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Pino Noschese – Underground Textures
Pino Noschese, medico-chirurgo che vive e opera a Napoli, che si interessa di arte da un ventennio, esporrà venti opere tra oli su tela e smalti su tavola di varie dimensioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì prossimo -25 maggio 2007- alle ore 19:30, presso la Galleria d’arte “Vulcano” di Caivano (Na), sarà inaugurata la mostra personale di pittura “Underground Textures” dell’artista Pino Noschese, curata da Beatrice Salvatore.
Pino Noschese, medico-chirurgo che vive e opera a Napoli, che si interessa di arte da un ventennio, esporrà venti opere tra oli su tela e smalti su tavola di varie dimensioni.
Beatrice Salvatore scrive che: “Le opere di Noschese sono paesaggi mentali, ricerche profonde di spazi liberi, immensi, ma raccolti e trattenuti dai confini della tela, esplosioni di colore, segni impetuosi incisi sulla tela con avidità, furore, urgenza della libertà di un gesto. Ogni suo quadro pare trasportarci in un differente mondo, nel desiderio di fermare forse un pensiero, di seguire una traccia interiore. E’ un viaggio dentro la pittura assoluta, nel corpo delle cose e nel piacere ancestrale di lasciare scorrere lo sguardo sulle evoluzioni del segno, attraversando le combinazioni dei colori, osservando come essi si muovano, creando contrasti o accostamenti carichi di energia. Noschese sceglie colori accesi, stesi o colati sui fondi ordinati delle preparazioni, dai quali emergono, come fossero suoni che prendono forma dal silenzio, le tracce vigorose di una gestualità ora più trattenuta, densa, ora più fluida e veloce. I suoi dipinti sono trame, intrecci di fili colorati, tessere che compongono mosaici della visione”.
Secondo la curatrice della mostra, Noschese compie un passo ulteriore: “La “tessitura”, l’incontro quasi “automatico”, causale o casuale, dei segni (come se dipingendo l’artista seguisse direzioni sconosciute che si rivelano solo a opera compiuta) è solo inizio, superficie, prima apparenza misteriosa; nei suoi dipinti, quasi seguendo un paradosso, sembra voler andare oltre la tela, cercando di svelare un’altra realtà, travalicando il puro gesto e la pura bidimensionalità. Questo appare evidente soprattutto nei suoi lavori più “segnici”, tecniche miste a olio e smalti, che sembrano voler creare profondità e restituirci una tangibilità reale. Le tele, raschiate, graffiate, usate come luoghi aperti su cui sperimentare, giocare per sottrazioni o sincopi, oppure completamente invase dalla colata lavica di colori, sembrano attraversate da un tormento, e posseggono una consistenza quasi organica, di materia viva, calda. Affermano una duplice esistenza, quella dell’artista e quella più materiale dell’oggetto creato”.
Pino Noschese, medico-chirurgo che vive e opera a Napoli, che si interessa di arte da un ventennio, esporrà venti opere tra oli su tela e smalti su tavola di varie dimensioni.
Beatrice Salvatore scrive che: “Le opere di Noschese sono paesaggi mentali, ricerche profonde di spazi liberi, immensi, ma raccolti e trattenuti dai confini della tela, esplosioni di colore, segni impetuosi incisi sulla tela con avidità, furore, urgenza della libertà di un gesto. Ogni suo quadro pare trasportarci in un differente mondo, nel desiderio di fermare forse un pensiero, di seguire una traccia interiore. E’ un viaggio dentro la pittura assoluta, nel corpo delle cose e nel piacere ancestrale di lasciare scorrere lo sguardo sulle evoluzioni del segno, attraversando le combinazioni dei colori, osservando come essi si muovano, creando contrasti o accostamenti carichi di energia. Noschese sceglie colori accesi, stesi o colati sui fondi ordinati delle preparazioni, dai quali emergono, come fossero suoni che prendono forma dal silenzio, le tracce vigorose di una gestualità ora più trattenuta, densa, ora più fluida e veloce. I suoi dipinti sono trame, intrecci di fili colorati, tessere che compongono mosaici della visione”.
Secondo la curatrice della mostra, Noschese compie un passo ulteriore: “La “tessitura”, l’incontro quasi “automatico”, causale o casuale, dei segni (come se dipingendo l’artista seguisse direzioni sconosciute che si rivelano solo a opera compiuta) è solo inizio, superficie, prima apparenza misteriosa; nei suoi dipinti, quasi seguendo un paradosso, sembra voler andare oltre la tela, cercando di svelare un’altra realtà, travalicando il puro gesto e la pura bidimensionalità. Questo appare evidente soprattutto nei suoi lavori più “segnici”, tecniche miste a olio e smalti, che sembrano voler creare profondità e restituirci una tangibilità reale. Le tele, raschiate, graffiate, usate come luoghi aperti su cui sperimentare, giocare per sottrazioni o sincopi, oppure completamente invase dalla colata lavica di colori, sembrano attraversate da un tormento, e posseggono una consistenza quasi organica, di materia viva, calda. Affermano una duplice esistenza, quella dell’artista e quella più materiale dell’oggetto creato”.
25
maggio 2007
Pino Noschese – Underground Textures
Dal 25 maggio al 30 giugno 2007
arte contemporanea
Location
VULCANO ARTE
Caivano, Via Giacomo Matteotti, 37/a, (Napoli)
Caivano, Via Giacomo Matteotti, 37/a, (Napoli)
Orario di apertura
dal mercoledì al venerdì ore 17:30-19:30, sabato dalle ore 10:30 alle 13:00 e su appuntamento
Vernissage
25 Maggio 2007, ore 19.30
Ufficio stampa
STUDIO PETRELLA
Autore
SALVE GTRADIREI INFORMAZIONI SULLE OPERE DEL DOTT NOSCHESDE, SE ALCUNE SONO IN VENDITA ED EVENTUALE VALORE.