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Poetry Blow Up
Le poesie di Gerad Malanga, esponente della “Factory” di Andy Warhol, vengono interpretate da Gianfarioli, architetto e designer italiano
Comunicato stampa
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Le poesie di Gerad Malanga, esponente della “Factory” di Andy Warhol, vengono interpretate da Gianfarioli, architetto e designer italiano, attraverso un processo artistico che le traspone in forme bidimensionali e tridimensionali. Interpretazioni che danno vita a un concerto di oggetti in cui il linguaggio diventa forma e in cui i segni della scrittura divengono parte integrante dell’opera d’arte.
In un percorso che entra a fondo nell’anima delle persone ritratte e che distorce e comprime il segno poetico, sulle opere dell’artista scorrono la trama e l’ordito della memoria privata del ritratto o di un luogo a lui caro. Le tele, composte da moduli multipli componibili di misura 80x80cm, le più piccole e spesse “carte cotte”, e le sculture in fogli di vinile riscaldati e accartocciati, diventano così ritratti della memoria, ritratti che ognuno porta dentro di se.
In concomitanza alla mostra, Lunedì 21 febbraio, alle ore 19:00, presso l’aula magna dell’Istituto Europeo di Design, in via Sciesa 4, a Milano, Gerard Malanga, assieme all’attrice Elisa Rampon, leggerà alcune sue poesie e incontrerà gli studenti dello IED in compagnia dell’amica Fernanda Pivano e di Gianfarioli.
Dice Fenanda Pivano dei due artisti: “Non è che l’architetto Gianfranco Farioli sia un vecchio amico di Gerard Malanga: è un nuovo amico, ma è chiaro che diventerà uno dei suoi vecchi amici, di quelli che sono quasi tutti accolti negli enormi spazi profumati dell’anima. (…) Sono diventati amici, di un’amicizia estemporanea che si esprimeva a segni e suoni perché Gianfranco non parla una parola di americano e Gerard non parla una parola di italiano”.
Gli studenti di grafica di IED Arti Visive Milano, nel contesto del corso di “Progettazione Marchio Manifesto”, tenuto da Carlo Trentin, rielaborando i codici propri della scrittura hanno creato dei manifesti che, nati come strumento di comunicazione della mostra, diventano a loro volta opere d’arte esposte presso la galleria e pubblicate nel ricco catalogo a cura di Edizioni San Nicolao, con fotografie di Luca Carrà.
In un percorso che entra a fondo nell’anima delle persone ritratte e che distorce e comprime il segno poetico, sulle opere dell’artista scorrono la trama e l’ordito della memoria privata del ritratto o di un luogo a lui caro. Le tele, composte da moduli multipli componibili di misura 80x80cm, le più piccole e spesse “carte cotte”, e le sculture in fogli di vinile riscaldati e accartocciati, diventano così ritratti della memoria, ritratti che ognuno porta dentro di se.
In concomitanza alla mostra, Lunedì 21 febbraio, alle ore 19:00, presso l’aula magna dell’Istituto Europeo di Design, in via Sciesa 4, a Milano, Gerard Malanga, assieme all’attrice Elisa Rampon, leggerà alcune sue poesie e incontrerà gli studenti dello IED in compagnia dell’amica Fernanda Pivano e di Gianfarioli.
Dice Fenanda Pivano dei due artisti: “Non è che l’architetto Gianfranco Farioli sia un vecchio amico di Gerard Malanga: è un nuovo amico, ma è chiaro che diventerà uno dei suoi vecchi amici, di quelli che sono quasi tutti accolti negli enormi spazi profumati dell’anima. (…) Sono diventati amici, di un’amicizia estemporanea che si esprimeva a segni e suoni perché Gianfranco non parla una parola di americano e Gerard non parla una parola di italiano”.
Gli studenti di grafica di IED Arti Visive Milano, nel contesto del corso di “Progettazione Marchio Manifesto”, tenuto da Carlo Trentin, rielaborando i codici propri della scrittura hanno creato dei manifesti che, nati come strumento di comunicazione della mostra, diventano a loro volta opere d’arte esposte presso la galleria e pubblicate nel ricco catalogo a cura di Edizioni San Nicolao, con fotografie di Luca Carrà.
19
febbraio 2005
Poetry Blow Up
Dal 19 al 22 febbraio 2005
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
FABRIANO BOUTIQUE
Milano, Via Ponte Vetero, 17, (Milano)
Milano, Via Ponte Vetero, 17, (Milano)
Vernissage
19 Febbraio 2005, ore 19
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