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Pino Bertelli – Donne del Mediterraneo
Le immagini di Pino Bertelli, “donne che portano sul viso le tracce dell’eterno” vengono definite da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, “meditate istantanee di un’umanità che vive[…] Sono volti che raccontano non UNA storia, bensì LA storia. La storia – per intenderci – d’una famiglia, d’un villaggio, d’un popolo”. Difficile infatti soffermarsi sulle fotografie senza fantasticare sulla vita di ciascuna delle donne raffigurate partendo dall’espressione degli occhi, dall’abito che indossano, magari anche solo da un singolo oggetto o, perché no, dalla singola ruga.
Comunicato stampa
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Il DoloresArt Laboratory, con sede nella prestigiosa location di Palazzo Viti a Volterra, ha il piacere di esporre per la prima volta in Italia il ciclo fotografico “Donne del Mediterraneo” dell’artista toscano Pino Bertelli. La galleria fondata e gestita da Maria Dolores Cattaneo, artista e violinista nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, prosegue con la programmazione 2013 con una presenza italiana illustre, il fotografo Pino Bertelli, dopo aver chiuso la stagione 2012 con l'esposizione dell’artista americana Lennette Newell, ospite per la prima volta del Belpaese.
Le immagini di Pino Bertelli, “donne che portano sul viso le tracce dell’eterno” vengono definite da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, “meditate istantanee di un’umanità che vive[…] Sono volti che raccontano non UNA storia, bensì LA storia. La storia – per intenderci – d’una famiglia, d’un villaggio, d’un popolo”. Difficile infatti soffermarsi sulle fotografie senza fantasticare sulla vita di ciascuna delle donne raffigurate partendo dall'espressione degli occhi, dall'abito che indossano, magari anche solo da un singolo oggetto o, perché no, dalla singola ruga.
Giovanna Giusti, storico dell’arte della Galleria degli Uffizi e Direttrice dei Dipartimenti Arte Ottocento e Contemporanea, sottolinea ancora “per desiderio di Pino Bertelli mi trovo – grata - a riflettere sulla determinazione coraggiosa che lo ha condotto ad accostarsi a donne di paesi lontani, che condividono le acque del Mediterraneo. Bimbe, ragazze, adulte, anziane[...] Penso a Pino Bertelli mentre stana le sue prede, a come la caccia pacifica sia orientata da naturale capacità, certo professionale, ma anche da quell'istinto comunicativo del bravo reporter che le ha disposte a corrispondere al suo pensiero, a un progetto di ampio respiro.”
“La magnifica galleria di donne che si snoda come una preghiera riallaccia costumi al bordo del mar Mediterraneo. Ne assume le brezze, i vapori, gli odori, che Bertelli raccoglie, spande e condivide, come grani di un rosario sacro e profano, bellissimo”
Pino Bertelli giornalista,fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia, è presente in gallerie internazionali, musei e collezioni private. Il suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma e una selezione di sue fotografie sono conservate presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze.
È direttore responsabile della rivista di critica radicale Tracce, delle riviste Il libro volante, Cult, Stilelibero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria, Libertaria e altre testate. Fa parte di Reporters sans frontières.
Nel 1999 gli è stato conferito il “Premio Castiglioncello” per la fotografia.
Nel 2004 ha ricevuto il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
Le immagini di Pino Bertelli, “donne che portano sul viso le tracce dell’eterno” vengono definite da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, “meditate istantanee di un’umanità che vive[…] Sono volti che raccontano non UNA storia, bensì LA storia. La storia – per intenderci – d’una famiglia, d’un villaggio, d’un popolo”. Difficile infatti soffermarsi sulle fotografie senza fantasticare sulla vita di ciascuna delle donne raffigurate partendo dall'espressione degli occhi, dall'abito che indossano, magari anche solo da un singolo oggetto o, perché no, dalla singola ruga.
Giovanna Giusti, storico dell’arte della Galleria degli Uffizi e Direttrice dei Dipartimenti Arte Ottocento e Contemporanea, sottolinea ancora “per desiderio di Pino Bertelli mi trovo – grata - a riflettere sulla determinazione coraggiosa che lo ha condotto ad accostarsi a donne di paesi lontani, che condividono le acque del Mediterraneo. Bimbe, ragazze, adulte, anziane[...] Penso a Pino Bertelli mentre stana le sue prede, a come la caccia pacifica sia orientata da naturale capacità, certo professionale, ma anche da quell'istinto comunicativo del bravo reporter che le ha disposte a corrispondere al suo pensiero, a un progetto di ampio respiro.”
“La magnifica galleria di donne che si snoda come una preghiera riallaccia costumi al bordo del mar Mediterraneo. Ne assume le brezze, i vapori, gli odori, che Bertelli raccoglie, spande e condivide, come grani di un rosario sacro e profano, bellissimo”
Pino Bertelli giornalista,fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia, è presente in gallerie internazionali, musei e collezioni private. Il suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma e una selezione di sue fotografie sono conservate presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze.
È direttore responsabile della rivista di critica radicale Tracce, delle riviste Il libro volante, Cult, Stilelibero, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, Sicilia Libertaria, Libertaria e altre testate. Fa parte di Reporters sans frontières.
Nel 1999 gli è stato conferito il “Premio Castiglioncello” per la fotografia.
Nel 2004 ha ricevuto il “Premio Internazionale Orvieto”, per il miglior libro di reportage, Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata.
06
aprile 2013
Pino Bertelli – Donne del Mediterraneo
Dal 06 aprile 2013 al 31 maggio 2103
fotografia
Location
DOLORES ART LABORATORY
Volterra, Via Dei Sarti, (Pisa)
Volterra, Via Dei Sarti, (Pisa)
Orario di apertura
tutti i giorni 10,00-13,00 / 14,30-18,30
Autore