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Pino Musi – Limes
Comunicato stampa
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Pino Musi è nato a Salerno il 18 marzo 1958. Vive e lavora fra Milano e Parigi.
L’interesse per la fotografia risale all’età di 14 anni, periodo in cui comincia ad apprendere, da autodidatta, la tecnica del bianco/nero. Questa evolverà nel tempo fino a diventare prerogativa importante della sua ricerca.
Molteplici aree di interesse hanno incrociato nel corso degli anni il suo percorso visivo: dall’antropologia all’architettura, alla produzione industriale.
Nel 1997, in occasione del restauro della Chapelle Notre Dame du Haut a Ronchamp, capolavoro dell’architettura moderna progettato da Le Corbusier, Pino Musi viene invitato da una commissione internazionale a rileggere e interpretare, attraverso la fotografia, la magia del luogo. La mostra e il volume, concepito da Jean Petit, già negli anni ‘60 artefice di importanti pubblicazioni di Le Corbusier, hanno avuto risonanza internazionale.
Sempre nel 1997 Musi riceve un riconoscimento alla fiera del libro di Francoforte da una giuria composta dai membri della Stiftung Buchkunst e della Deutsche Bibliothek per il volume edito a Stoccarda “Mario Botta seen by Pino Musi” e viene premiato per la qualità delle sue opere in occasione del “Europaischer Architekturfotografie Preis”.
Nel 1998 la casa editrice Daco Verlag di Stoccarda pubblica “Oxymoron”, una ricerca fotografica in bianco/nero di Musi che prende spunto dai forti contrasti ottenuti con la sola illuminazione del fuoco per indagare metaforicamente sugli opposti stati d’animo dell’indole umana. Il libro, in tiratura limitata, si è avvalso di una rara qualità di riproduzione litografica e per questo è stato premiato fra i 10 migliori libri d’arte alla Buchmesse di Francoforte del 1998.
Nel 2003 Musi riceve il premio Oscar Goldoni per il migliore volume fotografico edito in Italia fra il 2002 e il 2003 nell’ambito di “Modena per la Fotografia” con “Libro”, un viaggio fantastico nei meandri del testo scritto.
Nel 2006 è uno degli artisti selezionati da Achille Bonito Oliva per il progetto delle “Stazioni dell’Arte”. La sequenza di 16 opere fotografiche 100x150 cm. sugli anni ‘20-’30 è esposta all’interno della nuova fermata “Mostra d’Oltremare” della Metropolitana di Napoli.
Nel 2007 espone, nell’ambito di Paris Photo, un lavoro fotografico che indaga nell’eclettico mondo di Carlo Mollino.
I progetti in corso sono da ricondurre ai grandi temi della contemporaneità.
I più significativi riguardano una rivisitazione dell’ architettura moderna e contemporanea utilizzando la tecnica digitale in alta risoluzione; un’ indagine sul complesso rapporto Natura-Scienza nella Guyana francese dove sono attivi i Programmi dell’Ente Spaziale Europeo.
Fotografie originali dell’autore fanno parte di collezioni pubbliche e private italiane ed estere.
L’interesse per la fotografia risale all’età di 14 anni, periodo in cui comincia ad apprendere, da autodidatta, la tecnica del bianco/nero. Questa evolverà nel tempo fino a diventare prerogativa importante della sua ricerca.
Molteplici aree di interesse hanno incrociato nel corso degli anni il suo percorso visivo: dall’antropologia all’architettura, alla produzione industriale.
Nel 1997, in occasione del restauro della Chapelle Notre Dame du Haut a Ronchamp, capolavoro dell’architettura moderna progettato da Le Corbusier, Pino Musi viene invitato da una commissione internazionale a rileggere e interpretare, attraverso la fotografia, la magia del luogo. La mostra e il volume, concepito da Jean Petit, già negli anni ‘60 artefice di importanti pubblicazioni di Le Corbusier, hanno avuto risonanza internazionale.
Sempre nel 1997 Musi riceve un riconoscimento alla fiera del libro di Francoforte da una giuria composta dai membri della Stiftung Buchkunst e della Deutsche Bibliothek per il volume edito a Stoccarda “Mario Botta seen by Pino Musi” e viene premiato per la qualità delle sue opere in occasione del “Europaischer Architekturfotografie Preis”.
Nel 1998 la casa editrice Daco Verlag di Stoccarda pubblica “Oxymoron”, una ricerca fotografica in bianco/nero di Musi che prende spunto dai forti contrasti ottenuti con la sola illuminazione del fuoco per indagare metaforicamente sugli opposti stati d’animo dell’indole umana. Il libro, in tiratura limitata, si è avvalso di una rara qualità di riproduzione litografica e per questo è stato premiato fra i 10 migliori libri d’arte alla Buchmesse di Francoforte del 1998.
Nel 2003 Musi riceve il premio Oscar Goldoni per il migliore volume fotografico edito in Italia fra il 2002 e il 2003 nell’ambito di “Modena per la Fotografia” con “Libro”, un viaggio fantastico nei meandri del testo scritto.
Nel 2006 è uno degli artisti selezionati da Achille Bonito Oliva per il progetto delle “Stazioni dell’Arte”. La sequenza di 16 opere fotografiche 100x150 cm. sugli anni ‘20-’30 è esposta all’interno della nuova fermata “Mostra d’Oltremare” della Metropolitana di Napoli.
Nel 2007 espone, nell’ambito di Paris Photo, un lavoro fotografico che indaga nell’eclettico mondo di Carlo Mollino.
I progetti in corso sono da ricondurre ai grandi temi della contemporaneità.
I più significativi riguardano una rivisitazione dell’ architettura moderna e contemporanea utilizzando la tecnica digitale in alta risoluzione; un’ indagine sul complesso rapporto Natura-Scienza nella Guyana francese dove sono attivi i Programmi dell’Ente Spaziale Europeo.
Fotografie originali dell’autore fanno parte di collezioni pubbliche e private italiane ed estere.
08
maggio 2008
Pino Musi – Limes
Dall'otto maggio al 15 giugno 2008
fotografia
Location
SPAZIO STRATO
Milano, Via Agostino Bertani, 2, (Milano)
Milano, Via Agostino Bertani, 2, (Milano)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì 10-13 e 14-19
Vernissage
8 Maggio 2008, dalle 19 alle 22
Ufficio stampa
CARL BYOIR
Autore