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Pino Pascali – Il mare ecc.
Opere dalla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna
Comunicato stampa
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Con l’esposizione nei saloni centrali della collezione Pino Pascali, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna vuole celebrare il suo settantesimo compleanno, che cade il 19 ottobre di quest’anno, e riconfermare il valore ancora vivo della sua arte. Nell’occasione saranno presentate sedici opere dalle collezioni - datate dal 1964 al 1968 – che ben focalizzano le diverse fasi creative dell’artista, succedutesi rapidamente nella sua breve carriera, e che testimoniano una pirotecnica capacità di invenzione di forme e di spazi. Artista versatile e moderno nell’attraversamento di campi differenti (scenografia, scultura, pittura, pubblicità) per l’importanza e l’attualità del suo messaggio, Pascali si presenta in un modo assolutamente originale rispetto alla stessa Arte Povera, tra cui è annoverato.
La ricca collezione Pascali della Galleria Nazionale, dono dei genitori alla sua morte, fu accolta nel 1969 quando la Soprintendente Palma Bucarelli aveva dedicato all’artista una vasta retrospettiva. Pino Pascali è rappresentato in importanti musei e collezioni italiani e internazionali, tra i quali: il Centre Georges Pompidou di Parigi, il il Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, l’Osaka City Museum of Modern Art, la GAM di Torino, il MACRO di Roma, la Pinacoteca Provinciale di Bari.
La presentazione delle opere a cura di Livia Velani, sarà corredata da filmati, tra cui uno inedito dal titolo “32 mq di mare circa”, realizzato dalla regista Giuliana Gamba, in occasione della mostra a Castel Sant’Elmo a Napoli nel 2001. Saranno inoltre proiettate le interviste ed i filmati pubblicitari di Pascali, realizzati con Sandro Lodolo. Il catalogo, per i tipi di Electa, sarà arricchito da una sezione documentaria inedita proveniente dagli Archivi della Galleria Nazionale .
Pascali, giunto a Roma nel 1955, aveva seguito all'Accademia di Belle Arti il corso di scenografia tenuto da Mario Scialoja, che apriva ai ragazzi i nuovi orizzonti della cultura internazionale. E’ proprio dalla scenografia, che, insieme al successivo lavoro in RAI, prende spunto per ridefinire i suoi interessi: lo scherzo e il gioco sue Muse ispiratrici. Con la personale nel 1965 alla Galleria La Tartaruga di Roma, Pascali entra nell’ufficialità della storia dell’arte: risalgono al tempo le opere di carattere pop Torso di Negra (1964-65) e Labbra (1965).
La produzione degli ultimi tre anni fu frenetica e in continuo sviluppo: Pascali – ispirato dal Living Theater -pratica l’happening (Nettuno, Roma) nel 1965, quindi ripensa una preistoria di mito (serie dei Dinosauri), ripercorre con vis politica una Puglia rurale a lui cara (Attrezzi), infine, per la Biennale ribelle del 1968 ricrea il mondo con l’artificio, in opere di peluche o lana d’acciaio (Liane, L'Arco di Ulisse)
Memoria e forma, ironia e invenzione fantastica sono gli elementi che contraddistinguono l’arte di Pascali, e 32 mq. di mare circa , opera tra le più note, ne è testimonianza: una superficie d’acqua a riquadri, plastica liquida, tanto evocativa quanto finta. ”. “L’acqua colorata…è una sostanza che tutto sembra fuorché acqua. E’ rigida, è smalto, è vernice metallizzata (C. Brandi).
La ricca collezione Pascali della Galleria Nazionale, dono dei genitori alla sua morte, fu accolta nel 1969 quando la Soprintendente Palma Bucarelli aveva dedicato all’artista una vasta retrospettiva. Pino Pascali è rappresentato in importanti musei e collezioni italiani e internazionali, tra i quali: il Centre Georges Pompidou di Parigi, il il Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, l’Osaka City Museum of Modern Art, la GAM di Torino, il MACRO di Roma, la Pinacoteca Provinciale di Bari.
La presentazione delle opere a cura di Livia Velani, sarà corredata da filmati, tra cui uno inedito dal titolo “32 mq di mare circa”, realizzato dalla regista Giuliana Gamba, in occasione della mostra a Castel Sant’Elmo a Napoli nel 2001. Saranno inoltre proiettate le interviste ed i filmati pubblicitari di Pascali, realizzati con Sandro Lodolo. Il catalogo, per i tipi di Electa, sarà arricchito da una sezione documentaria inedita proveniente dagli Archivi della Galleria Nazionale .
Pascali, giunto a Roma nel 1955, aveva seguito all'Accademia di Belle Arti il corso di scenografia tenuto da Mario Scialoja, che apriva ai ragazzi i nuovi orizzonti della cultura internazionale. E’ proprio dalla scenografia, che, insieme al successivo lavoro in RAI, prende spunto per ridefinire i suoi interessi: lo scherzo e il gioco sue Muse ispiratrici. Con la personale nel 1965 alla Galleria La Tartaruga di Roma, Pascali entra nell’ufficialità della storia dell’arte: risalgono al tempo le opere di carattere pop Torso di Negra (1964-65) e Labbra (1965).
La produzione degli ultimi tre anni fu frenetica e in continuo sviluppo: Pascali – ispirato dal Living Theater -pratica l’happening (Nettuno, Roma) nel 1965, quindi ripensa una preistoria di mito (serie dei Dinosauri), ripercorre con vis politica una Puglia rurale a lui cara (Attrezzi), infine, per la Biennale ribelle del 1968 ricrea il mondo con l’artificio, in opere di peluche o lana d’acciaio (Liane, L'Arco di Ulisse)
Memoria e forma, ironia e invenzione fantastica sono gli elementi che contraddistinguono l’arte di Pascali, e 32 mq. di mare circa , opera tra le più note, ne è testimonianza: una superficie d’acqua a riquadri, plastica liquida, tanto evocativa quanto finta. ”. “L’acqua colorata…è una sostanza che tutto sembra fuorché acqua. E’ rigida, è smalto, è vernice metallizzata (C. Brandi).
15
ottobre 2005
Pino Pascali – Il mare ecc.
Dal 15 ottobre al 27 novembre 2005
arte contemporanea
Location
Biglietti
adulti € 9; ridotto € 6.50
Orario di apertura
da martedì a domenica 9.30–19
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore