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Polaroid: easy art?
Saranno presentate 130 immagini realizzate da 89 fotografi/artisti provenienti da diverse parti del mondo e con profili professionali molto differenti, a dimostrazione della popolarità e versatilità di questa tecnica fotografica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il successo della prima edizione della mostra 2010 tenutasi nel castello ligure di Dolceacqua e dopo l’edizione francese a Nizza (settembre 2011), la mostra Polaroid:easy art? arriva a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci".
Saranno presentate 130 immagini realizzate da 89 fotografi/artisti provenienti da diverse parti del mondo e con profili professionali molto differenti, a dimostrazione della popolarità e versatilità di questa tecnica fotografica.
Le immagini esposte nel museo milanese vogliono celebrare la Polaroid, vera “meraviglia tecnologica” inventata da Edwin Land nel 1948, che per milioni di persone ha rappresentato il mezzo per documentare in modo istantaneo i propri ricordi o dare sfogo alla propria creatività.
In occasione della mostra Polaroid: easy art? il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia espone anche alcune macchine e accessori appartenenti alla propria collezione di apparecchi fotografici, attualmente non esposta.
Gli artisti coinvolti nel progetto:
Agafia Polynchuk, Andre Fromont, Antoine Camus, Beat Burkhard, Bernd F. Oehmen, Birgit Zartl, Cass Cameron, Cécile Neyrat, Cedric Beal, Cedric Busquant , Chris Mettraux, Christel de Block, Christine Vacher, Christophe Cordier, Clement Grosjean, Corinne Heraud, Cyril Auvity, Daniel Gonzalez, Deborah Parkin, Elizerman, Emilie Forestier, Emilie Trouillet, Emmanuel Delaby, Eugenio Sinatra, Fabrice Abraham, Filippo Centenari, Florian Ferre, George Weiss, Gerald Chors, Guillaume Pollino + Eve le Gall, Harold Mareau, Irina Mashurova, Jacob Salomon, James Carroll, James Jimmy Moore, Jeanne Rossetto, Jeff Hutton, Jeffery Hilllier, Jena Ardell,
Jeremy Malmasson, Jerome Allart, Jessica Reinhardt, John Gee Gibbons, Jonas Wettre, Jorge Crooke, Kelly Creed, Kelly Knaga, Lajos Gombos, Lia Saile, Luce Roux, Luke Serwach, Marion Lanciaux, Marion Carreno & Yannick Lemoine, Mark Erickson, Matteo Varsi, Maxime Simon, Michael Meniane, Mirko Albini, Morgan Kendall, Nelly Boustie, Nicola Delorme, Nicolas Darphin, Nuno Tudela, Noah Kolb, Olivier Facon, Paolo Mori, Patrick Cockpit, Penny Felts, Philippe Bourgoin, Philippe Garcia, Philippe Reichert, Renaud Bessaih, Rhiannon Adam, Riccardo Testolin, Rudy Ramos, Sheila Devlin, Siegfried Holzbauer, Stefano Aspiranti, Theo Delange, Thobias Kern, Thomas Fabiani, Thomas Ville, Thibault Tourmente, Valerie Evrard, Vincent Galiano, Vincent Lyky, Zhenya Radlov, Zora Strangefields.
--
La genesi della mostra
"Ho iniziato alla fine degli anni '60. Ero un bambino di circa 3 anni e scattavo a "casaccio" con la Polaroid a soffietto di mio nonno. Questo mezzo semplice e immediato mi ha accompagnato per molti anni (anche nell'attività professionale di fotografo) e mi entusiasma ancora oggi. Ho deciso di allestire questa mostra itinerante prendendo spunto da The Impossibile Project, progetto ideato da alcuni ex-tecnici della multinazionale U.S.A. Polaroid (azienda fallita nel 2008) impegnati a re-immettere sul mercato nuove pellicole per soddisfare le centinaia di migliaia di utilizzatori di vecchie o recenti macchine Polaroid rimasti nel 2008 senza possibilità di fornitura .
