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Pino Latronico – La dialettica dei contrari
Col suo lucido realismo, l’artista ci porta in atmosfere di stupore e di fantasia, rese tanto più efficaci quanto maggiore è l’insistenza dello scambio tra realtà e irrealtà. Una tensione con la quale ci immette nell’arbitrio della vita quotidiana.
(Ada Fiorillo)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo Irpino, ex Carcere Borbonico di Avellino ospita, con inaugurazione sabato 25 maggio alle ore 18, la mostra di Pino Latronico dal titolo LA DIALETTICA DEI CONTRARI.
La mostra, col patrocinio della Provincia di Avellino, è organizzata e promossa da MONTOROCONTEMPORANEA e dall’Associazione CONTEMPORANEAmente, a cura di Gerardo Fiore. Alla serata inaugurale interverranno: il consigliere provinciale Girolamo Giaquinto, Ada Patrizia Fiorillo, Professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Ferrara; il Direttore di MONTORO CONTEMPORANEA Gerardo Fiore.
Sarà presente l’artista.
Giorni ed orari mostra: martedì, giovedì e sabato ore 9-13. Mercoledì e venerdì 9-13 / 15,30 - 17.15
Domenica e lunedì chiuso.
Contatti: 3891629853
Scrive Ada Patrizia Fiorillo nel testo di presentazione della mostra:
‘Di cosa parlano i dipinti di Latronico? Di donne bioniche e dominatrici, come negli erotici modelli prediletti dall'obiettivo di Newton, di veneri classiche, di miti, di alberi, di animali? E come leggerli dal momento che il tutto spesso convive in una dialettica narrativa che gioca sullo scarto dei contrari piuttosto che sul filo della logica? Sono interrogativi legittimi che possono, credo, trovare una risposta proprio in questo surplus visivo che va dai colori, forti, in taluni casi dissonanti, all’accumulo di richiami che tessono, mediante simboli, allegorie o reperti di archeologia, il filo di una storia lunga che è quella dell’uomo. Una storia che il nostro svolge con ironia, leggerezza, senso del ludico, senza che tutto ciò significhi perdere di vista le radici ben solide della propria storia, di un vissuto che lo lega alle sue origini lucane, dunque a memorie ancestrali e di cultura classica accresciute dall'esperienza, dalla capacità di legare il passato al presente. (…)
Col suo lucido realismo, l’artista ci porta in atmosfere di stupore e di fantasia, rese tanto più efficaci quanto maggiore è l’insistenza dello scambio tra realtà e irrealtà. Una tensione con la quale ci immette nell'arbitrio della vita quotidiana, in quel solco che appartiene agli uomini e alle cose.’
Pino Latronico è nato a Sarconi (PZ), nel 1952. Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto la guida dei maestri Brancaccio e De Stefano, ha insegnato discipline pittoriche al Liceo Artistico di Salerno, dove vive e lavora.
Il profondo e appassionato interesse per le arti lo spinge a travalicare la prediletta dimensione pittorica, per sperimentare ogni altra manifestazione d’arte, quale la fotografia, iniziata con Mimmo Jodice nel 1973 all’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’incisione, la scultura e la ceramica. Vulcanico ideatore e creatore di funzionali oggetti d’arte e di raffinati elementi d’arredo, è tra l’altro esperto conoscitore di ogni forma di restauro.
La sua intensa attività espositiva inizia a Salerno, con la personale “Immagini Contro” del 1975, presso la galleria LA SCALETTA. Tra le principali città che hanno ospitato le sue esposizioni si ricordano Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Bari New York, Londra, Boston (USA). Nel 2011 ha esposto presso il Padiglione Italia, 54 Biennale di Venezia, sezione Campania, a cura di Vittorio Sgarbi.
Nel 2015 ha tenuto una ricca personale dal titolo “Cromie dell’Inconscio” presso la Pinacoteca Comunale di Positano. Nel 2017 tiene la personale “Armoniche Dissonanze Cromatiche”, presso il convento di Santa Maria degli Angeli di Torchiati Montoro (AV), nell’ambito della Rassegna MONTOROCONTEMPORANEA, diretta da Gerardo Fiore. Nel mese di ottobre 2017 ha prodotto una installazione per illustrare il XX canto dell’inferno di Dante Alighieri, invitato da Rino Mele presso la Cappella Palatina del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte di Salerno. È del dicembre 2017 una nuova personale dal titolo “Fragmenta”, presso la sede del FAI di Salerno, presentata da Francesco D’Episcopo. È presente con una sua opera al progetto di Mimmo Trotta, fondatore del Museo dell’Eros a Salerno, con il tema “Il cavallo e l’eros”. Nell'agosto 2018, “Capitombolando”, collettiva internazionale di pittura, presso il museo archeologico di Buccino (SA). “Tentazioni”, a cura di Antonella Nigro, Spazio Vitale, nel novembre 2018, Aversa (CE).
