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Pinuccio Sciola – Pietre Musicali
Martedì 22 giugno alle 18.30 Fabrica ospita un incontro con l’artista Pinuccio Sciola, che presenterà uno dei suoi progetti più recenti e originali, le Pietre Sonore, già oggetto di importanti mostre e installazioni in Italia e in Europa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le sculture sonore appartengono alla fase più matura della ricerca
artistica di Pinuccio Sciola, una ricerca che lo scultore conduce da
diversi decenni nell'ambito della sperimentazione plastica e che, nel
tempo, è andata orientandosi verso un'essenzializzazione della forma che si
concretizza in un dialogo, un confronto attivo con la materia, entità
pulsante di vita propria.
Superata la fase del lirismo figurale, che aveva caratterizzato la sua
prima produzione, Sciola ha operato un processo di riduzione formale che ha
orientato in modo via via più definito e inequivocabile la ricerca verso
quella dimensione geometrica astrattizzante e minimalista che caratterizza
la produzione degli anni Novanta, certamente la fase più avvincente ed
originale del suo percorso.
Proprio a metà degli anni Novanta Sciola realizza le prime Pietre sonore,
blocchi di basalto attraversati da incisioni regolari e profonde, che
creano una fitta sequenza di lamine verticali, la cui vibrazione produce
onde: suoni fisici che provengono dalla materia abilmente predisposta dallo
scultore e che corrispondono inequivocabilmente alla voce della pietra.
Oggi, la ricerca sulle pietre sonore è diventata un fulcro nodale nel
lavoro di Pinuccio Sciola, non soltanto perché queste opere sono
indiscutibilmente tra gli esiti più alti del suo percorso d'artista, ma
anche perché i materiali sonori prodotti dalle pietre, così nuovi e
"altri", hanno stimolato esiti originali nell'ambito della sperimentazione
musicale contemporanea, una conferma della grande attualità dell'arte di
Sciola, "suono di pietra" che esiste nell'immaterialità di uno spazio
estetico assolutamente contemporaneo.
Pinuccio Sciola (San Sperate, CA 1942), dopo il Liceo Artistico di Cagliari
frequenta il Magistero d'arte di Firenze e l'Accademia Internazionale di
Salisburgo dove segue i corsi di Minguzzi, Kirchhiner, Vedova e Marcuse.
Nei suoi numerosi viaggi di studio per l'Europa conosce Giacomo Manzù,
Aligi Sassu e Henry Moore.
Nel 1967 studia all'Università della Moncloa a Madrid; l'anno successivo,
invece, è a Parigi.
Dopo aver trasformato il suo paese natale in un autentico "paese-museo"
grazie all'esperienza artistica e sociale dei Murales, nel 1973 si reca a
Città del Messico, dove lavora con il maestro Siqueiros. Nel 1976 è
presente alla Biennale di Venezia e nel 1984 espone alla Besana e in Piazza
degli Affari a Milano. Nel 1985 le sue opere sono alla Quadriennale di Roma
e fra l'86 e l'87 una grande mostra itinerante tocca le più importanti
città della Germania.
Nel 1994 le sculture e le installazioni di Sciola sono esposte nel parco
del castello di Ooidonk in Belgio; nel 1996 alcune sue opere monumentali
vengono collocate nel Palace Trianon di Versailles, opere che saranno in
mostra, l'anno successivo, nel parco del Centro Kunst Project di Barndorf
Bei Baden presso Vienna. Nel 1996 nascono le pietre sonore, esposte per la
prima volta nel 1997 a Berchidda, in Sardegna. Nel 1998 Sciola partecipa
alla Biennale Europea di Niederlausitz presso Cottbus in Germania. Nel 2000
sue opere sono sia all'Expò internazionale di Hannover che all'Havana. Nel
2002 il Müvészet-Malom Szentendre di Budapest dedica all'artista una grande
mostra antologica e agli inizi del 2003 Sciola inizia una collaborazione
con l'architetto Renzo Piano, che sceglie una monumentale Pietra sonora per
la Città della Musica a Roma.
artistica di Pinuccio Sciola, una ricerca che lo scultore conduce da
diversi decenni nell'ambito della sperimentazione plastica e che, nel
tempo, è andata orientandosi verso un'essenzializzazione della forma che si
concretizza in un dialogo, un confronto attivo con la materia, entità
pulsante di vita propria.
