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Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone
Dopo l’emergenza Covid-19, il Museo del Tessuto di Prato riapre il 19 maggio e proroga la mostra fino al 25 ottobre 2020. La mostra presenta in anteprima assoluta il suo ultimo straordinario lavoro: oltre 30 costumi realizzati per il film Pinocchio di Matteo Garrone, uscito nelle sale il 19 dicembre distribuito da 01 Distribution e interpretato da un cast di assoluta eccezione, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto, Gigi Proietti di Mangiafuoco, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini in quelli del Gatto e la Volpe.
Immagine: Bozzetto del costume di Geppetto. Autore: Massimo Cantini Parrini
Comunicato stampa
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Riaprirà il 19 maggio il Museo del Tessuto di Prato e proroga la Mostra "Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone" fino al 25 ottobre.
"Siamo pronti per ripartire adottando tutte le misure di sicurezza per assicurare la salute dei visitatori, come previsto dal Decreto del Governo", da detto Francesco Marini Presidente della Fondazione Museo del Tessuto.
"In questo periodo abbiamo continuato ad essere in contatto con il nostro pubblico attraverso iniziative promosse sui canali social e il web. Il consenso riscontrato da parte di tanti ragazzi ci ha fatto decidere di prolungare la Mostra fino al 25 ottobre per permettere di soddisfare le tante richieste pervenute".
La mostra presenta l'ultimo straordinario lavoro del pluripremiato costumista cinematografico Massimo Cantini Parrini con oltre 30 costumi realizzati per il film "Pinocchio" di Matteo Garrone.
"E' una grande soddisfazione poter annunciare la proroga della mostra proprio a ridosso della celebrazione della cerimonia per la consegna dei David di Donatello, che si è tenuta in streaming venerdì 8 maggio scorso" dichiarano il Presidente Marini e il Direttore del Museo Filippo Guarini - "visto che il film Pinocchio ha ottenuto ben 5 statuette, tra cui quella per i costumi andata a Massimo Cantini Parrini per la quarta volta. Un motivo in più per il pubblico per tornare a visitare la mostra".
Il percorso della mostra è articolato in due sezioni: la prima dedicata al costumista, alle sue fonti d'ispirazione ed al suo lavoro creativo attraverso video, campionature di tessuti, capi d'abbigliamento storici del XVIII e XIX secolo provenienti dalla sua straordinaria collezione personale, utilizzati come fonti di ispirazione diretta per la creazione degli abiti del film. La seconda prevede invece l'esposizione di oltre trenta costumi dei principali personaggi del film, accompagnati da immagini tratte dal film stesso e da alcuni, simbolici oggetti di scena. Di questi 25 sono stati realizzati dalla Sartoria Tirelli, 5 dalla Sartoria Costumi d'Arte Peruzzi, 2 da Cospazio 26, mentre le parrucche da Rocchetti e Rocchetti.
Massimo Cantini Parrini è nato e si è formato a Firenze: dall'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana, al Polimoda, fino alla Laurea in Cultura e Stilismo della moda presso l'Università di Firenze. Nel corso degli studi accademici vince il concorso al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, diventando allievo nel corso di costume del premio Oscar Piero Tosi. Il suo esordio nel cinema è come assistente costumista accanto a Gabriella Pescucci, anche lei premio Oscar, che lo chiama a collaborare per oltre dieci anni per grandi produzioni cinematografiche internazionali, teatro lirico e varie manifestazioni.
Massimo Cantini Parrini affianca alla sua professione di costumista una straordinaria passione per gli abiti d'epoca, che colleziona fin dall'età di tredici anni. Ad oggi la sua raccolta vanta più di 4.000 pezzi, che spaziano dal 1630 al 1990, tutti originali e di creatori e stilisti iconici, dai quali spesso trae spunto ed ispirazione per realizzare i suoi costumi.
Massimo Cantini Parrini è l'unico costumista italiano ad aver vinto dalla prima nomination ben quattro David di Donatello su cinque, di cui tre consecutivi (2016-18), mentre il quarto è quello per i costumi del film Pinocchio (2020), oltre ad altri numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali spiccano Nastri d'Argento, Ciak d'oro e premiazioni in importanti festival cinematografici. L'ultimo riconoscimento da lui ricevuto è l'EFA (European Film Award).
In curriculum ha più di 50 produzioni da costumista, molte delle quali per registi di fama internazionale. Emerge significativamente il sodalizio stabilito con Matteo Garrone, che - prima di Pinocchio - lo ha chiamato per realizzare i costumi dei film Il racconto dei Racconti (2015), Dogman (2018).