Le pellicole originali Polaroid rimaste in circolazione oggi sono vendute quasi esclusivamente su e-bay e sono scadute o prossime alla scadenza. I compratori sono appassionati che le acquistano proprio in virtù dell’effetto estetico alterato causato dalla degenerazione dei prodotti chimici.
Le pellicole di IMPOSSIBLE sono sul mercato dal 2010 e offrono al momento ancora risultati cromatici diversi dalle pellicole originali (ma molto graditi dal pubblico creativo) e a breve saranno disponibili anche in altri formati.
Nonostante l'avvento della fotografia digitale, sono centinaia i siti, i blog e i social network dedicati alla fotografia istantanea Polaroid."
Mirko Albini
www.polaroid-easy-art.com
--------
Alcune informazioni sulla tecnica Polaroid
Polaroid è il nome con cui comunemente si identifica la famiglia delle macchine fotografiche e delle pellicole a sviluppo istantaneo, nate grazie alle ricerche della Polaroid Corporation, società fondata nel 1937 da Edwin Land e inizialmente specializzata nella produzione di filtri polarizzati (da cui il nome dell’azienda).
Nel 1945 Land inizia a sviluppare un prodotto destinato a cambiare il modo di fare fotografia e nel 1948 presenta sul mercato la Polaroid Model 95.
L’idea è semplice: una macchina che permette di ottenere la foto stampata immediatamente dopo lo scatto. Un risultato non particolarmente innovativo per noi, che siamo abituati alle macchine digitali e a visualizzare subito la foto appena realizzata, ma rivoluzionario per l’epoca.
Il rullino fotografico, comunemente utilizzato fino ai primi anni del 2000, costringeva infatti il fotografo prima di tutto ad esaurire gli scatti a disposizione (da 24 a 36 pose), ad andare in un laboratorio attrezzato per lo sviluppo e la stampa, aspettare qualche giorno e tornare a ritirare le foto prima di poter vedere il risultato effettivo.
Il sistema brevettato da Land permette invece di eliminare tutti questi passaggi e consiste in una pellicola che racchiude al suo interno, oltre al materiale sensibile, gli agenti chimici necessari allo sviluppo e alla stampa.
La pellicola è composta di strati e ciascuno svolge una funzione specifica: la superficie sensibile si impressiona con la luce; i liquidi chimici permettono lo sviluppo dello strato sensibile e trasferiscono per precipitazione l’immagine dal negativo al positivo. Il tutto è racchiuso su un lato da una superficie trasparente necessaria a fare passare la luce e sull’altro da un foglio impermeabile che impedisce la fuoriuscita dei liquidi chimici. Una volta effettuato lo scatto si aspettava circa un minuto, si apriva la macchina e si separava il positivo, per avere in mano un fotografia con l’immagine appena ripresa.
Tra i modelli di pellicola inventati quello che però contraddistingue gli scatti Polaroid è sicuramente la serie del tipo integrale, introdotta nel 1972 con la commercializzazione della Polaroid SX-70. Questo tipo di pellicola è caratterizzata dalla classica cornice bianca, più spessa alla base, e una volta espulsa dalla macchina subito dopo lo scatto delle foto, si sviluppa alla luce del sole senza nessun intervento del fotografo, lasciando comparire lentamente l’immagine, davanti ai nostri occhi.
**
EXHIBITION TITLE:
Polaroid : easy art?
Official web site: http://www.polaroid-easy-art.com
89 artist & 130 images
LOCATION:
Milano,Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
(Milan, National Museum of Science and Technology “Leonardo da Vinci”)
From 26th of january to 26th of february 2012
Vernissage 26th of January 2012 - 6,30 p.m. (Free entry from Via Olona, 6 )
From 27/01 entry from Via San Vittore, 21 (museum ticket includes exhibition) .
