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Pittura dell’800 e ‘900 italiano
Un evento progettato da un pool composto da una ventina fra le più prestigiose gallerie d’arte nazionali, nell’intento di riallacciarsi ad una tradizione già viva alcuni anni fa – quella delle esposizioni dedicate alla pittura dell’Ottocento italiano, che avevano sede a Villa Olmo
Comunicato stampa
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Venti d’arte soffiano sul Lago di Como. Dal 19 al 27 maggio prossimi, Cernobbio sarà teatro di una grande mostra dedicata alla pittura italiana fra Otto e Novecento.
Un evento progettato da un pool composto da una ventina fra le più prestigiose gallerie d’arte nazionali, nell’intento di riallacciarsi ad una tradizione già viva alcuni anni fa - quella delle esposizioni dedicate alla pittura dell’Ottocento italiano, che avevano sede a Villa Olmo.
La tradizione si ripresenta dunque con nuove linfe dopo un’interruzione di alcuni anni, per offrire ai collezionisti ed agli amanti dell’arte l’opportunità di vedere riuniti circa 600 capolavori di pittura del periodo storico compreso fra la seconda metà dell’XIX secolo e l’inizio del XX. Un periodo rispetto al quale il mercato ha registrato negli ultimi anni una crescita costante, accompagnata da un fiorire di mostre pubbliche su tutto il territorio italiano. Il Lago di Como torna ad essere parte attiva di questo fermento e palcoscenico di un evento di interesse internazionale.
Sede della mostra sarà la magnifica Villa Erba di Cernobbio, il cui parco è punteggiato di alberi secolari, e le cui stanze profumano di ricordi viscontiani. Qui infatti il regista Luchino Visconti trascorse l’infanzia e qui tornò dopo essere stato colpito dalla malattia. Il lungolago, il parco e le sale interne della villa costituiscono uno scenario esclusivo, dove i visitatori della mostra avranno la possibilità di sostare.
Negli stessi giorni in cui a Villa Olmo la Mostra “Gli impressionisti, i simbolisti e le avanguardie”, porterà, dal Museo Nazionale di Belgrado, opere di Renoir, Degas, Pissarro, Monet, Mondrian, Kandinsky, a Villa Erba si potranno invece ammirare opere appartenenti alle più importanti correnti pittoriche italiane dello stesso periodo. Dai Macchiaioli ai Divisionisti, dalla Scapigliatura alla Scuola di Posillipo e la Scuola di Resina, dalla Scuola Veneta ai Grandi Maestri internazionali. Correnti che, come nel caso dei Macchiaioli, possono essere considerate a tutti gli effetti pionieristiche rispetto allo stesso Impressionismo francese. I Macchiaioli, così battezzati (inizialmente con valenza dispregiativa) da un anonimo recensore, hanno infatti dato origine, negli anni Sessanta dell’Ottocento, ad un rinnovamento antiaccademico della pittura in senso verista, opponendosi al purismo e sostenendo che l’immagine del vero è un contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro. Del gruppo facevano parte Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e molti altri, attivi tra Firenze, Livorno e la Maremma, dove raffigurarono scene di vita agreste, in uno straordinario ambiente naturale caratterizzato dal contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro.
Un’altra importante corrente pittorica presente in mostra è la Scapigliatura, sviluppatasi inizialmente nell’Italia settentrionale. La ribellione di questi artisti contro la cultura tradizionale si traduce in uno sguardo rinnovato sulla realtà e fa emergere per la prima volta in Italia il conflitto tra artista e società, già palpabile nei modelli romantici tedeschi. Tra i protagonisti della Scapigliatura esposti a Cernobbio si annoverano Tranquillo Cremona, Mosé Bianchi, Daniele Ranzoni, Luigi Conconi e altri.
Scuole particolarmente interessanti nel quadro dell’Italia pittorica del XIX secolo sono poi quella del Veneto – con esponenti quali Luigi Nono, Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto, Alessandro Milesi, Pietro Fragiacomo, Ettore Tito, Cesare Laurenti, Giuseppe Bordignon – e le napoletane, la prima detta Scuola di Posillipo, il cui esponente più famoso è Giacinto Gigante, affonda le sue radici nell'arte di Salvator Rosa e si fonde con le innovazioni di artisti quali Constable e Turner, e la seconda detta Scuola di Resina che per prima introduce la tecnica della pittura en plein air, dipingendo i paesaggi più classici della città partenopea in splendidi olii ricchi di luce ed effetti cromatici. Tra i fondatori della Scuola di Resina si annoverano Marco De Gregorio, Giuseppe De Nittis, Antonino Leto e Federico Rossano. Anche questa scuola darà il via all’opera di artisti quali i fratelli Palizzi, Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini.
