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Plastica Italiana
“Platica italiana” è una mostra complessa attorno ad un materiale difficile proprio perché appare semplice e quotidiano. La prima ricognizione attorno ad un atteggiamento degli artisti verso una novità che rimane al passo con i tempi e non smette di incuriosire per il suo ecclettismo e la sua contemporaneità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PLASTICA ITALIANA è una collettiva di lavori di Carla Accardi, Enrico Baj, Enrica Borghi,
Sergio Cabrini, Gianni Cella, Giuseppe Chiari, Franco Costalonga, Nando Crippa, Francesco
de Molfetta, Dadamaino, Terenzio Eusebi, Davide Nido, Beatrice Gallori, Piero Gilardi, Marco
Lodola, Umberto Mariani, Armando Marocco, Davide Nido, Omar Ronda, Tino Stefanoni,
Giulio Turcato. La mostra, a cura di Valerio Dehò e Fabio Migliorati, arriva ad Arezzo,
presso Sala S.Ignazio, dal 28 febbraio al 29 marzo 2015, inaugurazione sabato 28 febbraio,
ore 17.30.La plastica vanta una storia anche italiana poiché è Giulio Natta, premio Nobel per
la chimica nel 1963, assieme al tedesco Karl Ziegler, che inventa e perfeziona il polipropilene,
una sostanza dalle immense possibilità d’uso nel vivere di tutti i giorni. Ma gli artisti arrivano
spesso prima degli altri a intuire nuove possibilità - ne è l'esempio il caso di Alberto Burri, il
quale, già nel 1957, preferisce la plastica alla tela. A questo derivato del petrolio, a questo
elemento ormai così comune, si attribuisce il merito d'aver cambiato la vita contemporanea.
Nel 1963 Enrico Baj usa i mattoncini di plastica “Lego”; altri più o meno della stessa
generazione come Dadamaino, Carla Accardi, Giuseppe Chiari, Franco Costalonga, Armando
Marrocco sfruttano le potenzialità del nuovo materiale per l’essere tanto diverso da quelli
tradizionali. Tino Stefanoni, nel 1970, alla Biennale di Venezia, “stampa” i suoi oggetti seriali
in diretta, offrendoli al pubblico. La plastica appare allora come blasfema, non ortodossa
rispetto a materiali nobili come il marmo o il bronzo - sembra così innaturale che Piero Gilardi,
ancora negli anni Settanta, adopera prima la gommapiuma e poi il polistirolo per ricreare un
effetto "Eden artificiale". Umberto Mariani la sceglie per scandire le tappe dei suoi viaggi
attorno al mondo, ed Enrica Borghi parte dall’idea ecologica del riciclo dei materiali. Gianni
Cella, con i Plumcake, uno dei gruppi italiani fondamentali per capire gli anni Ottanta, riempie
le gallerie d’arte di personaggi plastici dal punto di vista dell’idea di un arte “finta”, smagliante
d'ironiche banalità. Marco Lodola realizza infine una vera e propria città della luce, una Las
Vegas di icone ridenti, e Davide Nido usa materiali plastici diversi, tra optical e pattern
painting, mentre Francesco de Molfetta riparte dal Pop per creare un universo ironico,
fantastico, visionario. In chiave astratta, Beatrice Gallori lavora con i polimeri per determinare
forme instabili e aperte, e Terenzio Eusebi cerca le sfumature del bianco in lavori
monocromatici che mettono insieme il caso e la razionalità. Nando Crippa tende al polistirolo
per le sue figure classiche ma fuori scala, e Sergio Cabrini, con i suoi ominidi proliferanti,
occupa lo spazio comunicando con i colori, fino alle icone contemporanee di Omar Ronda, ai
suoi genetic fusion della società consumistica che non tramonta mai. Dal petrolio insomma
sgorga la vita, e anche l’arte…PLASTICA ITALIANA è una mostra complessa; strutturata
attorno a un materiale difficile proprio perché appare semplice e quotidiano. La prima
ricognizione attorno a un atteggiamento degli artisti verso una novità che rimane al passo con
i tempi, senza smettere di incuriosire per il suo eclettismo e la sua attualità.