For more info +39. 02.4855.5377 - www.museoscienza.org
------------------------------------------
After the successful 2010 exhibition held in the beautiful Ligurian Dolceacqua castle (july 2010) and in french city of Nice (september 2011), the exhibition (organized by Mirko Albini in collaboration with the Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”) comes now to Milan.
The location is the well known "Leonardo da Vinci, one of the five most important science museums in Europe.
The 130 images displayed in this beautiful museum celebrate this wonderful Polaroid camera , a true "technological marvel" (invented in 1948 by Edwin Land), which has over 60 years of life and for millions of people represented an easy and fast way to document reality, memories or to realize their creative ideas.
Exhibition will show 130 pictures taken by 89 photographers from 12 different countries and with various "artistic backgrounds” that demonstrate the popularity of this camera.
Museum history.
Housed in an early 16th century monastery, the Museum is named after Leonardo da Vinci, who is a symbol of the correlation between artistic and scientific-technological culture.
The Museum was founded in 1953 thanks to a group of industrialists led by Guido Ucelli di Nemi and is now the largest science and technology museum in Italy.
Housed in a Olivetan monastery of the early '500, the Museum is named after Leonardo da Vinci, the man who was able to combine art, science and technology in his extraordinary intuitions. Throughout its history, the Museum has collected and valorised objects, machines and memories to document the scientific and technological development of our country.
It has become a center of debate and research, a lively meeting place, a laboratory of experimentation and innovation for cultural projects. The objective of each activity and action is to arouse interest in technology, transmit enthusiasm for the understanding of science, and invite each person to discover a rich heritage of memory.
MUST tells about the instant photography
Polaroid is the name that commonly identifies the family of cameras and instant films, created thanks to the researches of Polaroid Corporation, a company founded by Edwin Land in 1937 and initially specialized in the production of polarized filters (hence the name of the company).
In 1945, Land began to develop a product intended to change the way of photographing and in 1948 he presented the Polaroid Model 95.
The idea is simple: a machine allows you to get the photos printed immediately after shooting. The result is not particularly innovative for us who have digital cameras, but was revolutionary in 1948.
With the photographic film - commonly used until the early 2000's - each photographer had to finish all the available clicks (from 12, 24 to 36 exposures), go to a laboratory for developing and printing, and return to pick up the photos after a few days.
The Land system removes all these steps with a film that contains within it, in addition to sensitive material, chemical substances necessary for development and printing.
The film is composed of layers, each with a specific function: the sensitive surface is impressed with the light and is developped thanks to the liquid chemicals that also permit to transfer the image from negative to positive by precipitation.
The whole is enclosed on one side by a transparent surface which guarantees the passage of light and on the other side by a waterproof sheet which prevents the liquid chemicals leak. To have the photo you need to wait for about a minute after the shoot and then open the camera and separate the positive.
Among the different models, however, the film that distinguishes the Polaroid images is definitely
the integral one, introduced in 1972 with the launch of the Polaroid SX-70. This film is characterized
by the classic white frame thicker at the base, and once ejected from the camera (immediately
after the click) it develops with natural light without any intervention of the photographer, leaving
the image slowly appear under our sight.
The photography collection of MUST
The cameras collection of the Museum was constituted in 1961 thanks to several donations,
among which the acquisition of an important group of machines, equipment and photographic
plates of Stabilimento Ganzini one of the oldest and most renowned studios in Milan, active since
1862
first in Coperto dei Figini in Piazza Duomo and then in the historical site of via dell'Unione.
The Ganzini donation is made by many different cameras, from the bulky ones with the optical
bench to the light and portable ones with the bellows, and then lenses, professional tripods and
projectors, which tell a piece of history of photography in Milan between the XIX and XX centuries.
The collection has then been enriched by numerous examples of cameras, lenses and accessories from different periods covering the evolution of photography in its most important stages: from the first machines with the optical bench to the portable photo cameras, from reflex to compact cameras, from Polaroid to the first examples of digital cameras. Not forgetting the succession of different supports, from glass plates to films.
