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Playgrounds and Toys
oltre quaranta tra artisti, architetti e designers di tutto il mondo si misurano con la creazione di nuovi progetti per parchigioco e giochi educativi
Comunicato stampa
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“Il tempo è il regno del bambino”, diceva il filosofo greco Eraclito.
Giocare significa conoscere, imparare, relazionarsi con altri simili, agire divertendosi.
Quando un bimbo gioca esercita la sua attività “più seria”: oltre a provare un’immediata sensazione di benessere, diventa consapevole del suo mondo interiore e di quello esteriore. Mentre per istinto si mette “in gioco”, con grande piacere sperimenta e sviluppa capacità intellettive, creative, affettive e relazionali, si scopre, entra in relazione con i suoi coetanei. Sviluppa la sua personalità, si misura. In breve conosce sé stesso, raggiunge il massimo livello di saggezza consentito dalla vita.
Ogni bambino del mondo deve poter giocare per crescere e diventare l’Uomo che ha dentro. Il gioco è un Diritto Fondamentale. In molti paesi questo non è possibile, per una serie infinita, brutale di cause, dalle guerre alle carestie, alle ingiustizie sociali.
Il progetto Playgrounds & Toys, ideato e organizzato, nell’ambito del 50° anniversario dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, da Art for The World - ONG del Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU, presieduta da Adelina von Fürstenberg - nasce nel 2000 con l’invito ad oltre quaranta tra artisti, architetti e designers di tutto il mondo a misurarsi con la creazione di nuovi progetti per parchigioco e giochi educativi.
Da cinque anni il progetto è stato presentato in molti Paesi del mondo, è itinerante e sviluppato su due livelli: innanzitutto è una mostra internazionale di modelli di parchigioco e giochi, che ad ogni tappa accoglie cinque o sei nuovi modelli di artisti e architetti del Paese ospitante, secondo lo spirito di un variopinto work in progress. Finora più di sessanta artisti diversi tra loro per generazione, nazionalità e formazione si sono misurati con il tema proposto, in una dimensione di libertà e partecipazione eccezionali nel sistema dell’arte. Gli artisti che hanno lavorato a questo progetto hanno ricercato il bambino dentro loro stessi e, con grande sensibilità, hanno creato lavori semplici, basati su idee in grado di essere comprese universalmente, scegliendo materiali facilmente reperibili, duttili rispetto alle esigenze delle diverse aree e culture del mondo.
Il progetto poi è anche e soprattutto una leva per la realizzazione concreta di parchigioco. Ad ogni tappa finora toccata dalla mostra, infatti, una giuria locale composta da bambini e adulti ha scelto uno o due progetti, poi costruiti, in scuole o in orfanotrofi, in alcuni fra i paesi più colpiti del mondo, come l’India, l’Armenia, la Nigeria, ma anche in aree disagiate in Grecia o in istituti di quartieri periferici dell’Inghilterra.
Dopo le precedenti tappe a Ginevra, Roma, New York, Lugano, Londra, Parigi, Montecarlo e Bruxelles, dove è stata accolta con grande successo di pubblico e particolare attenzione dalle istituzioni cittadine, la mostra arriva a Milano.
Dal 28 ottobre 2005 al 12 febbraio 2006 Playgrounds & Toys sarà all’Hangar Bicocca, in un nuovo allestimento curato da Adelina von Fürstenberg, Presidente di Art for The World, in collaborazione con NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano) e Associazione Xpò/Lis, con il patrocinio della Presidenza della Regione Lombardia e del Settore Cultura della Provincia di Milano, e il contributo del Comune di Milano – Settore Sport Giovani per i progetti dei giovani artisti milanesi e di Pirelli RE.
Per questa nuova tappa del viaggio, agli artisti già presenti nelle edizioni passate si sono aggiunti sette giovani artisti italiani - Alberto Biagetti, Pietro Capogrosso, Flavio De Marco, Pietro Roccasalva, e il gruppo Super di Patrick Tuttofuoco, Massimiliano Buvoli e Riccardo Previdi - con altrettanti spettacolari “luoghi” speciali per i bambini, concepiti per gioco, per solidarietà e per ritrovare anche un po’ se stessi. Tutti i disegni e i modellini dei progetti presentati saranno disposti su basi metalliche, dedicati allo stupore di bambini e adulti e pronti ad essere scelti per la seconda fase dell’operazione.
Grazie al contributo di “Bicoccaè” nella primavera del 2006 saranno infatti costruiti due playgrounds d’artista destinati alla città, di cui uno rimarrà nel quartiere Bicocca. E’ prevista anche la costruzione di un playground in India, in una scuola di Madras, nella zona devastata dallo Tsunami.
La realizzazione della mostra si avvale di importanti sostenitori: Morgan Stanley, Progetto Italia, Fondiaria-SAI, Granarolo, Fondazione Siemens Italia e Pirelli RE.
Giocare significa conoscere, imparare, relazionarsi con altri simili, agire divertendosi.
