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Pina Traini – Le pagine e altre donne
Sessant’anni di quadri di un’artista che ha fatto della donna il proprio manifesto pittorico dal 1956, data della sua prima mostra
Comunicato stampa
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Sessant’anni di quadri di un’artista che ha fatto della donna il proprio manifesto pittorico dal 1956, data
della sua prima mostra.
Dagli esordi contraddistinti da una pittura forte e aggressiva, dal segno marcato e denso come nella lezione
di Guttuso e che caratterizza tavole e tele dei primi due decenni nella sua terra d’origine, le Marche (dov’è
nata nel 1935, a Ponzano di Fermo), alle opere più liriche e vicine alla pittura di Remo Brindisi, che conosce
e frequenta, tipiche della sua produzione lombarda (risiede a Varese dal 1978). Fino alle sperimentazioni
degli ultimi anni.
Protagonista incontrastata: la figura femminile. Dagli anni cinquanta a oggi si può dire, infatti, che la pittrice
abbia coerentemente continuato a scolpire su tele e tavole un unico grande monumento alla donna.
Non a caso, “SOLO DONNE”, è stato il titolo della mostra che ha tenuto l’anno scorso a LaFeltrinelli di
Varese. Ma, terminata proprio quest’ultima esposizione, Pina Traini ha nuovamente rinnovato la sua arte
sulla spinta dei drammatici eventi internazionali, cercando nella storia e nelle sue protagoniste un
contraltare agli oscurantismi di ritorno. Un approfondimento che si è tradotto in termini e forme originali
sia rispetto alla sua precedente produzione che al panorama artistico contemporaneo. Alla consueta pittura
a olio con spatola (mai il pennello) si è aggiunta una ripresa del collage, che aveva fatto comparsa in alcune
opere degli anni ’60, e alla tela si è sostituita la tavola. Inoltre gamma e tonalità dei colori si sono fatte più
varie e vivaci. Il risultato è una fantasmagorica, drammatica, ironica rievocazione del passato vestita con
abiti sgargianti che tendono al pop. Protagoniste di queste tavole, spesso dipinte anche sul retro: Ipazia
d’Alessandria, Stamira di Ancona, Christine de Pizan, Giovanna d’Arco, Gaspara Stampa e Artemisia
Gentileschi.
Allo Spazio delle Temporanee di Villa Baragiola potranno essere ammirati questi nuovi ritratti insieme a una
scelta di opere, finora inedite, di ogni decennio di lavoro dell’artista.
La mostra è curata da Luca Traini e Debora Ferrari.
Il catalogo è edito da TraRari Tipi.
Le fotografie in catalogo e in mostra sono di Roberto Molinari.
Orari: da martedì a venerdì 15.30-17.30; Sabato e domenica 10.30-12.30, 15.30-18.30
Ingresso libero. Info: culturalbrokers@gmail.com
della sua prima mostra.
Dagli esordi contraddistinti da una pittura forte e aggressiva, dal segno marcato e denso come nella lezione
di Guttuso e che caratterizza tavole e tele dei primi due decenni nella sua terra d’origine, le Marche (dov’è
nata nel 1935, a Ponzano di Fermo), alle opere più liriche e vicine alla pittura di Remo Brindisi, che conosce
e frequenta, tipiche della sua produzione lombarda (risiede a Varese dal 1978). Fino alle sperimentazioni
degli ultimi anni.
Protagonista incontrastata: la figura femminile. Dagli anni cinquanta a oggi si può dire, infatti, che la pittrice
abbia coerentemente continuato a scolpire su tele e tavole un unico grande monumento alla donna.
Non a caso, “SOLO DONNE”, è stato il titolo della mostra che ha tenuto l’anno scorso a LaFeltrinelli di
Varese. Ma, terminata proprio quest’ultima esposizione, Pina Traini ha nuovamente rinnovato la sua arte
sulla spinta dei drammatici eventi internazionali, cercando nella storia e nelle sue protagoniste un
contraltare agli oscurantismi di ritorno. Un approfondimento che si è tradotto in termini e forme originali
sia rispetto alla sua precedente produzione che al panorama artistico contemporaneo. Alla consueta pittura
a olio con spatola (mai il pennello) si è aggiunta una ripresa del collage, che aveva fatto comparsa in alcune
opere degli anni ’60, e alla tela si è sostituita la tavola. Inoltre gamma e tonalità dei colori si sono fatte più
varie e vivaci. Il risultato è una fantasmagorica, drammatica, ironica rievocazione del passato vestita con
abiti sgargianti che tendono al pop. Protagoniste di queste tavole, spesso dipinte anche sul retro: Ipazia
d’Alessandria, Stamira di Ancona, Christine de Pizan, Giovanna d’Arco, Gaspara Stampa e Artemisia
Gentileschi.
Allo Spazio delle Temporanee di Villa Baragiola potranno essere ammirati questi nuovi ritratti insieme a una
scelta di opere, finora inedite, di ogni decennio di lavoro dell’artista.
La mostra è curata da Luca Traini e Debora Ferrari.
Il catalogo è edito da TraRari Tipi.
Le fotografie in catalogo e in mostra sono di Roberto Molinari.
Orari: da martedì a venerdì 15.30-17.30; Sabato e domenica 10.30-12.30, 15.30-18.30
Ingresso libero. Info: culturalbrokers@gmail.com
05
ottobre 2016
Pina Traini – Le pagine e altre donne
Dal 05 al 23 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
VILLA BARAGIOLA
Varese, Via Francesco Caracciolo, 46, (Varese)
Varese, Via Francesco Caracciolo, 46, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15.30-17.30; Sabato e domenica 10.30-12.30, 15.30-18.30
Vernissage
5 Ottobre 2016, ore 16.30
Autore
Curatore