La mostra, col patrocinio della Provincia di Avellino, è organizzata e promossa da MONTOROCONTEMPORANEA e dall’Associazione CONTEMPORANEAmente, a cura di Gerardo Fiore. Alla serata inaugurale interverranno: il consigliere provinciale Girolamo Giaquinto, Ada Patrizia Fiorillo, Professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Ferrara; il Direttore di MONTORO CONTEMPORANEA Gerardo Fiore.
Sarà presente l’artista.
Giorni ed orari mostra: martedì, giovedì e sabato ore 9-13. Mercoledì e venerdì 9-13 / 15,30 - 17.15
Domenica e lunedì chiuso.
Contatti: 3891629853
Scrive Ada Patrizia Fiorillo nel testo di presentazione della mostra:
‘Di cosa parlano i dipinti di Latronico? Di donne bioniche e dominatrici, come negli erotici modelli prediletti dall'obiettivo di Newton, di veneri classiche, di miti, di alberi, di animali? E come leggerli dal momento che il tutto spesso convive in una dialettica narrativa che gioca sullo scarto dei contrari piuttosto che sul filo della logica? Sono interrogativi legittimi che possono, credo, trovare una risposta proprio in questo surplus visivo che va dai colori, forti, in taluni casi dissonanti, all’accumulo di richiami che tessono, mediante simboli, allegorie o reperti di archeologia, il filo di una storia lunga che è quella dell’uomo. Una storia che il nostro svolge con ironia, leggerezza, senso del ludico, senza che tutto ciò significhi perdere di vista le radici ben solide della propria storia, di un vissuto che lo lega alle sue origini lucane, dunque a memorie ancestrali e di cultura classica accresciute dall'esperienza, dalla capacità di legare il passato al presente. (…)
Col suo lucido realismo, l’artista ci porta in atmosfere di stupore e di fantasia, rese tanto più efficaci quanto maggiore è l’insistenza dello scambio tra realtà e irrealtà. Una tensione con la quale ci immette nell'arbitrio della vita quotidiana, in quel solco che appartiene agli uomini e alle cose.’
Pino Latronico è nato a Sarconi (PZ), nel 1952. Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, sotto la guida dei maestri Brancaccio e De Stefano, ha insegnato discipline pittoriche al Liceo Artistico di Salerno, dove vive e lavora.
Il profondo e appassionato interesse per le arti lo spinge a travalicare la prediletta dimensione pittorica, per sperimentare ogni altra manifestazione d’arte, quale la fotografia, iniziata con Mimmo Jodice nel 1973 all’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’incisione, la scultura e la ceramica. Vulcanico ideatore e creatore di funzionali oggetti d’arte e di raffinati elementi d’arredo, è tra l’altro esperto conoscitore di ogni forma di restauro.
La sua intensa attività espositiva inizia a Salerno, con la personale “Immagini Contro” del 1975, presso la galleria LA SCALETTA. Tra le principali città che hanno ospitato le sue esposizioni si ricordano Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Bari New York, Londra, Boston (USA). Nel 2011 ha esposto presso il Padiglione Italia, 54 Biennale di Venezia, sezione Campania, a cura di Vittorio Sgarbi.
Nel 2015 ha tenuto una ricca personale dal titolo “Cromie dell’Inconscio” presso la Pinacoteca Comunale di Positano. Nel 2017 tiene la personale “Armoniche Dissonanze Cromatiche”, presso il convento di Santa Maria degli Angeli di Torchiati Montoro (AV), nell’ambito della Rassegna MONTOROCONTEMPORANEA, diretta da Gerardo Fiore. Nel mese di ottobre 2017 ha prodotto una installazione per illustrare il XX canto dell’inferno di Dante Alighieri, invitato da Rino Mele presso la Cappella Palatina del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte di Salerno. È del dicembre 2017 una nuova personale dal titolo “Fragmenta”, presso la sede del FAI di Salerno, presentata da Francesco D’Episcopo. È presente con una sua opera al progetto di Mimmo Trotta, fondatore del Museo dell’Eros a Salerno, con il tema “Il cavallo e l’eros”. Nell'agosto 2018, “Capitombolando”, collettiva internazionale di pittura, presso il museo archeologico di Buccino (SA). “Tentazioni”, a cura di Antonella Nigro, Spazio Vitale, nel novembre 2018, Aversa (CE).
25
maggio 2019
Pino Latronico – La dialettica dei contrari
Dal 25 maggio all'otto giugno 2019
arte contemporanea
Location
CONVENTO DI SAN LEUCIO
Borgo di Montoro , Borgo di Montoro , (Avellino)
Borgo di Montoro , Borgo di Montoro , (Avellino)
Orario di apertura
Martedì, giovedì e sabato ore 9-13.
Mercoledì e venerdì 9-13 / 15,30 - 17.15
Domenica e lunedì chiuso.
Vernissage
25 Maggio 2019, h 17,30
Autore
Curatore