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Più che creatura
Con la mostra Più che Creatura l’Associazione Arte e Spiritualità di Brescia intende proporre un importante momento di riflessione sul tema di Maria e della bellezza nell’arte contemporanea
Comunicato stampa
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Con la mostra Più che Creatura l’Associazione Arte e Spiritualità di Brescia intende proporre un importante momento di riflessione sul tema di Maria e della bellezza nell’arte contemporanea.
Autori diversi per provenienza e cultura (i francesi Matisse e Ciry, il giapponese Watanabe, il tedesco Bücker, Mestrovic Szwark e Tot dall’Est europeo, gli italiani Bellotti, Biancini,Carpi, Ciminaghi, Consadori, De Rocchi, Figini, Manfrini, Mazzacurati, Pirandello, Scorzelli, i contemporanei Bianchetti, Rivadossi, Sene, Severino, Vago) con linguaggio personale attualizzano le forme della tradizionale rappresentazione di Maria, presente in varie iconografie, Annunciazione, Natività, la Vergine ed il Bambino, Stabat Mater, Assunta. Per Jean Guitton (sono dieci i dipinti del filosofo amico di Paolo VI) la rappresentazione di Maria, dall’Annuncio al Concilio, diviene momento di silenziosa meditazione e di partecipazione intima e trepidante del mistero divino.
Oggi Arte e Spiritualità continua a vedere gli artisti nell’ottica di Paolo VI, quali guardiani della bellezza del mondo e continua ad operare sulle tracce del suo insegnamento, proponendo loro una sorta di alleanza, cioè non una committenza dall’alto ma uno Spirito di arte come tensione all’assoluto, perché prendano delle pietre e le trasformino in parole vive, perché raccolgano la materia e la trasformino in luce. Ed a questo invito rispondono otto artisti della contemporaneità toscana: Simonetta Berruti, Laura Facchini, Gabriella Furlani, Francesco Landucci, Rudy Pulcinelli, Enrico Savelli, Primo Tamagnini, Piero Viti. Marmo, ceramica, cristallo, tessuto, oli, punte d’argento, pigmenti: strumenti tutti per quel mirabile intento di trasformare la carne in Verbo.
Autori diversi per provenienza e cultura (i francesi Matisse e Ciry, il giapponese Watanabe, il tedesco Bücker, Mestrovic Szwark e Tot dall’Est europeo, gli italiani Bellotti, Biancini,Carpi, Ciminaghi, Consadori, De Rocchi, Figini, Manfrini, Mazzacurati, Pirandello, Scorzelli, i contemporanei Bianchetti, Rivadossi, Sene, Severino, Vago) con linguaggio personale attualizzano le forme della tradizionale rappresentazione di Maria, presente in varie iconografie, Annunciazione, Natività, la Vergine ed il Bambino, Stabat Mater, Assunta. Per Jean Guitton (sono dieci i dipinti del filosofo amico di Paolo VI) la rappresentazione di Maria, dall’Annuncio al Concilio, diviene momento di silenziosa meditazione e di partecipazione intima e trepidante del mistero divino.
Oggi Arte e Spiritualità continua a vedere gli artisti nell’ottica di Paolo VI, quali guardiani della bellezza del mondo e continua ad operare sulle tracce del suo insegnamento, proponendo loro una sorta di alleanza, cioè non una committenza dall’alto ma uno Spirito di arte come tensione all’assoluto, perché prendano delle pietre e le trasformino in parole vive, perché raccolgano la materia e la trasformino in luce. Ed a questo invito rispondono otto artisti della contemporaneità toscana: Simonetta Berruti, Laura Facchini, Gabriella Furlani, Francesco Landucci, Rudy Pulcinelli, Enrico Savelli, Primo Tamagnini, Piero Viti. Marmo, ceramica, cristallo, tessuto, oli, punte d’argento, pigmenti: strumenti tutti per quel mirabile intento di trasformare la carne in Verbo.
28
aprile 2005
Più che creatura
Dal 28 aprile al 09 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CASSERO MEDIEVALE
Prato, Viale Piave, (Prato)
Prato, Viale Piave, (Prato)
Orario di apertura
10-13 e 16-19, chiuso il martedì
Vernissage
28 Aprile 2005, ore 18
Curatore