PLASTICA ITALIANA - catalogo in sede - è realizzata dall'Assessorato alla Cultura e al
Turismo del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Armanda Gori Arte. Sarà inaugurata
alla presenza di Aldo Marchi, Galleria Armanda Gori; del Prof. Pasquale Giuseppe Macrì,
Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Arezzo; di Valerio Dehò, Curatore; di
Fabio Migliorati, Direttore per le Attività Espositive Comunali.INFO - Sala S.Ignazio, open:
mart-ven 16.00-19-00 / sab-dom-festivi 14.30-19.30. Ufficio Cultura, Comune di
Arezzo:0575-377503-4-5 / ufficiocultura@comune.arezzo
Sergio Cabrini, Gianni Cella, Giuseppe Chiari, Franco Costalonga, Nando Crippa, Francesco
de Molfetta, Dadamaino, Terenzio Eusebi, Davide Nido, Beatrice Gallori, Piero Gilardi, Marco
Lodola, Umberto Mariani, Armando Marocco, Davide Nido, Omar Ronda, Tino Stefanoni,
Giulio Turcato. La mostra, a cura di Valerio Dehò e Fabio Migliorati, arriva ad Arezzo,
presso Sala S.Ignazio, dal 28 febbraio al 29 marzo 2015, inaugurazione sabato 28 febbraio,
ore 17.30.La plastica vanta una storia anche italiana poiché è Giulio Natta, premio Nobel per
la chimica nel 1963, assieme al tedesco Karl Ziegler, che inventa e perfeziona il polipropilene,
una sostanza dalle immense possibilità d’uso nel vivere di tutti i giorni. Ma gli artisti arrivano
spesso prima degli altri a intuire nuove possibilità - ne è l'esempio il caso di Alberto Burri, il
quale, già nel 1957, preferisce la plastica alla tela. A questo derivato del petrolio, a questo
elemento ormai così comune, si attribuisce il merito d'aver cambiato la vita contemporanea.
Nel 1963 Enrico Baj usa i mattoncini di plastica “Lego”; altri più o meno della stessa
generazione come Dadamaino, Carla Accardi, Giuseppe Chiari, Franco Costalonga, Armando
Marrocco sfruttano le potenzialità del nuovo materiale per l’essere tanto diverso da quelli
tradizionali. Tino Stefanoni, nel 1970, alla Biennale di Venezia, “stampa” i suoi oggetti seriali
in diretta, offrendoli al pubblico. La plastica appare allora come blasfema, non ortodossa
rispetto a materiali nobili come il marmo o il bronzo - sembra così innaturale che Piero Gilardi,
ancora negli anni Settanta, adopera prima la gommapiuma e poi il polistirolo per ricreare un
effetto "Eden artificiale". Umberto Mariani la sceglie per scandire le tappe dei suoi viaggi
attorno al mondo, ed Enrica Borghi parte dall’idea ecologica del riciclo dei materiali. Gianni
Cella, con i Plumcake, uno dei gruppi italiani fondamentali per capire gli anni Ottanta, riempie
le gallerie d’arte di personaggi plastici dal punto di vista dell’idea di un arte “finta”, smagliante
d'ironiche banalità. Marco Lodola realizza infine una vera e propria città della luce, una Las
Vegas di icone ridenti, e Davide Nido usa materiali plastici diversi, tra optical e pattern
painting, mentre Francesco de Molfetta riparte dal Pop per creare un universo ironico,
fantastico, visionario. In chiave astratta, Beatrice Gallori lavora con i polimeri per determinare
forme instabili e aperte, e Terenzio Eusebi cerca le sfumature del bianco in lavori
monocromatici che mettono insieme il caso e la razionalità. Nando Crippa tende al polistirolo
per le sue figure classiche ma fuori scala, e Sergio Cabrini, con i suoi ominidi proliferanti,
occupa lo spazio comunicando con i colori, fino alle icone contemporanee di Omar Ronda, ai
suoi genetic fusion della società consumistica che non tramonta mai. Dal petrolio insomma
sgorga la vita, e anche l’arte…PLASTICA ITALIANA è una mostra complessa; strutturata
attorno a un materiale difficile proprio perché appare semplice e quotidiano. La prima
ricognizione attorno a un atteggiamento degli artisti verso una novità che rimane al passo con
i tempi, senza smettere di incuriosire per il suo eclettismo e la sua attualità.
PLASTICA ITALIANA - catalogo in sede - è realizzata dall'Assessorato alla Cultura e al
Turismo del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Armanda Gori Arte. Sarà inaugurata
alla presenza di Aldo Marchi, Galleria Armanda Gori; del Prof. Pasquale Giuseppe Macrì,
Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Arezzo; di Valerio Dehò, Curatore; di
Fabio Migliorati, Direttore per le Attività Espositive Comunali.INFO - Sala S.Ignazio, open:
mart-ven 16.00-19-00 / sab-dom-festivi 14.30-19.30. Ufficio Cultura, Comune di
Arezzo:0575-377503-4-5 / ufficiocultura@comune.arezzo
28
febbraio 2015
Plastica Italiana
Dal 28 febbraio al 29 marzo 2015
arte contemporanea
Location
SALA SANT’IGNAZIO
Arezzo, Via Giosuè Carducci, 7, (Arezzo)
Arezzo, Via Giosuè Carducci, 7, (Arezzo)
Orario di apertura
mart-ven 16.00-19-00 / sab-dom-festivi 14.30-19.30
Vernissage
28 Febbraio 2015, ore 17.30
Autore
Curatore