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Plinio Martelli – Golden mystery of the dark room
Photoworks con intervento manuale in oro zecchino nati da incontri fisici o mentali con persone o situazioni che portano l’autore ad immaginare storie “straordinarie e misteriose” che cerca di vivere e realizzare in vari modi: uno di questi è la “mise en scène” in un set fotografico.
Comunicato stampa
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Immaginario dell’autore
I lavori di Plinio Martelli nascono in genere da incontri fisici o mentali con persone o situazioni che lo portano ad immaginare storie “straordinarie e misteriose” che cerca di vivere e realizzare in vari modi: uno di questi è la “mise en scène” in un set fotografico. Affascinanti opere in cui, liberate dalla messa in scena, le magiche protagoniste di magie e atmosfere d’ altri tempi ci portano nei luoghi nascosti indagati dall’ occhio attento del fotografo.
Non serve essere seguaci di Ermete Trismegisto o sapere a memoria il testo intero della tavola smeraldina per capire subito il richiamo all’ Arte Regia. Come nell’ Alchimia, in questi lavori esposti troviamo il richiamo alla ricerca dell’ elemento di trasmutazione. Il significato profondo del messaggio, oltre che quello più visibile ed immediato dell’ immagine, diventa anche la volontà di rendere “Ciò ch'è in basso è come ciò ch'è in alto, e ciò ch'è in alto è come ciò ch'è in basso, per fare i miracoli della cosa una” così che le modelle riprese finiscono rimpicciolite dentro una campana di vetro quanto particolari minuscoli diventano protagonisti di primo piano del photowork che li evidenzia ricoprendoli d’ oro.
Oro, aurum ecco arrivati all’ elemento della trasmutazione. Tra gli scopi dell’arte alchemica vi è proprio la trasmutazione del piombo in oro: il piombo rappresenta il caos materico e pesante, sia del metallo che dell’ uomo; l’oro nella sua concezione di luce fatta a solido o sole terreno, è la supremazia dello spirito sulla materia.
Dal piombo all’ oro, dalla posa espressa in monocromatico al particolare in oro zecchino, ecco dunque l ‘ Alchimia svelata dall’ artista. Un invito dunque ad accostarsi a mente libera di fronte a questi photoworks assaporando, non solo la bellezza immediata della composizione scenica e dell’ evidente alto livello tecnico ma ascoltando pure il messaggio, ora curiosamente misterioso ora finemente ironico che l’ emozionante spettacolo di ognuno di questi lavori di Plinio Martelli ci presenta.
Lavori unici, che la magia dell’ oro applicato manualmente su ogni opera rende esclusivi e irripetibili, accrescendone ulteriormente il valore artistico con il tocco vivo del fotografo.
Firma preziosa e materiale che ci riporta a passati e contemporanei usi pittorici e fotografici dell’ elemento aureo: dai fregi del Pinturicchio ai decori di Klimt, dall’ arte bizantina ai monili dorati, parte primaria di alcuni scatti di Terence Donovan.
Alle parole non rimane che sostituire ora la sorpresa del luccichio dorato di questi lavori: le opere esposte attendono, attraggono, mostrano ed incantano.
I lavori di Plinio Martelli nascono in genere da incontri fisici o mentali con persone o situazioni che lo portano ad immaginare storie “straordinarie e misteriose” che cerca di vivere e realizzare in vari modi: uno di questi è la “mise en scène” in un set fotografico. Affascinanti opere in cui, liberate dalla messa in scena, le magiche protagoniste di magie e atmosfere d’ altri tempi ci portano nei luoghi nascosti indagati dall’ occhio attento del fotografo.
Non serve essere seguaci di Ermete Trismegisto o sapere a memoria il testo intero della tavola smeraldina per capire subito il richiamo all’ Arte Regia. Come nell’ Alchimia, in questi lavori esposti troviamo il richiamo alla ricerca dell’ elemento di trasmutazione. Il significato profondo del messaggio, oltre che quello più visibile ed immediato dell’ immagine, diventa anche la volontà di rendere “Ciò ch'è in basso è come ciò ch'è in alto, e ciò ch'è in alto è come ciò ch'è in basso, per fare i miracoli della cosa una” così che le modelle riprese finiscono rimpicciolite dentro una campana di vetro quanto particolari minuscoli diventano protagonisti di primo piano del photowork che li evidenzia ricoprendoli d’ oro.
Oro, aurum ecco arrivati all’ elemento della trasmutazione. Tra gli scopi dell’arte alchemica vi è proprio la trasmutazione del piombo in oro: il piombo rappresenta il caos materico e pesante, sia del metallo che dell’ uomo; l’oro nella sua concezione di luce fatta a solido o sole terreno, è la supremazia dello spirito sulla materia.
Dal piombo all’ oro, dalla posa espressa in monocromatico al particolare in oro zecchino, ecco dunque l ‘ Alchimia svelata dall’ artista. Un invito dunque ad accostarsi a mente libera di fronte a questi photoworks assaporando, non solo la bellezza immediata della composizione scenica e dell’ evidente alto livello tecnico ma ascoltando pure il messaggio, ora curiosamente misterioso ora finemente ironico che l’ emozionante spettacolo di ognuno di questi lavori di Plinio Martelli ci presenta.
Lavori unici, che la magia dell’ oro applicato manualmente su ogni opera rende esclusivi e irripetibili, accrescendone ulteriormente il valore artistico con il tocco vivo del fotografo.
Firma preziosa e materiale che ci riporta a passati e contemporanei usi pittorici e fotografici dell’ elemento aureo: dai fregi del Pinturicchio ai decori di Klimt, dall’ arte bizantina ai monili dorati, parte primaria di alcuni scatti di Terence Donovan.
Alle parole non rimane che sostituire ora la sorpresa del luccichio dorato di questi lavori: le opere esposte attendono, attraggono, mostrano ed incantano.
08
novembre 2008
Plinio Martelli – Golden mystery of the dark room
Dall'otto novembre al 07 dicembre 2008
fotografia
Location
PHO-TO’ 35 GALLERY
Torino, Via Giuseppe Barbaroux, 35, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Barbaroux, 35, (Torino)
Orario di apertura
da martedì al sabato ore 15.00 - 19.00
Vernissage
8 Novembre 2008, 19.00 -24.00
Autore