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Pino Volpi (1938-1980). Appunti di viaggio.
La mostra vuole rappresentare un doveroso omaggio ad una figura emblematica del panorama artistico milanese degli anni Settanta precocemente scomparsa all’età di 42 anni. L’esposizione – a cura di Mauro Carrera e Stefani Cognata in collaborazione con Luciano Romani – si sofferma sulle opere della sua maturità espressiva, ovvero sul “ciclo di Ax”.
Comunicato stampa
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Dal 26 ottobre al 7 novembre 2013 presso la Galleria Sant'Andrea di Parma si tiene l’esposizione “Pino Volpi (1938-1980). Appunti di viaggio” realizzata con il patrocinio della Provincia di Parma e il contributo di PB&M Consulting S.R.L.
La mostra vuole rappresentare un doveroso omaggio ad una figura emblematica del panorama artistico milanese degli anni Settanta precocemente scomparsa all'età di 42 anni. L'esposizione – a cura di Mauro Carrera e Stefani Cognata in collaborazione con Luciano Romani – si sofferma sulle opere della sua maturità espressiva, ovvero sul “ciclo di Ax”. In esso, attraverso l’accostamento di colori puri, ricerca una semplificazione delle forme e della prospettiva, eludendo quasi il chiaroscuro. I suoi sono colori vividi, non miscelati sulla tavolozza, ma applicati come decise e gestuali linee di contorno o brutali campiture. Sensibile alle infinite suggestioni del mondo, persegue una sua peculiare modalità espressiva. La relazione dell’opera con la realtà non è naturalistica, ma mnemonica, quasi interpretativa. Artista di grande istintualità, respirava le diverse tendenze espressive e tuttavia aveva creato un suo personalissimo microcosmo d’immagini, rimarcando qualunque opera con il suo segno peculiare e rapido, proprio di un modernissimo modo di dipingere. In lui disegno e pittura paiono sovvertire la priorità logica del loro rapporto, anzi piuttosto paiono coincidere in una simultaneità fenomenica. La pennellata si fa disegno e assume la dignità di gesto. La pittura diviene diaristica e performativa e le opere finiscono con l’essere le pagine di un personalissimo carnet de voyage.
Le opere presentate in questa personale, costituiscono una piccola selezione nell'opera del grande pittore, una sindone del suo passaggio che in altro modo non lascerebbe traccia della sua percezione del mondo. E così rimangono brillanti superfici innevate, sorridenti cartelloni pubblicitari, mezzi di trasporto che come compagni di avventura restano tra il racconto del cammino. Sentieri, ponti, foreste, grigie periferie. La velocità del ricordo nel rapido susseguirsi di tratti, che come annotazioni immortalano gli appunti di viaggio. Un viaggio reale o immaginario. Suo, come nostro.
Pino Volpi nacque a Piegaro, in provincia di Perugia, il 27 marzo 1938. Fin da piccolo si mostrò interessato alla pittura e al disegno. All'età di tredici anni si trasferì a Milano a seguito della sua famiglia e qui proseguì il suo apprendistato dedicandosi principalmente al disegno e all'incisione. Successivamente si interessò al colore attraverso esperienze di astrazione informale e cicli di paesaggi. Interprete tra i più sensibili dell'innovativa stagione culturale meneghina, attraverso un percorso personale, Volpi sperimentò i diversi linguaggi arrivando ad una figurazione di tipo espressionista, in rilevante anticipo sulle incipienti post-avanguardie. Negli ultimi anni della sua vita l'artista raggiunse la sua maturità con il cosiddetto ciclo del “Mondo di Ax”. Ax sarà anche il tag che sostituirà il suo nome e definirà la sua arte. In questi dipinti fondamentale è l'azione performativa del gesto che con pochi tratti “estetizza”, sotto una prospettiva fotografica, dettagli del mondo che lo circonda. Il suo nome diventò presto conosciuto in Italia e in diverse parti del mondo comparirono suoi quadri. All'età di quarantadue anni morì per un infarto interrompendo drasticamente la sua ricerca artistica, rimasta ingiustamente dimenticata per decenni.
Solo di recente ha risvegliato l'interesse degli addetti ai lavori e del pubblico, come testimoniano le importanti manifestazioni in diverse sedi espositive: Mercanteinfiera di Parma, Fondazione Arti e Mestieri di Suzzara, Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, Accademia Nazionale delle Belle Arti di Parma, Gallerie Barozzi di Vignola, Galleria degli Artisti di Milano, Galleria Immagini Spazio Arte di Cremona, Galleria Studio C di Piacenza e Museo Pier Maria Rossi di Berceto. Di recente sue opere sono state esposte nell’ambito del Festival della Poesia 2012 di Parma.
