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Plants of the mind
Una riflessione sull’immagine della natura concepita dalla mente di artisti che vivono e lavorano nelle città
Comunicato stampa
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Federico Luger é lieto di presentare la collettiva Plantes of the mind.
Una riflessione sull’immagine della natura concepita dalla mente di artisti che vivono e lavorano nelle città.
La fotografia di Richard Billingam, della serie Zoo, apre la mostra introducendo il concetto di natura artificiale che si crea negli spazi urbani; rappresenta due scimmie dentro una gabbia dove è dipinto, su di una parete, un paesaggio.
Queste immagini di natura riprodotte attraverso diversi media (prodotti di consumo di massa, cartelli pubblicitari, TV, abbigliamento, fascinazioni grafiche…) hanno ispirato nuove forme di rappresentazione della natura:
gli oggetti recuperati da Luis Molina-Pantin, immortalati nella serie New Landscapes, recuperano la funzione originale del paesaggio. Le fotografie di donne turche, velate e di spalle, fatte scattare da Bruna Esposito a Istanbul e poi ritagliate, ribaltate sono trasformate in Tulipani. L’immagine di palme prese dalle diapositive che il governo cubano ha utilizzato dal 1959 per inculcare l’iconografia comunista è trasfigurata da Diango Hernández in un diamante. L’impressione nella materia di una proprietà uditiva volatile è l’intento di Luca Pozzi di sospendere nel tempo la vibrazione sonora prodotta dallo schianto al suolo di un vaso contenente una pianta di cupressus gold crest. La forma di un albero che Igor Eskinja ha fatto crescere nello spazio di una galleria con l’ausilio di scotch da pacchi. Il collage di MP & MP Rosado dove da sedie di legno crescono radici che invadono lo spazio.
Questi esempi di natura si trovano ad un livello virtuale e globalizzato; artisti che abitano in diverse città del mondo propongono un nuovo terreno fertile per lo sviluppo della natura: la mente.
Una riflessione sull’immagine della natura concepita dalla mente di artisti che vivono e lavorano nelle città.
La fotografia di Richard Billingam, della serie Zoo, apre la mostra introducendo il concetto di natura artificiale che si crea negli spazi urbani; rappresenta due scimmie dentro una gabbia dove è dipinto, su di una parete, un paesaggio.
Queste immagini di natura riprodotte attraverso diversi media (prodotti di consumo di massa, cartelli pubblicitari, TV, abbigliamento, fascinazioni grafiche…) hanno ispirato nuove forme di rappresentazione della natura:
gli oggetti recuperati da Luis Molina-Pantin, immortalati nella serie New Landscapes, recuperano la funzione originale del paesaggio. Le fotografie di donne turche, velate e di spalle, fatte scattare da Bruna Esposito a Istanbul e poi ritagliate, ribaltate sono trasformate in Tulipani. L’immagine di palme prese dalle diapositive che il governo cubano ha utilizzato dal 1959 per inculcare l’iconografia comunista è trasfigurata da Diango Hernández in un diamante. L’impressione nella materia di una proprietà uditiva volatile è l’intento di Luca Pozzi di sospendere nel tempo la vibrazione sonora prodotta dallo schianto al suolo di un vaso contenente una pianta di cupressus gold crest. La forma di un albero che Igor Eskinja ha fatto crescere nello spazio di una galleria con l’ausilio di scotch da pacchi. Il collage di MP & MP Rosado dove da sedie di legno crescono radici che invadono lo spazio.
Questi esempi di natura si trovano ad un livello virtuale e globalizzato; artisti che abitano in diverse città del mondo propongono un nuovo terreno fertile per lo sviluppo della natura: la mente.
15
dicembre 2008
Plants of the mind
Dal 15 dicembre 2008 al 15 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
FEDERICO LUGER GALLERY (FL GALLERY)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 19. Sabato su appuntamento
Vernissage
15 Dicembre 2008, ore 19
Curatore