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Placido Scandurra – L’Opera prima
La mostra ripercorre l’itinerario di formazione artistica dell’autore, soffermandosi sui primi otto anni di produzione pittorica ed incisoria.
Comunicato stampa
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Con il patrocinio della Presidenza della Provincia di Roma e dell’Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Velletri, presso la Sala Paolini Angelucci del Museo diocesano di Velletri, il 13 marzo 2010, alle ore 17,00, si inaugura la mostra personale del maestro siciliano Placido Scandurra intitolata: Placido Scandurra – Opera prima (1968-1976). L’esposizione, organizzata dall’Associazione Dedalus-Onlus e curata dallo storico e critico d’arte Claudia Zaccagnini, ripercorre l’itinerario di formazione artistica dell’autore, soffermandosi sui primi otto anni di produzione pittorica ed incisoria. Vengono poste in mostra molte opere (olii, acquarelli, disegni ed incisioni), alcune inedite, che testimoniano gli esordi e tutto il percorso di sperimentazione che, attraverso l’uso di differenti tecniche artistiche, ha portato il maestro Scandurra, dall’elaborazione di una visione figurativo - oggettiva dell’universo sensibile, ad una più introspettiva, che, negli anni successivi al 1976, lo condurrà a cambiare i suoi modi formali-espressivi, in favore di una ricerca simbolico-esoterica. In essa, una nuova meditazione sulla forma, originata da una personale e complesso travaglio interiore, che si generalizza ed estende alle passioni umane, lo spinge alla creazione degli Archetipi e delle Forme totemiche.
Il percorso espositivo antologico, pone in evidenza la tradizione culturale siciliana che l’artista esprime nei suoi primi saggi sul paesaggio o sul ritratto e l’influenza della pittura francese e belga dovuta ai suoi numerosi viaggi d’istruzione all’estero, mescolata, prima di trovare una sua personale linea espressiva, alle istanze della pittura europea degli anni Sessanta e Settanta. I suoi itinerari conoscitivi lo portano a fare esperienza in molti luoghi del mondo ma determinante è l’impatto con la cultura indiana, per mezzo della quale, l’artista avvia un percorso interiore di meditazione sulla forma. Il risultato di questo processo di attenta speculazione si materializza nelle forme archetipiche, ricerca dell’origine dell’uomo e dei suoi sentimenti più profondi.
L’esposizione, che avrà un carattere itinerante (sono previste, per ora, altre tappe presso le Scuderie Estensi di Tivoli e presso una prestigiosa sede romana,) è corredata da un bel catalogo critico, edito da Pacini Editore, nel quale la presentazione delle opere d’arte è accompagnata da testi poetici inediti del poeta Riccardo Zaccagnini.
Autore
Placido Scandurra, pittore ed incisore, è nato nel 1947 a Santa Maria di Licodia (Ct). Diplomatosi nel 1972 presso l’Istituto Centrale di Restauro e nel 1974 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha partecipato come restauratore a numerose missioni in Italia e all’estero. Ha svolto attività di docenza in Discipline Pittoriche nel’Accademia di Belle Arti di Catania e negli Istituti Statali d’Arte. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private italiane e straniere. Vive e lavora a San Polo dei Cavalieri (Rm).
Il percorso espositivo antologico, pone in evidenza la tradizione culturale siciliana che l’artista esprime nei suoi primi saggi sul paesaggio o sul ritratto e l’influenza della pittura francese e belga dovuta ai suoi numerosi viaggi d’istruzione all’estero, mescolata, prima di trovare una sua personale linea espressiva, alle istanze della pittura europea degli anni Sessanta e Settanta. I suoi itinerari conoscitivi lo portano a fare esperienza in molti luoghi del mondo ma determinante è l’impatto con la cultura indiana, per mezzo della quale, l’artista avvia un percorso interiore di meditazione sulla forma. Il risultato di questo processo di attenta speculazione si materializza nelle forme archetipiche, ricerca dell’origine dell’uomo e dei suoi sentimenti più profondi.
L’esposizione, che avrà un carattere itinerante (sono previste, per ora, altre tappe presso le Scuderie Estensi di Tivoli e presso una prestigiosa sede romana,) è corredata da un bel catalogo critico, edito da Pacini Editore, nel quale la presentazione delle opere d’arte è accompagnata da testi poetici inediti del poeta Riccardo Zaccagnini.
Autore
Placido Scandurra, pittore ed incisore, è nato nel 1947 a Santa Maria di Licodia (Ct). Diplomatosi nel 1972 presso l’Istituto Centrale di Restauro e nel 1974 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, ha partecipato come restauratore a numerose missioni in Italia e all’estero. Ha svolto attività di docenza in Discipline Pittoriche nel’Accademia di Belle Arti di Catania e negli Istituti Statali d’Arte. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private italiane e straniere. Vive e lavora a San Polo dei Cavalieri (Rm).
13
marzo 2010
Placido Scandurra – L’Opera prima
Dal 13 al 21 marzo 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO DIOCESANO
Velletri, Corso Della Repubblica, 347, (Roma)
Velletri, Corso Della Repubblica, 347, (Roma)
Orario di apertura
ore 10-13 e 16-19 Festivi inclusi - chiuso il lunedì
Editore
PACINI
Autore
Curatore