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POIUYT. Punto Zero. Pratiche critiche nella fotografia contemporanea
Il 18 marzo 2017 alle 18.30, presso MLZ Art Dep, inaugura la mostra “Punto Zero. Pratiche critiche nella fotografia contemporanea italiana”, prima tappa del progetto collettivo POIUYT.
Comunicato stampa
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POIUYT è una piattaforma di ricerca sulle immagini che si propone di diffondere un’attitudine critica verso questo linguaggio chiave del mondo contemporaneo, attraverso la riflessione, il confronto collettivo e la partecipazione.
Il progetto, supportato da MLZ Art Dep di Trieste, Galleria Michela Rizzo di Venezia e METRONOM di Modena, prende il via con la mostra "Punto Zero. Pratiche critiche nella fotografia contemporanea italiana", che inaugura nello spazio espositivo triestino il 18 marzo alle ore 18.30.
La mostra presenta il gruppo composto dalle curatrici Francesca Lazzarini e Gaia Tedone e gli artisti Alessandro Sambini, Discipula e The Cool Couple nel momento in cui i loro interessi si intrecciano e la collaborazione ha inizio. Provenienti dal mondo della fotografia ma accomunati da una propensione a espanderne i confini, hanno dato vita alla piattaforma spinti dalla necessità di avviare una riflessione comune sul ruolo preponderante delle immagini nella società in rete e sulla loro valenza politica.
L’accelerazione dello sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha mutato radicalmente le modalità di produzione, distribuzione e fruizione delle immagini su scala globale, sollevando interrogativi sulla loro stessa natura e aprendo nuove prospettive di ricerca in campo artistico ed epistemologico.
"Punto Zero" mette a sistema tre pratiche riconducibili a un percorso specifico, alternativo sia alla fotografia documentaria tradizionale che alle sperimentazioni stilistiche sul mezzo e basato anzi sull’integrazione di tali poli. In queste pratiche infatti, una forte componente di ricerca sui contenuti si affianca a una riflessione sulle conseguenze della scelta di determinati dispositivi. Costante trait d’union è inoltre la consapevolezza del valore politico che hanno le immagini, in quanto ingredienti base nel costruire le rappresentazioni del mondo e nel plasmare dunque la realtà stessa.
Le ricerche presentate in mostra, emblematiche di tale percorso, sono inoltre accomunate da una precisa strategia: l’appropriazione di modelli esistenti in settori chiave della società odierna e la loro critica attraverso la ricontestualizzazione nello spazio espositivo. L’installazione di Alessandro Sambini racchiude nell’ideale stanza di un fanatico diversi elementi relativi a Replay!, un gioco televisivo basato sul rifacimento di video virali ispirati a eventi resi iconici dalla macchina mediatica, come la morte di Saddam Hussein e di Gheddafi, o gli atti iconoclasti dei tempi recenti. "How Things Dream" dei Discipula si colloca nel mondo della cultura corporate attraverso Aura, un’azienda che vende servizi in vari ambiti, come domotica, salute e sicurezza, e la cui identità è improntata sulla commistione tra ideologia californiana stile Silicon Valley e promesse neoliberiste. Con l’installazione "Karma Fails" (primo capitolo del ciclo "Turbulent Times", dedicato all’era dell’antropocene) The Cool Couple riflette sul boom delle filosofie orientali nella società occidentale e sull’uso delle tecniche di meditazione come strumento biopolitico.
In un evento presso la Galleria Michela Rizzo a Venezia, l’11 maggio alle ore 12, verranno lanciati il sito web di POIUYT e presentati i contributi che artisti quali Fabrizio Bellomo, Francesco Jodice, Bruno Baltzer & Leonora Bisagno e il duo svedese Klara Källström & Thobias Fäldt hanno dato a questa fase iniziale del progetto. Verrà inoltre presentata la prima di una serie di pubblicazioni legate alle attività della piattaforma.
Prossimi passi di POIUYT saranno le mostre alla Galleria Michela Rizzo, prevista a febbraio del 2018, e a Metronom, in programma per l’autunno seguente.
Il poiuyt è un oggetto impossibile, una figura complessa e paradossale che cambia a seconda di dove si focalizza l’attenzione di chi l’osserva. Un’illusione ottica che impone ragionamento. Il poiuyt diventa così simbolo di un’attitudine critica, indispensabile ad affrontare in modo consapevole la gestione del potere delle immagini. Il nome deriva dalle ultime sei lettere, digitate al contrario, della prima fila in alto della tastiera.