Superata la fase del lirismo figurale, che aveva caratterizzato la sua
prima produzione, Sciola ha operato un processo di riduzione formale che ha
orientato in modo via via più definito e inequivocabile la ricerca verso
quella dimensione geometrica astrattizzante e minimalista che caratterizza
la produzione degli anni Novanta, certamente la fase più avvincente ed
originale del suo percorso.
Proprio a metà degli anni Novanta Sciola realizza le prime Pietre sonore,
blocchi di basalto attraversati da incisioni regolari e profonde, che
creano una fitta sequenza di lamine verticali, la cui vibrazione produce
onde: suoni fisici che provengono dalla materia abilmente predisposta dallo
scultore e che corrispondono inequivocabilmente alla voce della pietra.
Oggi, la ricerca sulle pietre sonore è diventata un fulcro nodale nel
lavoro di Pinuccio Sciola, non soltanto perché queste opere sono
indiscutibilmente tra gli esiti più alti del suo percorso d'artista, ma
anche perché i materiali sonori prodotti dalle pietre, così nuovi e
"altri", hanno stimolato esiti originali nell'ambito della sperimentazione
musicale contemporanea, una conferma della grande attualità dell'arte di
Sciola, "suono di pietra" che esiste nell'immaterialità di uno spazio
estetico assolutamente contemporaneo.
Pinuccio Sciola (San Sperate, CA 1942), dopo il Liceo Artistico di Cagliari
frequenta il Magistero d'arte di Firenze e l'Accademia Internazionale di
Salisburgo dove segue i corsi di Minguzzi, Kirchhiner, Vedova e Marcuse.
Nei suoi numerosi viaggi di studio per l'Europa conosce Giacomo Manzù,
Aligi Sassu e Henry Moore.
Nel 1967 studia all'Università della Moncloa a Madrid; l'anno successivo,
invece, è a Parigi.
Dopo aver trasformato il suo paese natale in un autentico "paese-museo"
grazie all'esperienza artistica e sociale dei Murales, nel 1973 si reca a
Città del Messico, dove lavora con il maestro Siqueiros. Nel 1976 è
presente alla Biennale di Venezia e nel 1984 espone alla Besana e in Piazza
degli Affari a Milano. Nel 1985 le sue opere sono alla Quadriennale di Roma
e fra l'86 e l'87 una grande mostra itinerante tocca le più importanti
città della Germania.
Nel 1994 le sculture e le installazioni di Sciola sono esposte nel parco
del castello di Ooidonk in Belgio; nel 1996 alcune sue opere monumentali
vengono collocate nel Palace Trianon di Versailles, opere che saranno in
mostra, l'anno successivo, nel parco del Centro Kunst Project di Barndorf
Bei Baden presso Vienna. Nel 1996 nascono le pietre sonore, esposte per la
prima volta nel 1997 a Berchidda, in Sardegna. Nel 1998 Sciola partecipa
alla Biennale Europea di Niederlausitz presso Cottbus in Germania. Nel 2000
sue opere sono sia all'Expò internazionale di Hannover che all'Havana. Nel
2002 il Müvészet-Malom Szentendre di Budapest dedica all'artista una grande
mostra antologica e agli inizi del 2003 Sciola inizia una collaborazione
con l'architetto Renzo Piano, che sceglie una monumentale Pietra sonora per
la Città della Musica a Roma.
22
giugno 2004
Pinuccio Sciola – Pietre Musicali
22 giugno 2004
incontro - conferenza
Location
FABRICA
Villorba, Via Ferrarezza, (Treviso)
Villorba, Via Ferrarezza, (Treviso)
Vernissage
22 Giugno 2004, ore 18:30