Quando un bimbo gioca esercita la sua attività “più seria”: oltre a provare un’immediata sensazione di benessere, diventa consapevole del suo mondo interiore e di quello esteriore. Mentre per istinto si mette “in gioco”, con grande piacere sperimenta e sviluppa capacità intellettive, creative, affettive e relazionali, si scopre, entra in relazione con i suoi coetanei. Sviluppa la sua personalità, si misura. In breve conosce sé stesso, raggiunge il massimo livello di saggezza consentito dalla vita.
Ogni bambino del mondo deve poter giocare per crescere e diventare l’Uomo che ha dentro. Il gioco è un Diritto Fondamentale. In molti paesi questo non è possibile, per una serie infinita, brutale di cause, dalle guerre alle carestie, alle ingiustizie sociali.
Il progetto Playgrounds & Toys, ideato e organizzato, nell’ambito del 50° anniversario dell’Alto Commissariato per i Rifugiati, da Art for The World - ONG del Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU, presieduta da Adelina von Fürstenberg - nasce nel 2000 con l’invito ad oltre quaranta tra artisti, architetti e designers di tutto il mondo a misurarsi con la creazione di nuovi progetti per parchigioco e giochi educativi.
Da cinque anni il progetto è stato presentato in molti Paesi del mondo, è itinerante e sviluppato su due livelli: innanzitutto è una mostra internazionale di modelli di parchigioco e giochi, che ad ogni tappa accoglie cinque o sei nuovi modelli di artisti e architetti del Paese ospitante, secondo lo spirito di un variopinto work in progress. Finora più di sessanta artisti diversi tra loro per generazione, nazionalità e formazione si sono misurati con il tema proposto, in una dimensione di libertà e partecipazione eccezionali nel sistema dell’arte. Gli artisti che hanno lavorato a questo progetto hanno ricercato il bambino dentro loro stessi e, con grande sensibilità, hanno creato lavori semplici, basati su idee in grado di essere comprese universalmente, scegliendo materiali facilmente reperibili, duttili rispetto alle esigenze delle diverse aree e culture del mondo.
Il progetto poi è anche e soprattutto una leva per la realizzazione concreta di parchigioco. Ad ogni tappa finora toccata dalla mostra, infatti, una giuria locale composta da bambini e adulti ha scelto uno o due progetti, poi costruiti, in scuole o in orfanotrofi, in alcuni fra i paesi più colpiti del mondo, come l’India, l’Armenia, la Nigeria, ma anche in aree disagiate in Grecia o in istituti di quartieri periferici dell’Inghilterra.
Dopo le precedenti tappe a Ginevra, Roma, New York, Lugano, Londra, Parigi, Montecarlo e Bruxelles, dove è stata accolta con grande successo di pubblico e particolare attenzione dalle istituzioni cittadine, la mostra arriva a Milano.
Dal 28 ottobre 2005 al 12 febbraio 2006 Playgrounds & Toys sarà all’Hangar Bicocca, in un nuovo allestimento curato da Adelina von Fürstenberg, Presidente di Art for The World, in collaborazione con NABA (Nuova Accademia di Belle Arti, Milano) e Associazione Xpò/Lis, con il patrocinio della Presidenza della Regione Lombardia e del Settore Cultura della Provincia di Milano, e il contributo del Comune di Milano – Settore Sport Giovani per i progetti dei giovani artisti milanesi e di Pirelli RE.
Per questa nuova tappa del viaggio, agli artisti già presenti nelle edizioni passate si sono aggiunti sette giovani artisti italiani - Alberto Biagetti, Pietro Capogrosso, Flavio De Marco, Pietro Roccasalva, e il gruppo Super di Patrick Tuttofuoco, Massimiliano Buvoli e Riccardo Previdi - con altrettanti spettacolari “luoghi” speciali per i bambini, concepiti per gioco, per solidarietà e per ritrovare anche un po’ se stessi. Tutti i disegni e i modellini dei progetti presentati saranno disposti su basi metalliche, dedicati allo stupore di bambini e adulti e pronti ad essere scelti per la seconda fase dell’operazione.
Grazie al contributo di “Bicoccaè” nella primavera del 2006 saranno infatti costruiti due playgrounds d’artista destinati alla città, di cui uno rimarrà nel quartiere Bicocca. E’ prevista anche la costruzione di un playground in India, in una scuola di Madras, nella zona devastata dallo Tsunami.
La realizzazione della mostra si avvale di importanti sostenitori: Morgan Stanley, Progetto Italia, Fondiaria-SAI, Granarolo, Fondazione Siemens Italia e Pirelli RE.
27
ottobre 2005
Playgrounds and Toys
Dal 27 ottobre al 23 dicembre 2005
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
Pirelli HangarBicocca
Milano, Via Chiese, 2, (Milano)
Milano, Via Chiese, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica 11-19
Vernissage
27 Ottobre 2005, ore 18.30
Sito web
www.playgroundsandtoys.net
Ufficio stampa
MARA VITALI
Ufficio stampa
COMUNE DI MILANO
Autore
Curatore