Discipula è un collettivo attivo nel campo della ricerca visiva contemporanea fondato da MFG Paltrinieri, Mirko Smerdel e Tommaso Tanini nel 2013. Attraverso l'intreccio di diverse pratiche - progetti editoriali ed espositivi, lectures e workshops -, esplora il ruolo e il significato delle immagini nel contesto mediatico contemporaneo. Il lavoro del collettivo guarda alle immagini come strumenti di controllo nella coscienza politica ed economica e ne indaga il potere percettivo che agisce sullo spettatore. Tra le sue mostre personali e collettive: Krakow Photomonth, Unseen Photo Fair - Amsterdam, Photo 50 - London Art Fair, Matildenhohe Darmstadt, FORMAT Festival - Derby, Kunsthalle Budapest, Tokyo Institute of Photography. È stato, inoltre, premiato più volte: Les Rencontres d’Arles - Author Book Award 2015, Premio Francesco Fabbri 2016, Premio Bastianelli 2015, Premio Pesaresi 2014. Il Fotomuseum di Winterthur lo ha invitato a Plat(t)form 2017. (www.discipulaeditions.com)
Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Design e Arti alla Libera Università di Bolzano e il MA in Research Architecture al dipartimento di Visual Cultures del Goldsmiths College a Londra, si trasferisce a Milano. Qui inizia a lavorare con la fotografia, il video e altri supporti multimediali interrogandosi sulle necessità e modalità che regolano la produzione di nuove immagini, la loro circolazione e diffusione e sui diversi ambiti di relazione tra l’immagine stessa ed il suo pubblico. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei, tra cui MUSEION, FORMA, MUFOCO, MAST, MA*GA, Triennale di Milano e Kunsthaus di Graz. Il Fotomuseum di Winterthur lo ha selezionato per Plat(t)form 2017. (www.alessandrosambini.com)
The Cool Couple (spesso abbreviato in TCC) è un duo di artisti basato a Milano, fondato nel 2012 da Niccolò Benetton (1986) e Simone Santilli (1987). La sua ricerca analizza i punti di frizione nella nostra interazione quotidiana con le immagini. L’idea che queste operino come dei nodi in una rete, combinata con una forte attitudine progettuale, si traduce in diversi output che spaziano dalla fotografia ai panni elettrostatici, dalle stanze per la meditazione alle cover band cinesi. I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni internazionali, come il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Fondazione Bevilacqua La Masa, Unseen Photo Festival, Centquatre, Les Rencontres des Arles, Museo MACRO. È stato selezionato dal Fotomuseum di Winterthur per Plat(t)form 2015. Ha vinto il Premio Fabbri per la Fotografia Contemporanea 2014, il Premio Graziadei 2015 e il Premio Gruppo Euromobil Under 30 2017. Niccolò e Simone sono anche tra i fondatori della band Rui & the Rainbow Dragons. (www.thecoolcouple.co.uk)
Il progetto, supportato da MLZ Art Dep di Trieste, Galleria Michela Rizzo di Venezia e METRONOM di Modena, prende il via con la mostra "Punto Zero. Pratiche critiche nella fotografia contemporanea italiana", che inaugura nello spazio espositivo triestino il 18 marzo alle ore 18.30.
La mostra presenta il gruppo composto dalle curatrici Francesca Lazzarini e Gaia Tedone e gli artisti Alessandro Sambini, Discipula e The Cool Couple nel momento in cui i loro interessi si intrecciano e la collaborazione ha inizio. Provenienti dal mondo della fotografia ma accomunati da una propensione a espanderne i confini, hanno dato vita alla piattaforma spinti dalla necessità di avviare una riflessione comune sul ruolo preponderante delle immagini nella società in rete e sulla loro valenza politica.
L’accelerazione dello sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha mutato radicalmente le modalità di produzione, distribuzione e fruizione delle immagini su scala globale, sollevando interrogativi sulla loro stessa natura e aprendo nuove prospettive di ricerca in campo artistico ed epistemologico.
"Punto Zero" mette a sistema tre pratiche riconducibili a un percorso specifico, alternativo sia alla fotografia documentaria tradizionale che alle sperimentazioni stilistiche sul mezzo e basato anzi sull’integrazione di tali poli. In queste pratiche infatti, una forte componente di ricerca sui contenuti si affianca a una riflessione sulle conseguenze della scelta di determinati dispositivi. Costante trait d’union è inoltre la consapevolezza del valore politico che hanno le immagini, in quanto ingredienti base nel costruire le rappresentazioni del mondo e nel plasmare dunque la realtà stessa.
Le ricerche presentate in mostra, emblematiche di tale percorso, sono inoltre accomunate da una precisa strategia: l’appropriazione di modelli esistenti in settori chiave della società odierna e la loro critica attraverso la ricontestualizzazione nello spazio espositivo. L’installazione di Alessandro Sambini racchiude nell’ideale stanza di un fanatico diversi elementi relativi a Replay!, un gioco televisivo basato sul rifacimento di video virali ispirati a eventi resi iconici dalla macchina mediatica, come la morte di Saddam Hussein e di Gheddafi, o gli atti iconoclasti dei tempi recenti. "How Things Dream" dei Discipula si colloca nel mondo della cultura corporate attraverso Aura, un’azienda che vende servizi in vari ambiti, come domotica, salute e sicurezza, e la cui identità è improntata sulla commistione tra ideologia californiana stile Silicon Valley e promesse neoliberiste. Con l’installazione "Karma Fails" (primo capitolo del ciclo "Turbulent Times", dedicato all’era dell’antropocene) The Cool Couple riflette sul boom delle filosofie orientali nella società occidentale e sull’uso delle tecniche di meditazione come strumento biopolitico.