La mostra vuole rappresentare un doveroso omaggio ad una figura emblematica del panorama artistico milanese degli anni Settanta precocemente scomparsa all'età di 42 anni. L'esposizione – a cura di Mauro Carrera e Stefani Cognata in collaborazione con Luciano Romani – si sofferma sulle opere della sua maturità espressiva, ovvero sul “ciclo di Ax”. In esso, attraverso l’accostamento di colori puri, ricerca una semplificazione delle forme e della prospettiva, eludendo quasi il chiaroscuro. I suoi sono colori vividi, non miscelati sulla tavolozza, ma applicati come decise e gestuali linee di contorno o brutali campiture. Sensibile alle infinite suggestioni del mondo, persegue una sua peculiare modalità espressiva. La relazione dell’opera con la realtà non è naturalistica, ma mnemonica, quasi interpretativa. Artista di grande istintualità, respirava le diverse tendenze espressive e tuttavia aveva creato un suo personalissimo microcosmo d’immagini, rimarcando qualunque opera con il suo segno peculiare e rapido, proprio di un modernissimo modo di dipingere. In lui disegno e pittura paiono sovvertire la priorità logica del loro rapporto, anzi piuttosto paiono coincidere in una simultaneità fenomenica. La pennellata si fa disegno e assume la dignità di gesto. La pittura diviene diaristica e performativa e le opere finiscono con l’essere le pagine di un personalissimo carnet de voyage.
Le opere presentate in questa personale, costituiscono una piccola selezione nell'opera del grande pittore, una sindone del suo passaggio che in altro modo non lascerebbe traccia della sua percezione del mondo. E così rimangono brillanti superfici innevate, sorridenti cartelloni pubblicitari, mezzi di trasporto che come compagni di avventura restano tra il racconto del cammino. Sentieri, ponti, foreste, grigie periferie. La velocità del ricordo nel rapido susseguirsi di tratti, che come annotazioni immortalano gli appunti di viaggio. Un viaggio reale o immaginario. Suo, come nostro.
Pino Volpi nacque a Piegaro, in provincia di Perugia, il 27 marzo 1938. Fin da piccolo si mostrò interessato alla pittura e al disegno. All'età di tredici anni si trasferì a Milano a seguito della sua famiglia e qui proseguì il suo apprendistato dedicandosi principalmente al disegno e all'incisione. Successivamente si interessò al colore attraverso esperienze di astrazione informale e cicli di paesaggi. Interprete tra i più sensibili dell'innovativa stagione culturale meneghina, attraverso un percorso personale, Volpi sperimentò i diversi linguaggi arrivando ad una figurazione di tipo espressionista, in rilevante anticipo sulle incipienti post-avanguardie. Negli ultimi anni della sua vita l'artista raggiunse la sua maturità con il cosiddetto ciclo del “Mondo di Ax”. Ax sarà anche il tag che sostituirà il suo nome e definirà la sua arte. In questi dipinti fondamentale è l'azione performativa del gesto che con pochi tratti “estetizza”, sotto una prospettiva fotografica, dettagli del mondo che lo circonda. Il suo nome diventò presto conosciuto in Italia e in diverse parti del mondo comparirono suoi quadri. All'età di quarantadue anni morì per un infarto interrompendo drasticamente la sua ricerca artistica, rimasta ingiustamente dimenticata per decenni.
Solo di recente ha risvegliato l'interesse degli addetti ai lavori e del pubblico, come testimoniano le importanti manifestazioni in diverse sedi espositive: Mercanteinfiera di Parma, Fondazione Arti e Mestieri di Suzzara, Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, Accademia Nazionale delle Belle Arti di Parma, Gallerie Barozzi di Vignola, Galleria degli Artisti di Milano, Galleria Immagini Spazio Arte di Cremona, Galleria Studio C di Piacenza e Museo Pier Maria Rossi di Berceto. Di recente sue opere sono state esposte nell’ambito del Festival della Poesia 2012 di Parma.
26
ottobre 2013
Pino Volpi (1938-1980). Appunti di viaggio.
Dal 26 ottobre al 07 novembre 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA SANT’ANDREA
Parma, Strada Giordano Cavestro, 6, (Parma)
Parma, Strada Giordano Cavestro, 6, (Parma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10:00-12:00 / 16:00-19:00
domenica 16:00-19:00
lunedì chiuso
Vernissage
26 Ottobre 2013, h 17.30
Autore
Curatore