"Siamo pronti per ripartire adottando tutte le misure di sicurezza per assicurare la salute dei visitatori, come previsto dal Decreto del Governo", da detto Francesco Marini Presidente della Fondazione Museo del Tessuto.
"In questo periodo abbiamo continuato ad essere in contatto con il nostro pubblico attraverso iniziative promosse sui canali social e il web. Il consenso riscontrato da parte di tanti ragazzi ci ha fatto decidere di prolungare la Mostra fino al 25 ottobre per permettere di soddisfare le tante richieste pervenute".
La mostra presenta l'ultimo straordinario lavoro del pluripremiato costumista cinematografico Massimo Cantini Parrini con oltre 30 costumi realizzati per il film "Pinocchio" di Matteo Garrone.
"E' una grande soddisfazione poter annunciare la proroga della mostra proprio a ridosso della celebrazione della cerimonia per la consegna dei David di Donatello, che si è tenuta in streaming venerdì 8 maggio scorso" dichiarano il Presidente Marini e il Direttore del Museo Filippo Guarini - "visto che il film Pinocchio ha ottenuto ben 5 statuette, tra cui quella per i costumi andata a Massimo Cantini Parrini per la quarta volta. Un motivo in più per il pubblico per tornare a visitare la mostra".
Il percorso della mostra è articolato in due sezioni: la prima dedicata al costumista, alle sue fonti d'ispirazione ed al suo lavoro creativo attraverso video, campionature di tessuti, capi d'abbigliamento storici del XVIII e XIX secolo provenienti dalla sua straordinaria collezione personale, utilizzati come fonti di ispirazione diretta per la creazione degli abiti del film. La seconda prevede invece l'esposizione di oltre trenta costumi dei principali personaggi del film, accompagnati da immagini tratte dal film stesso e da alcuni, simbolici oggetti di scena. Di questi 25 sono stati realizzati dalla Sartoria Tirelli, 5 dalla Sartoria Costumi d'Arte Peruzzi, 2 da Cospazio 26, mentre le parrucche da Rocchetti e Rocchetti.
Massimo Cantini Parrini è nato e si è formato a Firenze: dall'Istituto Statale d'Arte di Porta Romana, al Polimoda, fino alla Laurea in Cultura e Stilismo della moda presso l'Università di Firenze. Nel corso degli studi accademici vince il concorso al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, diventando allievo nel corso di costume del premio Oscar Piero Tosi. Il suo esordio nel cinema è come assistente costumista accanto a Gabriella Pescucci, anche lei premio Oscar, che lo chiama a collaborare per oltre dieci anni per grandi produzioni cinematografiche internazionali, teatro lirico e varie manifestazioni.
Massimo Cantini Parrini affianca alla sua professione di costumista una straordinaria passione per gli abiti d'epoca, che colleziona fin dall'età di tredici anni. Ad oggi la sua raccolta vanta più di 4.000 pezzi, che spaziano dal 1630 al 1990, tutti originali e di creatori e stilisti iconici, dai quali spesso trae spunto ed ispirazione per realizzare i suoi costumi.
Massimo Cantini Parrini è l'unico costumista italiano ad aver vinto dalla prima nomination ben quattro David di Donatello su cinque, di cui tre consecutivi (2016-18), mentre il quarto è quello per i costumi del film Pinocchio (2020), oltre ad altri numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali spiccano Nastri d'Argento, Ciak d'oro e premiazioni in importanti festival cinematografici. L'ultimo riconoscimento da lui ricevuto è l'EFA (European Film Award).
In curriculum ha più di 50 produzioni da costumista, molte delle quali per registi di fama internazionale. Emerge significativamente il sodalizio stabilito con Matteo Garrone, che - prima di Pinocchio - lo ha chiamato per realizzare i costumi dei film Il racconto dei Racconti (2015), Dogman (2018).
19
maggio 2020
Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone
Dal 19 maggio al 25 ottobre 2020
arti decorative e industriali
documentaria
documentaria
Location
MUSEO DEL TESSUTO – EX FABBRICA CAMPOLMI
Prato, Via Puccetti, 3, (Prato)
Prato, Via Puccetti, 3, (Prato)
Biglietti
Ingresso gratuito fino al 2 giugno incluso
Orario di apertura
Nuovi orari
in occasione della riapertura dei Musei dopo le chiusure a causa dell'emergenza Covid-19
dal 19 maggio al 2 giugno inclusi
ma-me-gio: 16-20
ve-sab-dom: 10-20
Vernissage
30 Novembre -0001, , su invito
Editore
SILVANA EDITORIALE