In un evento presso la Galleria Michela Rizzo a Venezia, l’11 maggio alle ore 12, verranno lanciati il sito web di POIUYT e presentati i contributi che artisti quali Fabrizio Bellomo, Francesco Jodice, Bruno Baltzer & Leonora Bisagno e il duo svedese Klara Källström & Thobias Fäldt hanno dato a questa fase iniziale del progetto. Verrà inoltre presentata la prima di una serie di pubblicazioni legate alle attività della piattaforma.
Prossimi passi di POIUYT saranno le mostre alla Galleria Michela Rizzo, prevista a febbraio del 2018, e a Metronom, in programma per l’autunno seguente.
Il poiuyt è un oggetto impossibile, una figura complessa e paradossale che cambia a seconda di dove si focalizza l’attenzione di chi l’osserva. Un’illusione ottica che impone ragionamento. Il poiuyt diventa così simbolo di un’attitudine critica, indispensabile ad affrontare in modo consapevole la gestione del potere delle immagini. Il nome deriva dalle ultime sei lettere, digitate al contrario, della prima fila in alto della tastiera.
Discipula è un collettivo attivo nel campo della ricerca visiva contemporanea fondato da MFG Paltrinieri, Mirko Smerdel e Tommaso Tanini nel 2013. Attraverso l'intreccio di diverse pratiche - progetti editoriali ed espositivi, lectures e workshops -, esplora il ruolo e il significato delle immagini nel contesto mediatico contemporaneo. Il lavoro del collettivo guarda alle immagini come strumenti di controllo nella coscienza politica ed economica e ne indaga il potere percettivo che agisce sullo spettatore. Tra le sue mostre personali e collettive: Krakow Photomonth, Unseen Photo Fair - Amsterdam, Photo 50 - London Art Fair, Matildenhohe Darmstadt, FORMAT Festival - Derby, Kunsthalle Budapest, Tokyo Institute of Photography. È stato, inoltre, premiato più volte: Les Rencontres d’Arles - Author Book Award 2015, Premio Francesco Fabbri 2016, Premio Bastianelli 2015, Premio Pesaresi 2014. Il Fotomuseum di Winterthur lo ha invitato a Plat(t)form 2017. (www.discipulaeditions.com)
Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Design e Arti alla Libera Università di Bolzano e il MA in Research Architecture al dipartimento di Visual Cultures del Goldsmiths College a Londra, si trasferisce a Milano. Qui inizia a lavorare con la fotografia, il video e altri supporti multimediali interrogandosi sulle necessità e modalità che regolano la produzione di nuove immagini, la loro circolazione e diffusione e sui diversi ambiti di relazione tra l’immagine stessa ed il suo pubblico. I suoi lavori sono stati esposti in importanti musei, tra cui MUSEION, FORMA, MUFOCO, MAST, MA*GA, Triennale di Milano e Kunsthaus di Graz. Il Fotomuseum di Winterthur lo ha selezionato per Plat(t)form 2017. (www.alessandrosambini.com)
The Cool Couple (spesso abbreviato in TCC) è un duo di artisti basato a Milano, fondato nel 2012 da Niccolò Benetton (1986) e Simone Santilli (1987). La sua ricerca analizza i punti di frizione nella nostra interazione quotidiana con le immagini. L’idea che queste operino come dei nodi in una rete, combinata con una forte attitudine progettuale, si traduce in diversi output che spaziano dalla fotografia ai panni elettrostatici, dalle stanze per la meditazione alle cover band cinesi. I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni internazionali, come il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Fondazione Bevilacqua La Masa, Unseen Photo Festival, Centquatre, Les Rencontres des Arles, Museo MACRO. È stato selezionato dal Fotomuseum di Winterthur per Plat(t)form 2015. Ha vinto il Premio Fabbri per la Fotografia Contemporanea 2014, il Premio Graziadei 2015 e il Premio Gruppo Euromobil Under 30 2017. Niccolò e Simone sono anche tra i fondatori della band Rui & the Rainbow Dragons. (www.thecoolcouple.co.uk)
18
marzo 2017
POIUYT. Punto Zero. Pratiche critiche nella fotografia contemporanea
Dal 18 marzo al 18 giugno 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MLZ AR TDEP
Trieste, Via Giorgio Galatti, 14, (Trieste)
Trieste, Via Giorgio Galatti, 14, (Trieste)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 17 - 19.30
Vernissage
18 Marzo 2017, ore 18.30
Autore
Curatore