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Poetry and Pottery. Un’inedita avventura fra ceramica e poesia visiva
Il CAMeC La Spezia presenta la prima mostra italiana di poesia visiva su ceramica con opere dei maggiori autori del settore di ricerca. Un progetto senza precedenti, rappresentativo della produzione artistica su supporto ceramico di circa trenta poeti verbovisuali.
Comunicato stampa
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Il CAMeC – centro arte moderna e contemporanea La Spezia- presenta la prima mostra italiana di poesia visiva su ceramica con opere dei maggiori autori del settore di ricerca.
Si tratta di un progetto espositivo di ricerca che riunisce questa particolare tipologia di lavori, certamente la più rara nell’ambito della poesia visiva contando poche centinaia di esemplari al mondo. Un progetto senza precedenti, rappresentativo della produzione artistica su supporto ceramico di circa trenta poeti verbovisuali, nato e sviluppato con il generoso supporto di Isaia Mabellini, in arte SARENCO, e con il fondamentale contributo dei collezionisti Paolo Scatizzi, Paolo Berardelli, Luigi Bonotto, Giuseppe Verzelletti e di alcuni rilevanti artisti di poesia visiva, uno su tutti Lamberto Pignotti, nonché con il sostegno del maestro ceramista Michelangelo Marchi, che presso il proprio laboratorio di Cellora d’Illasi (VR) ospitò le realizzazioni ceramiche dei poeti visivi operanti presso la Domus Jani, Centro Internazionale per l’Arte Totale, straordinario luogo di ricerca artistica, concepito dallo stesso SARENCO.
Sulla base dei ricordi di SARENCO, di Michelangelo Marchi e degli altri poeti visivi ancora viventi, la mostra riprende e completa la storia della Visual Poetry su supporto ceramico, limitatamente alle opere realizzate prima dell’anno 2000. Sono comunque inserite nel catalogo scientifico che accompagna l’esposizione anche la serie “Azulejus” realizzata da SARENCO nel 2004 e alcune opere prodotte in tempi più recenti da Pignotti e da artisti affini alla Poesia Visiva.
Le tematiche trattate sono molte: dalla Poesia Concreta, alla Poesia Visiva italiana ed internazionale per giungere alla Scrittura Visuale – Nuova Scrittura; molti gli artisti e i gruppi artistici rappresentati: da Sarenco a Giovanni Fontana, dal Gruppo Genovese di Tola e Vitone, al Gruppo 70 di Pignotti, Miccini e Marcucci, dal gruppo Milanese del Mercato del Sale di Ugo Carrega a Roberto Malquori, per giungere ad artisti Fluxus quali Giuseppe Chiari, Vittorio Gelmetti e Gianni Emilio Simonetti, a Mail-artisti come Ruggero Maggi, o ad artisti di grande fascino concettuale quali Aldo Mondino, Maria Lai e lo stesso Michelangelo Marchi.
Nutrita è anche la presenza dei poeti visivi internazionali presenti: da Alain Arias Misson a Julien Blaine, da Jean Francois Bory a Pierre e Ilse Garnier, da Ladislav Novak a Klaus Groh, da Joan Brossa a Bartolomé Ferrando, da Carlos Pazos a Fernando Millan, da John Furnival a Emmet Williams.
Si tratta di un progetto espositivo di ricerca che riunisce questa particolare tipologia di lavori, certamente la più rara nell’ambito della poesia visiva contando poche centinaia di esemplari al mondo. Un progetto senza precedenti, rappresentativo della produzione artistica su supporto ceramico di circa trenta poeti verbovisuali, nato e sviluppato con il generoso supporto di Isaia Mabellini, in arte SARENCO, e con il fondamentale contributo dei collezionisti Paolo Scatizzi, Paolo Berardelli, Luigi Bonotto, Giuseppe Verzelletti e di alcuni rilevanti artisti di poesia visiva, uno su tutti Lamberto Pignotti, nonché con il sostegno del maestro ceramista Michelangelo Marchi, che presso il proprio laboratorio di Cellora d’Illasi (VR) ospitò le realizzazioni ceramiche dei poeti visivi operanti presso la Domus Jani, Centro Internazionale per l’Arte Totale, straordinario luogo di ricerca artistica, concepito dallo stesso SARENCO.
Sulla base dei ricordi di SARENCO, di Michelangelo Marchi e degli altri poeti visivi ancora viventi, la mostra riprende e completa la storia della Visual Poetry su supporto ceramico, limitatamente alle opere realizzate prima dell’anno 2000. Sono comunque inserite nel catalogo scientifico che accompagna l’esposizione anche la serie “Azulejus” realizzata da SARENCO nel 2004 e alcune opere prodotte in tempi più recenti da Pignotti e da artisti affini alla Poesia Visiva.
Le tematiche trattate sono molte: dalla Poesia Concreta, alla Poesia Visiva italiana ed internazionale per giungere alla Scrittura Visuale – Nuova Scrittura; molti gli artisti e i gruppi artistici rappresentati: da Sarenco a Giovanni Fontana, dal Gruppo Genovese di Tola e Vitone, al Gruppo 70 di Pignotti, Miccini e Marcucci, dal gruppo Milanese del Mercato del Sale di Ugo Carrega a Roberto Malquori, per giungere ad artisti Fluxus quali Giuseppe Chiari, Vittorio Gelmetti e Gianni Emilio Simonetti, a Mail-artisti come Ruggero Maggi, o ad artisti di grande fascino concettuale quali Aldo Mondino, Maria Lai e lo stesso Michelangelo Marchi.
Nutrita è anche la presenza dei poeti visivi internazionali presenti: da Alain Arias Misson a Julien Blaine, da Jean Francois Bory a Pierre e Ilse Garnier, da Ladislav Novak a Klaus Groh, da Joan Brossa a Bartolomé Ferrando, da Carlos Pazos a Fernando Millan, da John Furnival a Emmet Williams.
26
gennaio 2018
Poetry and Pottery. Un’inedita avventura fra ceramica e poesia visiva
Dal 26 gennaio al 29 aprile 2018
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CAMEC – CENTRO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
La Spezia, Piazza Cesare Battisti, 1, (La Spezia)
Biglietti
intero € 5; ridotto € 4
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 11.00 - 18.00;
chiuso il lunedì (eccetto Lunedì di Pasqua), Natale e Capodanno
Vernissage
26 Gennaio 2018, ore 18.00
Autore
Curatore