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Pina Inferrera – Somnia
Negli spazi della P.AR.CO. l’allestimento è stato ideato in modo da costituire un percorso espositivo ragionato, basato sulle opere degli ultimi vent’anni. Il visitatore è invitato ad entrare in rapporto con i diversi linguaggi artistici (scultori, performativi, fotografici) che lnferrera ha ideato per comunicare l’idea di un’arte associata alla natura, natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso.
Comunicato stampa
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La P.AR.C.O. (Padiglione ARte COntemporanea) presenta la mostra personale “Somnia”dell’artista Pina Inferrera. L’esposizione, curata da Chiara Massini, si inaugura domenica 12 settembre, alle ore 11.00 e sarà visitabile sino al 12 ottobre 2010.
Negli spazi della P.AR.CO. l’allestimento è stato ideato in modo da costituire un percorso espositivo ragionato, basato sulle opere degli ultimi vent’anni. Il visitatore è invitato ad entrare in rapporto con i diversi linguaggi artistici (scultori, performativi, fotografici) che lnferrera ha ideato per comunicare l’idea di un’arte associata alla natura, natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. La retrospettiva, dedicata a Inferrera, presenta all’inizio del percorso un insieme di sei sculture in ceramica policroma risalenti alla seconda metà degli anni Ottanta per poi proseguire con l’installazione “Gocce” degli anni Novanta, l’opera è la risultanta di una riflessione sull’ambiente e sulle trasformazioni che questa subisce ad opera dell’uomo. “Gocce” sono delle sculture in plexiglas ricurvo, calate del soffitto che rendono il paesaggio un luogo “alieo,” lasciando nel visitatore un senso di spaesamento. La mostra termina con gli ultimi lavori, una serie di otto fotografie, che rientrano all’interno del ciclo “Somnia”.
Pina Inferrera: Nota biografia.
Nata a Messina, Pina Inferrera ha studiato a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Sin dall’inizio del suo percorso artistico Inferrera s’interessa alla ceramica, inventando e reinventando vasi dalle forme articolate e dai colori sobri. Dalla metà degli anni Ottanta in poi, la ricerca artistica dell’autrice è tesa all’esplorazione della realtà circostante, e in particolare si dedica a quella industriale. I materiali di scarto delle piccole o grandi industrie, sono adoperati per la realizzazione di sculture dalle dimensioni imponenti. Opere site- specific, sculture che diventano un segno articolato, capaci di ridisegnare lo spazio in cui sono installate. Dal Duemila a oggi, Inferrera si cimenta nell’arte fotografica. Dà vita a immagini che si muovono fra realtà e finzione, panorami dalla natura incontaminata dove si muovono ombre antropomorfe. Opere che comunicano attraverso gradazioni tonali fredde un senso di spaesamento. La sua attività è rivolta alla ricerca delle possibilità espressive per raccontare attraverso l’arte, un percorso dell’uomo. Vive e lavora a Mozzo (BG).
Tra le sue mostre personali segnaliamo: 2010,Pina Inferrera, Galleria Bruna Soletti, Milalo 2009; L’Anima dell’Acqua, contemporary art, Cà d’Oro, evento in concomitanza 53° biennale di Venezia; Clicking the Cosmos, videoinstallazione in San Marco, evento collaterale al Guggenheim e public art; 2007 Ophelia, installazione Teatro delle Muse, piazza Cavour, Ancona, a cura di R. Ridolfi; 2005 Germinazioni, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Malandra, Vespolate, (No) a cura di G. Scardi; 2002 Frammenti, Museo d’Arte Moderna Pagani, Castellanza (Va), a cura di L. Giudici; Ha inoltre partecipato alle seguenti mostre collettive: 2009 Clicking the cosmos, Tenuta Bertottina Vesplate (NO) a cura di R. Bellini, C. Guerra, G. Lalatta; Clicking the territory, Castello-Ricetto di Villata (VC) a cura di M. Mander, C. Guerra, O. Spatola e T. Trini, evento collaterale al Guggenheim di Venezia a Vercelli; 2008, Una casa di carta per mia madre a cura di Micaela Mander, Museo Malandra, Vespolate (No); 1998, La comunità sinergica, Gruppo Riprogetto, Museo del Risorgimento, Bergamo; 1998 Cernobbio Arte e Natura, Villa Erba, Cernobbio (Como).
