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Planète
Gianfranco Brebbia, Marinella Pirelli e lo Studio di Monte Olimpino di Bruno Munari e Marcello Piccardo portano avanti le loro innovative ricerche sul cinema sullo stesso territorio e nello stesso periodo: sono gli anni Sessanta e i primissimi Settanta tra Varese, Como e Milano. Sono gli anni in cui è nato e sbocciato il ’68: qui come altrove si sta immaginando e creando il futuro.
Comunicato stampa
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Planète è il titolo della mostra, curata da Vittoria Broggini, conservatore curatore del Museo MA*GA, che fino al 5 maggio 2019 approfondisce il percorso sperimentale e critico sul medium cinematografico sviluppato negli anni Sessanta in Italia da Gianfranco Brebbia, Marinella Pirelli e da Bruno Munari e Marcello Piccardo in quella che fu la straordinaria esperienza dello Studio di Monte Olimpino a Como.
L’esposizione mette in luce le connessioni tra la produzione dei quattro protagonisti che si trovano negli anni Sessanta a operare in un territorio attiguo, inseriti nel tessuto culturale attivo tra Varese, Milano e Como. Riannodando i fili di biografie e esperienze che si incrociano e si sviluppano in modo fortemente singolare, si profila in mostra da una parte un discorso storico legato al cinema sperimentale in Italia e alla sua definizione critica, dall’altro ci si trova davanti al rifiuto della narrazione del linguaggio cinematografico tradizionale che accomuna gli autori.
Nel dialogo tra le opere filmiche si evidenzia la singolarità poetica e linguistica di ciascun artista; allo stesso tempo il confronto fa emergere un comune approccio al mezzo tecnologico.
Il mezzo è inteso come strumento attraverso cui indagare e ridefinire la percezione della realtà così come la sua rappresentazione: la sperimentazione cinematografica diventa per questi autori la strategia per dar vita a immaginari e visioni radicali che creano nuovi orizzonti di comprensione del reale.
Il titolo della mostra Planète si ispira al nome della rivista francese degli anni Sessanta e al modo in cui con uno sguardo trasversale, critico e a tratti visionario guarda a una società in piena trasformazione. Costruendo un modello di conoscenza basato sul confronto tra saperi molto diversi, tra temporalità storiche lontane, Planète ripensa il passato e approfondisce l’inedito della contemporaneità per costruire ipotesi sul futuro. Nella rivista e negli autori in mostra troviamo un approccio simile alla conoscenza, fatto di affinità, di accostamenti, composto da esperimenti e salti immaginifici.
L’allestimento presenta i film e la ricerca di questi artisti attraverso due modalità: un’installazione fissa con una selezione di film raccolti per tematiche e un programma orario di proiezioni, che si ripete due volte al giorno, ed è concepito come un focus di approfondimento monografico sul linguaggio filmico di ciascuna delle tre esperienze. La mostra racconta in una sezione archivistica il sostrato teorico e culturale dell’epoca attraverso documenti, lettere, riviste, scritti, fotografie e design grafico provenienti dagli archivi di Brebbia, Pirelli e di Monte Olimpino.
Nel programma della mostra si inserisce un'iniziativa speciale in collaborazione con BAFF Film Festival 2019.
L’esposizione mette in luce le connessioni tra la produzione dei quattro protagonisti che si trovano negli anni Sessanta a operare in un territorio attiguo, inseriti nel tessuto culturale attivo tra Varese, Milano e Como. Riannodando i fili di biografie e esperienze che si incrociano e si sviluppano in modo fortemente singolare, si profila in mostra da una parte un discorso storico legato al cinema sperimentale in Italia e alla sua definizione critica, dall’altro ci si trova davanti al rifiuto della narrazione del linguaggio cinematografico tradizionale che accomuna gli autori.
Nel dialogo tra le opere filmiche si evidenzia la singolarità poetica e linguistica di ciascun artista; allo stesso tempo il confronto fa emergere un comune approccio al mezzo tecnologico.
Il mezzo è inteso come strumento attraverso cui indagare e ridefinire la percezione della realtà così come la sua rappresentazione: la sperimentazione cinematografica diventa per questi autori la strategia per dar vita a immaginari e visioni radicali che creano nuovi orizzonti di comprensione del reale.
Il titolo della mostra Planète si ispira al nome della rivista francese degli anni Sessanta e al modo in cui con uno sguardo trasversale, critico e a tratti visionario guarda a una società in piena trasformazione. Costruendo un modello di conoscenza basato sul confronto tra saperi molto diversi, tra temporalità storiche lontane, Planète ripensa il passato e approfondisce l’inedito della contemporaneità per costruire ipotesi sul futuro. Nella rivista e negli autori in mostra troviamo un approccio simile alla conoscenza, fatto di affinità, di accostamenti, composto da esperimenti e salti immaginifici.
L’allestimento presenta i film e la ricerca di questi artisti attraverso due modalità: un’installazione fissa con una selezione di film raccolti per tematiche e un programma orario di proiezioni, che si ripete due volte al giorno, ed è concepito come un focus di approfondimento monografico sul linguaggio filmico di ciascuna delle tre esperienze. La mostra racconta in una sezione archivistica il sostrato teorico e culturale dell’epoca attraverso documenti, lettere, riviste, scritti, fotografie e design grafico provenienti dagli archivi di Brebbia, Pirelli e di Monte Olimpino.
Nel programma della mostra si inserisce un'iniziativa speciale in collaborazione con BAFF Film Festival 2019.
23
marzo 2019
Planète
Dal 23 marzo al 05 maggio 2019
arte moderna e contemporanea
Location
MAGA – MUSEO D’ARTE DI GALLARATE
Gallarate, Via Egidio De Magri, 1, (Varese)
Gallarate, Via Egidio De Magri, 1, (Varese)
Biglietti
€ 7,00 intero;
€ 5,00 ridotto per studenti fino ai 26 anni, over 65, tesserati FAI – Fondo Ambiente Italiano, Touring Club Italiano, Soci Gite in Lombardia.
Gratuito per i minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore, accompagnatore del disabile, dipendenti MIBAC, accompagnatori e guide turistiche Regione Lombardia, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI, Amici del MA*GA, soci Mart membership, soci Club GAMeC, giornalisti accreditati, giornalisti con tesserino
Orario di apertura
martedì - venerdì 10.00 -13.00 | 14.30 - 18.30
sabato e domenica 11.00 - 19.00
chiuso lunedì
Vernissage
23 Marzo 2019, ore 18.00
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore