una serie di nuovi lavori abbiamo l’opportunità di vedere nella galleria camogliese alcune opere tornate da poco da un ciclo di esposizioni a Hong Kong, Canton e Shangai.
E per chi non ha mai visto un quadro di Pillino? Una fotografia certo non basta per rendere né il concetto, né la forma. E certamente anche le parole, nostre intermediarie, per capire il mondo senza vederlo, non possono valere quanto l’apprezzamento che può dare la vista del quadro esposto in galleria.
LE PITTOPOESIE
Vi è una poesia dell’immagine così come c’è una forma della poesia. Può succedere che il poeta incontri il pittore e si diano forme e colori alle parole. E’ ciò che è successo dall’incontro di un poeta con un pittore. Dalla misura metrica del verso sorge la figura geometrica del segno. Dalle opere di Alimberto Torri si trasla a quelle di Pillino Donati. Forme e contenuti, idee e concetti transumano e transmutano.
Adesso la parola “Bicicletta” origina una forma lontana dall’immaginario comune, non vediamo più un telaio triangolare e ruote a raggi, ma materia uranica, premagmatica, il prelogos della forma. L’origine di ciò che è, andando all’origine di ciò che fu. Il brodo primordiale indifferenziato che produsse la retta ed il perimetro, che produssero l’idea di sintesi, che produsse l’idea di immagine che produsse il cerchio.
Un lavoro di ricerca che va dal cosciente parlato e scritto, all’inconscio di forme e colori. Dal conscio all’inconscio, dal conosciuto allo sconosciuto. L’opera pittorica non spiega l’opera poetica: la supporta. Il lavoro di Pillino sulle opere di Torri, segue la retta discontinua del brain storming, arricchendo la regolarità della metrica, quale stella polare nella colorata notte dei sogni del pittore. Alinberto Torri
Dopo il successo della mostra dello scorso anno alla galleria di camogli La Passion des Artes, Pillino torna con un’altra personale, che si terrà per l’intero mese di Settembre.
Durante questo lasso di tempo Pillino ha continuato ad approfondire la sua ricerca con nuove opere, la qual cosa gli è valso l’ingresso in un’importante collezione privata di Roma; collezione che annovera importanti artisti pop come Andy Warhol, Roy Liechtenstein, Mario Schifano e Mimmo Rotella.
Qual segno poteva essere più tangibile del valore delle opere di Pillino, che avevamo messo in considerazione nella presentazione dello scorso anno?
Oltre ad una serie di nuovi lavori abbiamo l’opportunità di vedere nella galleria camogliese alcune opere tornate da poco da un ciclo di esposizioni a Hong Kong, Canton e Shangai.
E per chi non ha mai visto un quadro di Pillino? Una fotografia certo non basta per rendere né il concetto, né la forma. E certamente anche le parole, nostre intermediarie, per capire il mondo senza vederlo, non possono valere quanto l’apprezzamento che può dare la vista del quadro esposto in galleria.
LE PITTOPOESIE
Vi è una poesia dell’immagine così come c’è una forma della poesia. Può succedere che il poeta incontri il pittore e si diano forme e colori alle parole. E’ ciò che è successo dall’incontro di un poeta con un pittore. Dalla misura metrica del verso sorge la figura geometrica del segno. Dalle opere di Alimberto Torri si trasla a quelle di Pillino Donati. Forme e contenuti, idee e concetti transumano e transmutano.
Adesso la parola “Bicicletta” origina una forma lontana dall’immaginario comune, non vediamo più un telaio triangolare e ruote a raggi, ma materia uranica, premagmatica, il prelogos della forma. L’origine di ciò che è, andando all’origine di ciò che fu. Il brodo primordiale indifferenziato che produsse la retta ed il perimetro, che produssero l’idea di sintesi, che produsse l’idea di immagine che produsse il cerchio.
Un lavoro di ricerca che va dal cosciente parlato e scritto, all’inconscio di forme e colori. Dal conscio all’inconscio, dal conosciuto allo sconosciuto. L’opera pittorica non spiega l’opera poetica: la supporta. Il lavoro di Pillino sulle opere di Torri, segue la retta discontinua del brain storming, arricchendo la regolarità della metrica, quale stella polare nella colorata notte dei sogni del pittore. Alinberto Torri
01
settembre 2007
Pillino Donati – Pittopoesie
Dal primo al 30 settembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA PASSION DE L’ART
Camogli, Via Giuseppe Garibaldi, 84, (Genova)
Camogli, Via Giuseppe Garibaldi, 84, (Genova)
Orario di apertura
10-12.30 e 17-19. Sabato e Domenica 20-24
Autore
Curatore