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Pinot Gallizio – Monotipi
La sezione dei monotipi comprende opere realizzate sia su carta che su tela, definita da Gallizio “telina”, a partire dal 1954 fino al biennio 1956-1957. Entro queste date sono compresi infatti i 140 titoli delle carte e i 17 titoli delle teline
Comunicato stampa
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OPERE IN MOSTRA:
I monotipi
La sezione dei monotipi comprende opere realizzate sia su carta che su tela, definita da Gallizio “telina”, a partire dal 1954 fino al biennio 1956-1957. Entro queste date sono compresi infatti i 140 titoli delle carte e i 17 titoli delle teline.
Il Monotipo è una particolare tecnica calcografica che prevede la trasposizione di un intervento pittorico effettuato su una lastra di vetro, tramite l’impressione della stessa su carta o su tela.
La mostra presenta 12 opere su carta.
1) L’uomo mai incontrato, 1954
2) Salamandra offesa, 1955
3) Esperienze, 1955
4) Megalomania, 1955
5) Gallina sterile, 1955
6) Asimmetria in viola, 1955
7) La luna sul grattacielo, 1955
8) Panorama, 1955
9) La nascita del w doppio, 1956
10) Concetto urbanistico, 1956
11) Amiche in costume, 1956
12) Passeggiando, 1956
ORGANIZZAZIONE:
Federica Dalpozzo, Gianpiero Dalpozzo, Milena Fantaguzzi, Sandro Gaia
PROGETTO GRAFICO E DI ALLESTIMENTO: Danilo Manassero
RINGRAZIAMENTI:
Maria Agnese, Gianfranco Alessandria, Liliana Dematteis
COURTESY: Galleria Martano, Torino
Alba, 2 novembre 2004
L’ARTISTA:
Pinot Gallizio (Alba 1902-1964) è stato uno dei protagonisti della ricerca artistica europea tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Chimico-farmacista, erborista, cultore appassionato di ricerche archeologiche, geologiche e etnografiche, Gallizio incontra e pratica la pittura negli ultimi dieci anni della sua vita. Nel 1957 è tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista, cui contribuisce con la teoria e la pratica della pittura industriale, strumento capace di infliggere, come scrive Michèle Bernstein, “il colpo di grazia alle piccole glorie del cavalletto”.
I suoi lunghi rotoli di pittura industriale, destinati a essere tagliati e venduti a metro, danno vita nella “Caverna dell’antimateria” allestita a Parigi nel 1959, a un ambiente avvolgente e polisensoriale,ricco di riferimenti scientifici e antropologici. Nei primi anni Sessanta la pittura di Gallizio approfondisce il tema del segno, ora declinato in termini narrativi, ora esplorato in chiave materica e gestuale , in assonanza con l’apertura dell’informale alla cultura orientale.
L’ultima stagione coincide con una nuova fase di ricerca pienamente in linea con i mutati orizzonti delle esperienze artistiche internazionali. Ne sono espressione i neri quadri-oggetto del 1963-64, così come l’opera-installazione “Anticamera della morte”, anch’essa dominata dal nero, che riassume e suggella l’intero arco dell’esperienza artistica ed esistenziale di Gallizio.
Dopo la personale del 1960 allo Stedelijk Museum di Amsterdam, la sala che la Biennale di Venezia gli dedica nel 1964 vale come omaggio e riconoscimento del rilievo internazionale della sua opera.
I monotipi
La sezione dei monotipi comprende opere realizzate sia su carta che su tela, definita da Gallizio “telina”, a partire dal 1954 fino al biennio 1956-1957. Entro queste date sono compresi infatti i 140 titoli delle carte e i 17 titoli delle teline.
Il Monotipo è una particolare tecnica calcografica che prevede la trasposizione di un intervento pittorico effettuato su una lastra di vetro, tramite l’impressione della stessa su carta o su tela.
La mostra presenta 12 opere su carta.
1) L’uomo mai incontrato, 1954
2) Salamandra offesa, 1955
3) Esperienze, 1955
4) Megalomania, 1955
5) Gallina sterile, 1955
6) Asimmetria in viola, 1955
7) La luna sul grattacielo, 1955
8) Panorama, 1955
9) La nascita del w doppio, 1956
10) Concetto urbanistico, 1956
11) Amiche in costume, 1956
12) Passeggiando, 1956
ORGANIZZAZIONE:
Federica Dalpozzo, Gianpiero Dalpozzo, Milena Fantaguzzi, Sandro Gaia
PROGETTO GRAFICO E DI ALLESTIMENTO: Danilo Manassero
RINGRAZIAMENTI:
Maria Agnese, Gianfranco Alessandria, Liliana Dematteis
COURTESY: Galleria Martano, Torino
Alba, 2 novembre 2004
L’ARTISTA:
Pinot Gallizio (Alba 1902-1964) è stato uno dei protagonisti della ricerca artistica europea tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Chimico-farmacista, erborista, cultore appassionato di ricerche archeologiche, geologiche e etnografiche, Gallizio incontra e pratica la pittura negli ultimi dieci anni della sua vita. Nel 1957 è tra i fondatori dell’Internazionale Situazionista, cui contribuisce con la teoria e la pratica della pittura industriale, strumento capace di infliggere, come scrive Michèle Bernstein, “il colpo di grazia alle piccole glorie del cavalletto”.
I suoi lunghi rotoli di pittura industriale, destinati a essere tagliati e venduti a metro, danno vita nella “Caverna dell’antimateria” allestita a Parigi nel 1959, a un ambiente avvolgente e polisensoriale,ricco di riferimenti scientifici e antropologici. Nei primi anni Sessanta la pittura di Gallizio approfondisce il tema del segno, ora declinato in termini narrativi, ora esplorato in chiave materica e gestuale , in assonanza con l’apertura dell’informale alla cultura orientale.
L’ultima stagione coincide con una nuova fase di ricerca pienamente in linea con i mutati orizzonti delle esperienze artistiche internazionali. Ne sono espressione i neri quadri-oggetto del 1963-64, così come l’opera-installazione “Anticamera della morte”, anch’essa dominata dal nero, che riassume e suggella l’intero arco dell’esperienza artistica ed esistenziale di Gallizio.
Dopo la personale del 1960 allo Stedelijk Museum di Amsterdam, la sala che la Biennale di Venezia gli dedica nel 1964 vale come omaggio e riconoscimento del rilievo internazionale della sua opera.
14
novembre 2004
Pinot Gallizio – Monotipi
Dal 14 novembre al 31 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
IL BUSTO MISTERO
Alba, Via Elvio Pertinace, 9, (Cuneo)
Alba, Via Elvio Pertinace, 9, (Cuneo)
Orario di apertura
Martedì – Sabato 9,30-12,30; 15,30-20 - Domenica 15,30-20 - Lunedì chiuso
Vernissage
14 Novembre 2004, ore 18
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