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Pino Bonanno / Franca Vendrame – In Apparenza
Gli artisti in mostra, veneziani di nascita e formazione ma, residenti in Umbria, hanno pienamente coscienza della loro collocazione fra realtà vissuta come il riflesso di un tempo indeterminato e l’immagine del “sé” che appare in due gesti, due pensieri in un’azione e in un pensiero simultanei.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 5 Marzo 2011 s’inaugura, alle ore 18, presso E20 Gaia di Marsciano-Papiano (Perugia), la mostra “In Apparenza”, degli artisti Franca Vendrame e Pino Bonanno.
L’artista, con il suo percorso, con la sua poetica dà apparenza alla verità. Questo è lo scopo dell’evoluzione dello Spirito, uno Spirito che è consapevole dell’illusorietà e della provvisorietà dei fenomeni, ma altrettanto consapevole che quell’illusoria apparenza è l’unica realtà in cui il mondo può esistere.
Gli artisti in mostra, veneziani di nascita e formazione ma, residenti in Umbria, hanno pienamente coscienza della loro collocazione fra realtà vissuta come il riflesso di un tempo indeterminato e l’immagine del “sé” che appare in due gesti, due pensieri in un’azione e in un pensiero simultanei.
L’elaborazione artistica è per Franca Vendrame e Pino Bonanno un procedimento alchemico, una disperata ricerca delle origini, dei primi gesti.
Ogni processo creativo, per loro, diventa itinerario, viaggio, avventura intellettuale aspra e solenne.
La loro ricerca affonda le radici nel bisogno di riconquistare il Tempo, lo spazio che li separa dagli infiniti significati della ragione dell’uomo, dalle sue derive, dalle sue epifanie.
Ecco allora, nelle loro opere, riaffiorare i segni della memoria, i ritrovati primitivi balbettii della Storia, gli eventi che portarono gli uomini a incontrarsi e riconoscersi per lasciare indelebili tracce a testimonianza della propria creatività.
Tutto ciò che fu “varco”, “passaggio”, emblema d’una presenza li affascina e li coinvolge, chiedendosi di capire e interpretare.
In questo procedere con passo agile e sapiente ritrovano il senso ultimo della presenza dell’uomo: tramandare alla storia il proprio segno identificativo, la propria orma.
Dai dati di un’elaborazione costante con le materie e con le sue forme primarie, essi cercano di mettere in discussione il tempo della memoria, le “tracce”, una sorta di evocazione di stilemi formali il cui contenuto analogico rimanda, per le vie espressive più libere, a quella concezione che segna il passaggio dalla visione concreta dell’immagine a quella della prospettiva interiore di ricongiungersi con tutte le “vibrazioni” della memoria.
L’artista, con il suo percorso, con la sua poetica dà apparenza alla verità. Questo è lo scopo dell’evoluzione dello Spirito, uno Spirito che è consapevole dell’illusorietà e della provvisorietà dei fenomeni, ma altrettanto consapevole che quell’illusoria apparenza è l’unica realtà in cui il mondo può esistere.
Gli artisti in mostra, veneziani di nascita e formazione ma, residenti in Umbria, hanno pienamente coscienza della loro collocazione fra realtà vissuta come il riflesso di un tempo indeterminato e l’immagine del “sé” che appare in due gesti, due pensieri in un’azione e in un pensiero simultanei.
L’elaborazione artistica è per Franca Vendrame e Pino Bonanno un procedimento alchemico, una disperata ricerca delle origini, dei primi gesti.
Ogni processo creativo, per loro, diventa itinerario, viaggio, avventura intellettuale aspra e solenne.
La loro ricerca affonda le radici nel bisogno di riconquistare il Tempo, lo spazio che li separa dagli infiniti significati della ragione dell’uomo, dalle sue derive, dalle sue epifanie.
Ecco allora, nelle loro opere, riaffiorare i segni della memoria, i ritrovati primitivi balbettii della Storia, gli eventi che portarono gli uomini a incontrarsi e riconoscersi per lasciare indelebili tracce a testimonianza della propria creatività.
Tutto ciò che fu “varco”, “passaggio”, emblema d’una presenza li affascina e li coinvolge, chiedendosi di capire e interpretare.
In questo procedere con passo agile e sapiente ritrovano il senso ultimo della presenza dell’uomo: tramandare alla storia il proprio segno identificativo, la propria orma.
Dai dati di un’elaborazione costante con le materie e con le sue forme primarie, essi cercano di mettere in discussione il tempo della memoria, le “tracce”, una sorta di evocazione di stilemi formali il cui contenuto analogico rimanda, per le vie espressive più libere, a quella concezione che segna il passaggio dalla visione concreta dell’immagine a quella della prospettiva interiore di ricongiungersi con tutte le “vibrazioni” della memoria.
05
marzo 2011
Pino Bonanno / Franca Vendrame – In Apparenza
Dal 05 al 19 marzo 2011
arte contemporanea
Location
E20 GAIA
Marsciano, Vocabolo Caprareccia-Papiano, 220, (Perugia)
Marsciano, Vocabolo Caprareccia-Papiano, 220, (Perugia)
Orario di apertura
da Lunedi a Domenica: 10/13 – 16/19
Vernissage
5 Marzo 2011, ore 18
Autore
Curatore