Negli spazi della P.AR.CO. l’allestimento è stato ideato in modo da costituire un percorso espositivo ragionato, basato sulle opere degli ultimi vent’anni. Il visitatore è invitato ad entrare in rapporto con i diversi linguaggi artistici (scultori, performativi, fotografici) che lnferrera ha ideato per comunicare l’idea di un’arte associata alla natura, natura che preserva il proprio senso mistico e misterioso. La retrospettiva, dedicata a Inferrera, presenta all’inizio del percorso un insieme di sei sculture in ceramica policroma risalenti alla seconda metà degli anni Ottanta per poi proseguire con l’installazione “Gocce” degli anni Novanta, l’opera è la risultanta di una riflessione sull’ambiente e sulle trasformazioni che questa subisce ad opera dell’uomo. “Gocce” sono delle sculture in plexiglas ricurvo, calate del soffitto che rendono il paesaggio un luogo “alieo,” lasciando nel visitatore un senso di spaesamento. La mostra termina con gli ultimi lavori, una serie di otto fotografie, che rientrano all’interno del ciclo “Somnia”.
Pina Inferrera: Nota biografia.
Nata a Messina, Pina Inferrera ha studiato a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Sin dall’inizio del suo percorso artistico Inferrera s’interessa alla ceramica, inventando e reinventando vasi dalle forme articolate e dai colori sobri. Dalla metà degli anni Ottanta in poi, la ricerca artistica dell’autrice è tesa all’esplorazione della realtà circostante, e in particolare si dedica a quella industriale. I materiali di scarto delle piccole o grandi industrie, sono adoperati per la realizzazione di sculture dalle dimensioni imponenti. Opere site- specific, sculture che diventano un segno articolato, capaci di ridisegnare lo spazio in cui sono installate. Dal Duemila a oggi, Inferrera si cimenta nell’arte fotografica. Dà vita a immagini che si muovono fra realtà e finzione, panorami dalla natura incontaminata dove si muovono ombre antropomorfe. Opere che comunicano attraverso gradazioni tonali fredde un senso di spaesamento. La sua attività è rivolta alla ricerca delle possibilità espressive per raccontare attraverso l’arte, un percorso dell’uomo. Vive e lavora a Mozzo (BG).
Tra le sue mostre personali segnaliamo: 2010,Pina Inferrera, Galleria Bruna Soletti, Milalo 2009; L’Anima dell’Acqua, contemporary art, Cà d’Oro, evento in concomitanza 53° biennale di Venezia; Clicking the Cosmos, videoinstallazione in San Marco, evento collaterale al Guggenheim e public art; 2007 Ophelia, installazione Teatro delle Muse, piazza Cavour, Ancona, a cura di R. Ridolfi; 2005 Germinazioni, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Malandra, Vespolate, (No) a cura di G. Scardi; 2002 Frammenti, Museo d’Arte Moderna Pagani, Castellanza (Va), a cura di L. Giudici; Ha inoltre partecipato alle seguenti mostre collettive: 2009 Clicking the cosmos, Tenuta Bertottina Vesplate (NO) a cura di R. Bellini, C. Guerra, G. Lalatta; Clicking the territory, Castello-Ricetto di Villata (VC) a cura di M. Mander, C. Guerra, O. Spatola e T. Trini, evento collaterale al Guggenheim di Venezia a Vercelli; 2008, Una casa di carta per mia madre a cura di Micaela Mander, Museo Malandra, Vespolate (No); 1998, La comunità sinergica, Gruppo Riprogetto, Museo del Risorgimento, Bergamo; 1998 Cernobbio Arte e Natura, Villa Erba, Cernobbio (Como).
12
settembre 2010
Pina Inferrera – Somnia
Dal 12 settembre al 17 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
P.AR.CO. FOUNDATION
Casier, Piazza San Pio X, 76, (Treviso)
Casier, Piazza San Pio X, 76, (Treviso)
Orario di apertura
sab/dom h 15.00/19.00 e su appuntamento
Vernissage
12 Settembre 2010, ore 11
Sito web
www.chiaramassini.it
Autore
Curatore