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Places in Space
Tre artisti americani da un anno residenti a Roma e per la prima volta in mostra in Italia: un modo per riflettere sulla loro esperienza nella capitale, sul complesso confronto estetico che ne deriva e un’occasione per una reale interazione con la realtà contemporanea romana
Comunicato stampa
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Tre artisti americani da un anno residenti a Roma e per la prima volta in mostra in Italia : un modo per riflettere sulla loro esperienza nella capitale, sul complesso confronto estetico che ne deriva e un’occasione per una reale interazione con la realtà contemporanea romana.
Attraverso le opere di Jahjehan Bath Ives, Michael Eudy e Joe Ives, tutte realizzate durante il soggiorno a Roma, la mostra intende sottolineare il loro comune interesse per l’appropriazione di un luogo: sia esso mentale e parte di un immaginario collettivo - la citta’, l’eden o la giungla – sia esso fisico, come quello dove prende forma il loro lavoro.
In Places in Space - luoghi nello spazio - ogni opera dialoga con esso o ne azzarda una improbabile ridefinizione attraverso linguaggi connotati da differenze formali e da una chiara identità artistica individuale. Ecco allora Chair/Column, 2006, creata appositamente per la mostra da Joe Ives e che sorregge un’antica colonna; lo spazio immaginario di The First Safari, 2006, dove la cultura Pop si sposa con apparizioni surreali, fino alla video installazione Eve, 2006 di Jahjehan Bath Ives, dove lo sfondo di mylar ritagliato in mille forme floreali si fonde con una silhouette femminile proiettata e impegnata in un farsesco strip-tease.
Jahjehan Bath Ives (1977, Philadelphia), realizza installazioni di forme e figure ritagliate da fogli di mylar, interagendo con la dimensione spaziale attraverso il gioco naturale tra luce e ombra, in cui spesso inserisce la proiezione di immagini in movimento. Per questa mostra presenta Eve, 2006 dove è lei stessa a cimentarsi in un ironico spogliarello sulle note di un brano musicale da lei composto; e Annunciation, 2005, in cui le sagome in carta dorata di piccoli uccelli si riuniscono in tanti cerchi tra cui vengono inserite figure in mylar trasparente in una composizione vicina alle creazioni barocche.
Michael Eudy (1971, Lubbock, Texas), si concentra sulla sperimentazione del linguaggio pittorico con la creazione di scene surreali per le quali attinge ad un vasto repertorio di immagini tratte dalla storia dell’arte ma anche dal quotidiano, dalla tecnologia e dalla cultura Pop. Lo spazio è per lui materia di ricerca, sia tramite la sua conoscenza di teorie di fisica teoretica utilizza nella costruzione dello spazio pittorico. Oltre alla grande tela The First Safari, 2006 presenta Collages of Space and Time,#1,#2,#3 2006, tre collage su carta.
Joe Ives (1977, Rochester, New York) elabora - attraverso materiali poveri come legno e cartone, mobili e oggetti quotidiani riutilizzati - soluzioni a problemi funzionali creando sculture, installazioni e video. La sua sensibilita’ nei confronti dello spazio e delle sue problematiche lo portano a prediligere interventi site specific come Chair/Column realizzato attorno alla colonna dello spazio espositivo. Presenta inoltre la video installazione Portable City, 2006 ispirata agli affreschi di Giotto ad Assisi.
Attraverso le opere di Jahjehan Bath Ives, Michael Eudy e Joe Ives, tutte realizzate durante il soggiorno a Roma, la mostra intende sottolineare il loro comune interesse per l’appropriazione di un luogo: sia esso mentale e parte di un immaginario collettivo - la citta’, l’eden o la giungla – sia esso fisico, come quello dove prende forma il loro lavoro.
In Places in Space - luoghi nello spazio - ogni opera dialoga con esso o ne azzarda una improbabile ridefinizione attraverso linguaggi connotati da differenze formali e da una chiara identità artistica individuale. Ecco allora Chair/Column, 2006, creata appositamente per la mostra da Joe Ives e che sorregge un’antica colonna; lo spazio immaginario di The First Safari, 2006, dove la cultura Pop si sposa con apparizioni surreali, fino alla video installazione Eve, 2006 di Jahjehan Bath Ives, dove lo sfondo di mylar ritagliato in mille forme floreali si fonde con una silhouette femminile proiettata e impegnata in un farsesco strip-tease.
Jahjehan Bath Ives (1977, Philadelphia), realizza installazioni di forme e figure ritagliate da fogli di mylar, interagendo con la dimensione spaziale attraverso il gioco naturale tra luce e ombra, in cui spesso inserisce la proiezione di immagini in movimento. Per questa mostra presenta Eve, 2006 dove è lei stessa a cimentarsi in un ironico spogliarello sulle note di un brano musicale da lei composto; e Annunciation, 2005, in cui le sagome in carta dorata di piccoli uccelli si riuniscono in tanti cerchi tra cui vengono inserite figure in mylar trasparente in una composizione vicina alle creazioni barocche.
Michael Eudy (1971, Lubbock, Texas), si concentra sulla sperimentazione del linguaggio pittorico con la creazione di scene surreali per le quali attinge ad un vasto repertorio di immagini tratte dalla storia dell’arte ma anche dal quotidiano, dalla tecnologia e dalla cultura Pop. Lo spazio è per lui materia di ricerca, sia tramite la sua conoscenza di teorie di fisica teoretica utilizza nella costruzione dello spazio pittorico. Oltre alla grande tela The First Safari, 2006 presenta Collages of Space and Time,#1,#2,#3 2006, tre collage su carta.
Joe Ives (1977, Rochester, New York) elabora - attraverso materiali poveri come legno e cartone, mobili e oggetti quotidiani riutilizzati - soluzioni a problemi funzionali creando sculture, installazioni e video. La sua sensibilita’ nei confronti dello spazio e delle sue problematiche lo portano a prediligere interventi site specific come Chair/Column realizzato attorno alla colonna dello spazio espositivo. Presenta inoltre la video installazione Portable City, 2006 ispirata agli affreschi di Giotto ad Assisi.
16
marzo 2006
Places in Space
Dal 16 marzo al 04 aprile 2006
arte contemporanea
Location
AKA
Roma, Via Dei Cartari, 11, (Roma)
Roma, Via Dei Cartari, 11, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 11-13 e 16:30-20 o su appuntamento tel. 3484120260
Vernissage
16 Marzo 2006, ore 19-21
Autore
Curatore