The Museum collection represents many of the leading brands in the first half of the XX century,
such as Kodak, Agfa, Goerz, Zeiss, Voigtländer and Polaroid.
It is also enriched by a stereoscopic apparatus which allowed to see three-dimensional images
already in the XIX century.
Along with the film projectors, the collection was exhibited until 2005 in the corridor next to
Galleria Leonardo.
Its total consistency is more than 500 objects.
Speciale guest during Opening on 26/1/2012 and 29/1: Polaroid Art italy and it’s artist.
Thursday 26/1/2012 (no reservation needed.Event is open to visitors)
-Fabrizio Deidda: will work on emulsion lift (Impossible px 600 UV) fixed on paper, painted and framed in special wood frames.
-Francesca Anita Modotti: she will show how to create a bracelet with old Polaroids.
-Chiara Zavolta: shows collage and ink transfer on Polaroid and how to work with Polaroids, paper, scissors and ink.
Sunday 29 january, from 11 to 13 (for reservation please contact
-Danilo Donadio: Transfer and use of negatives with Fuji FP 100;
-Paolo Mori: manipulation and creative intervention showing the numerous possibilities of instant films.
Sunday 29 january, from 14 to 16 (for reservation please contact
-Danilo Donadio: Transfer and use of negatives with Fuji FP 100;
-Matteo Lupi: emulsion lift. How to transfer Polas on unusual textures.
Museum Facts:
40.000 square meters
14.000: items
7: science departments
14: exhibition areas
119: interactive labs (i.lab)
379.686 all’anno: number of visitors
3.041.432: web site visits www.museoscienza.org
15.001.899: visited web site pages www.museoscienza.org
INFO, PRICES AND OPENING TIME:
www.museoscienza.org
Via San Vittore 21
20123 Milano
02 48 5551
Saranno presentate 130 immagini realizzate da 89 fotografi/artisti provenienti da diverse parti del mondo e con profili professionali molto differenti, a dimostrazione della popolarità e versatilità di questa tecnica fotografica.
Le immagini esposte nel museo milanese vogliono celebrare la Polaroid, vera “meraviglia tecnologica” inventata da Edwin Land nel 1948, che per milioni di persone ha rappresentato il mezzo per documentare in modo istantaneo i propri ricordi o dare sfogo alla propria creatività.
In occasione della mostra Polaroid: easy art? il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia espone anche alcune macchine e accessori appartenenti alla propria collezione di apparecchi fotografici, attualmente non esposta.
Gli artisti coinvolti nel progetto:
Agafia Polynchuk, Andre Fromont, Antoine Camus, Beat Burkhard, Bernd F. Oehmen, Birgit Zartl, Cass Cameron, Cécile Neyrat, Cedric Beal, Cedric Busquant , Chris Mettraux, Christel de Block, Christine Vacher, Christophe Cordier, Clement Grosjean, Corinne Heraud, Cyril Auvity, Daniel Gonzalez, Deborah Parkin, Elizerman, Emilie Forestier, Emilie Trouillet, Emmanuel Delaby, Eugenio Sinatra, Fabrice Abraham, Filippo Centenari, Florian Ferre, George Weiss, Gerald Chors, Guillaume Pollino + Eve le Gall, Harold Mareau, Irina Mashurova, Jacob Salomon, James Carroll, James Jimmy Moore, Jeanne Rossetto, Jeff Hutton, Jeffery Hilllier, Jena Ardell,
Jeremy Malmasson, Jerome Allart, Jessica Reinhardt, John Gee Gibbons, Jonas Wettre, Jorge Crooke, Kelly Creed, Kelly Knaga, Lajos Gombos, Lia Saile, Luce Roux, Luke Serwach, Marion Lanciaux, Marion Carreno & