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Pinot Gallizio – Il pittore e la città nomade
omaggio all’artista albese sia illustrando parte della sua grande produzione artistica, sia cercando di tracciare un ritratto completo della sua personalità fortemente creativa e variamente complessa
Comunicato stampa
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Pinot Gallizio (Alba 1902/1964) è stato pittore, chimico, farmacista, consigliere comunale, amante dell’archeologia, ma soprattutto elemento catalizzatore di esperienze artistiche nella Cultura europea degli anni Cinquanta e Sessanta.
L'esposizione “Pinot Gallizio – Il pittore e la città nomade” vuole rendere omaggio all'artista albese sia illustrando parte della sua grande produzione artistica, sia cercando di tracciare un ritratto completo della sua personalità fortemente creativa e variamente complessa.
Le molteplici fasi della sua ispirazione sono visibili con una selezione di opere pittoriche, scelte tra quelle più significative prodotte durante i suoi dieci anni di attività. Il percorso espositivo è cronologico, e si sviluppa a partire dai primi quadri, definiti dallo stesso Gallizio “esperimenti”, fino ad arrivare alle opere più mature, caratterizzate da tecniche piu’ elaborate, dove la pittura acquista una connotazione fortemente materica.
A compendio delle pitture è presente una sezione documentaria che tenta di restituire un ritratto del carattere dell’uomo, nei suoi molteplici aspetti di cultore appassionato della ricerca, artistica e di pensiero.
Attraverso fotografie e pannelli didattici, viene illustrato il ruolo fondamentale che Gallizio ebbe nel Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista che ad Alba realizzò nel 1956 il “I° Congresso mondiale degli artisti liberi” , ed alla sua militanza nell’Internazionale Situazionista che insieme a Jorn, Debord, Simondo, Constant ed altri fondò nel 1957 a Cosio d’Arroscia.
Parte dell’esposizione è anche dedicata all' attenzione che Gallizio rivolse, durante tutta la vita, alla difesa dei diritti civili dei piu' deboli, come la Comunità di Nomadi di Alba. A questo scopo è presentato il modello che l'architetto olandese Constant, anche lui membro del Gruppo Situazionista, realizzò nel 1956 per il progetto suggeritogli da Gallizio per un Campo Nomadi ad Alba.
L'esposizione, organizzata dal Comune di Mondoví, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, e realizzata con la consulenza scientifica dell’Archivio Gallizio di Torino, si inserisce nel gruppo di celebrazioni dell’artista organizzate in contemporanea ad Alba dal Comune, dal Centro Studi “Beppe Fenoglio” e dalla Fondazione Ferrero.
L'esposizione “Pinot Gallizio – Il pittore e la città nomade” vuole rendere omaggio all'artista albese sia illustrando parte della sua grande produzione artistica, sia cercando di tracciare un ritratto completo della sua personalità fortemente creativa e variamente complessa.
Le molteplici fasi della sua ispirazione sono visibili con una selezione di opere pittoriche, scelte tra quelle più significative prodotte durante i suoi dieci anni di attività. Il percorso espositivo è cronologico, e si sviluppa a partire dai primi quadri, definiti dallo stesso Gallizio “esperimenti”, fino ad arrivare alle opere più mature, caratterizzate da tecniche piu’ elaborate, dove la pittura acquista una connotazione fortemente materica.
A compendio delle pitture è presente una sezione documentaria che tenta di restituire un ritratto del carattere dell’uomo, nei suoi molteplici aspetti di cultore appassionato della ricerca, artistica e di pensiero.
Attraverso fotografie e pannelli didattici, viene illustrato il ruolo fondamentale che Gallizio ebbe nel Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista che ad Alba realizzò nel 1956 il “I° Congresso mondiale degli artisti liberi” , ed alla sua militanza nell’Internazionale Situazionista che insieme a Jorn, Debord, Simondo, Constant ed altri fondò nel 1957 a Cosio d’Arroscia.
Parte dell’esposizione è anche dedicata all' attenzione che Gallizio rivolse, durante tutta la vita, alla difesa dei diritti civili dei piu' deboli, come la Comunità di Nomadi di Alba. A questo scopo è presentato il modello che l'architetto olandese Constant, anche lui membro del Gruppo Situazionista, realizzò nel 1956 per il progetto suggeritogli da Gallizio per un Campo Nomadi ad Alba.
L'esposizione, organizzata dal Comune di Mondoví, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, e realizzata con la consulenza scientifica dell’Archivio Gallizio di Torino, si inserisce nel gruppo di celebrazioni dell’artista organizzate in contemporanea ad Alba dal Comune, dal Centro Studi “Beppe Fenoglio” e dalla Fondazione Ferrero.
04
giugno 2005
Pinot Gallizio – Il pittore e la città nomade
Dal 04 giugno al 31 luglio 2005
arte contemporanea
Location
CENTRO ESPOSITIVO CHIESA DI SANTO STEFANO
Mondovì, Via Sant'Agostino, 24, (Cuneo)
Mondovì, Via Sant'Agostino, 24, (Cuneo)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Autore
Curatore