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PLAYGROUD | Trovarsi la guerra in giardino
I bambini protagonisti di Playground sono sculture monocrome, lucide, neutre, circondate da pezzi di armi, tengono in mano delle bombe con una spaventosa tranquillità. La guerra quindi diventa parte dell’infanzia e di un’oscura normalità.
Comunicato stampa
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I bambini protagonisti di Playground sono sculture monocrome, lucide, neutre, circondate da pezzi di armi, tengono in mano delle bombe con una spaventosa tranquillità che fa parte intrinsecamente dell’archetipo del fanciullo. La guerra quindi diventa parte dell’infanzia e di un’oscura normalità che sconvolge ed altera; i paesaggi cambiano in modo definitivo tanto che il giardino sotto casa con altalene e scivoli si riempie di residui bellici.
Xinhan Yú, erede della generazione del ‘95 (una delle ultime cresciute durante il periodo della politica del figlio unico esistente in Cina fino a pochi anni fa) elabora visivamente una concezione e una esperienza d’infanzia difficili a trasmettere a chi, come la maggior parte di noi, associa la fanciullezza a un lasso di tempo spensierato e leggero. Il contrasto è quindi lampante tra l’iniquità della guerra che ruba felicità e momenti ai volti dei bambini. Forse anche l’adulto diventa bambino quando intraprende la via della guerra, a differenza del bambino però non ha la sua innocenza, anche se, talvolta, mostra la stessa spensieratezza.
_________________
Xinhan Yú (Nanking CHN, 1996) si diploma in Pittura nel Biennio Specialistico di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2022. Attualmente risiede a Bologna. Nei suoi interventi si avverte sempre il gusto dello spettacolo, dell'umorismo, del grottesco, e le sue provocazioni risuonano con i giovani cinesi, nasconde ironia e metafore nella sua trama immaginaria, flirtando con i problemi della società cinese new-age in modo crudo ma giocoso. Le sue recenti mostre vanno da Arte Fiera 2022 a gallerie, Biennali e spazi privati tra Italia e Cina.
Xinhan Yú, erede della generazione del ‘95 (una delle ultime cresciute durante il periodo della politica del figlio unico esistente in Cina fino a pochi anni fa) elabora visivamente una concezione e una esperienza d’infanzia difficili a trasmettere a chi, come la maggior parte di noi, associa la fanciullezza a un lasso di tempo spensierato e leggero. Il contrasto è quindi lampante tra l’iniquità della guerra che ruba felicità e momenti ai volti dei bambini. Forse anche l’adulto diventa bambino quando intraprende la via della guerra, a differenza del bambino però non ha la sua innocenza, anche se, talvolta, mostra la stessa spensieratezza.
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Xinhan Yú (Nanking CHN, 1996) si diploma in Pittura nel Biennio Specialistico di Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2022. Attualmente risiede a Bologna. Nei suoi interventi si avverte sempre il gusto dello spettacolo, dell'umorismo, del grottesco, e le sue provocazioni risuonano con i giovani cinesi, nasconde ironia e metafore nella sua trama immaginaria, flirtando con i problemi della società cinese new-age in modo crudo ma giocoso. Le sue recenti mostre vanno da Arte Fiera 2022 a gallerie, Biennali e spazi privati tra Italia e Cina.
16
settembre 2022
PLAYGROUD | Trovarsi la guerra in giardino
Dal 16 settembre al 16 ottobre 2022
arte contemporanea
Location
GATE 26A
Modena, Via Carteria, 26A, (Modena)
Modena, Via Carteria, 26A, (Modena)
Orario di apertura
Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 16 settembre ore 9.00 – 23.00
Sabato 17 settembre ore 9.00 – 23.00
Domenica 18 settembre ore 9.00 – 21.00
Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 16 ottobre 2022
Sabato e domenica ore 16.00 – 19.00.
Negli altri giorni su appuntamento. L’installazione è visibile anche dall’esterno.
Vernissage
17 Settembre 2022, 18.00
Sito web
Autore
Produzione organizzazione
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