La mostra non dimentica poi il movimento Divisionista che si sviluppa verso la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento sulle orme del post-impressionismo francese. La tecnica, estremamente innovativa, nata dall’esigenza di rappresentare gli effetti di luce dal vero, consiste nell’accostare colori puri in piccoli tratti o punti, senza mischiarli, ottenendo la massima luminosità sulla tela. Tra i principali maestri del Divisionismo italiano si ricordano Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Filippo Carcano, Plinio Nomellini, Carlo Fornara.
La mostra di Villa Erba raccoglie circa 600 lavori, offrendo una panoramica estremamente ampia dei movimenti operanti in Italia fra Otto e Novecento.
Tra gli artisti presenti sono inoltre da segnalare i tre “Italiani di Parigi”: Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi: questi Artisti, trasferitisi nella capitale francese nella seconda metà dell’800, acquisirono ben presto una fama internazionale, come testimoniato dalle importanti mostre pubbliche allestite sia in Francia che in Italia anche negli ultimi decenni.
Prestigiose le gallerie impegnate nel progetto: le milanesi Arte Solferino, Le Pleiadi, Il Servo di Scena, Silbernagl Volker; la bolognese Bottegantica; le fiorentine La Stanzina, Il Magnifico, Parronchi; Itart di Saronno; Nuova Arcadia di Padova; Mediarte, Bentivegna, Bottega d’Arte Livorno di Montecatini; il Centro Espositivo Permanente di Treviso; la Galleria Vittoria Colonna di Napoli; la Galleria d’Arte Santa Giulia di Reggio Emilia e, da Livorno, Rotini Art Gallery e Studio d’Arte dell’800.
Un evento progettato da un pool composto da una ventina fra le più prestigiose gallerie d’arte nazionali, nell’intento di riallacciarsi ad una tradizione già viva alcuni anni fa - quella delle esposizioni dedicate alla pittura dell’Ottocento italiano, che avevano sede a Villa Olmo.
La tradizione si ripresenta dunque con nuove linfe dopo un’interruzione di alcuni anni, per offrire ai collezionisti ed agli amanti dell’arte l’opportunità di vedere riuniti circa 600 capolavori di pittura del periodo storico compreso fra la seconda metà dell’XIX secolo e l’inizio del XX. Un periodo rispetto al quale il mercato ha registrato negli ultimi anni una crescita costante, accompagnata da un fiorire di mostre pubbliche su tutto il territorio italiano. Il Lago di Como torna ad essere parte attiva di questo fermento e palcoscenico di un evento di interesse internazionale.
Sede della mostra sarà la magnifica Villa Erba di Cernobbio, il cui parco è punteggiato di alberi secolari, e le cui stanze profumano di ricordi viscontiani. Qui infatti il regista Luchino Visconti trascorse l’infanzia e qui tornò dopo essere stato colpito dalla malattia. Il lungolago, il parco e le sale interne della villa costituiscono uno scenario esclusivo, dove i visitatori della mostra avranno la possibilità di sostare.
Negli stessi giorni in cui a Villa Olmo la Mostra “Gli impressionisti, i simbolisti e le avanguardie”, porterà, dal Museo Nazionale di Belgrado, opere di Renoir, Degas, Pissarro, Monet, Mondrian, Kandinsky, a Villa Erba si potranno invece ammirare opere appartenenti alle più importanti correnti pittoriche italiane dello stesso periodo. Dai Macchiaioli ai Divisionisti, dalla Scapigliatura alla Scuola di Posillipo e la Scuola di Resina, dalla Scuola Veneta ai Grandi Maestri internazionali. Correnti che, come nel caso dei Macchiaioli, possono essere considerate a tutti gli effetti pionieristiche rispetto allo stesso Impressionismo francese. I Macchiaioli, così battezzati (inizialmente con valenza dispregiativa) da un anonimo recensore, hanno infatti dato origine, negli anni Sessanta dell’Ottocento, ad un rinnovamento antiaccademico della pittura in senso verista, opponendosi al purismo e sostenendo che l’immagine del vero è un contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro. Del gruppo facevano parte Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Vincenzo Cabianca e molti altri, attivi tra Firenze, Livorno e la Maremma, dove raffigurarono scene di vita agreste, in uno straordinario ambiente naturale caratterizzato dal contrasto di macchie di colore e di chiaroscuro.
Un’altra importante corrente pittorica presente in mostra è la Scapigliatura, sviluppatasi inizialmente nell’Italia settentrionale. La ribellione di questi artisti contro la cultura tradizionale si traduce in uno sguardo rinnovato sulla realtà e fa emergere per la prima volta in Italia il conflitto tra artista e società, già palpabile nei modelli romantici tedeschi. Tra i protagonisti della Scapigliatura esposti a Cernobbio si annoverano Tranquillo Cremona, Mosé Bianchi, Daniele Ranzoni, Luigi Conconi e altri.
Scuole particolarmente interessanti nel quadro dell’Italia pittorica del XIX secolo sono poi quella del Veneto – con esponenti quali Luigi Nono, Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto, Alessandro Milesi, Pietro Fragiacomo, Ettore Tito, Cesare Laurenti, Giuseppe Bordignon – e le napoletane, la prima detta Scuola di Posillipo, il cui esponente più famoso è Giacinto Gigante, affonda le sue radici nell'arte di Salvator Rosa e si fonde con le innovazioni di artisti quali Constable e Turner, e la seconda detta Scuola di Resina che per prima introduce la tecnica della pittura en plein air, dipingendo i paesaggi più classici della città partenopea in splendidi olii ricchi di luce ed effetti cromatici. Tra i fondatori della Scuola di Resina si annoverano Marco De Gregorio, Giuseppe De Nittis, Antonino Leto e Federico Rossano. Anche questa scuola darà il via all’opera di artisti quali i fratelli Palizzi, Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini.
La mostra non dimentica poi il movimento Divisionista che si sviluppa verso la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento sulle orme del post-impressionismo francese. La tecnica, estremamente innovativa, nata dall’esigenza di rappresentare gli effetti di luce dal vero, consiste nell’accostare colori puri in piccoli tratti o punti, senza mischiarli, ottenendo la massima luminosità sulla tela. Tra i principali maestri del Divisionismo italiano si ricordano Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Filippo Carcano, Plinio Nomellini, Carlo Fornara.
La mostra di Villa Erba raccoglie circa 600 lavori, offrendo una panoramica estremamente ampia dei movimenti operanti in Italia fra Otto e Novecento.
Tra gli artisti presenti sono inoltre da segnalare i tre “Italiani di Parigi”: Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi: questi Artisti, trasferitisi nella capitale francese nella seconda metà dell’800, acquisirono ben presto una fama internazionale, come testimoniato dalle importanti mostre pubbliche allestite sia in Francia che in Italia anche negli ultimi decenni.
Prestigiose le gallerie impegnate nel progetto: le milanesi Arte Solferino, Le Pleiadi, Il Servo di Scena, Silbernagl Volker; la bolognese Bottegantica; le fiorentine La Stanzina, Il Magnifico, Parronchi; Itart di Saronno; Nuova Arcadia di Padova; Mediarte, Bentivegna, Bottega d’Arte Livorno di Montecatini; il Centro Espositivo Permanente di Treviso; la Galleria Vittoria Colonna di Napoli; la Galleria d’Arte Santa Giulia di Reggio Emilia e, da Livorno, Rotini Art Gallery e Studio d’Arte dell’800.
18
maggio 2007
Pittura dell’800 e ‘900 italiano
Dal 18 al 27 maggio 2007
arte moderna
Location
VILLA ERBA
Cernobbio, Largo Luchino Visconti, (Como)
Cernobbio, Largo Luchino Visconti, (Como)
Biglietti
intero € 10 – ridotto (14-18 anni) € 5 – gratuito fino a 14 anni
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 15 – 21; sabato e domenica 10 – 21
Vernissage
18 Maggio 2007, su invito
Sito web
www.ottocentoacernobbio.com
Ufficio stampa
ELLECISTUDIO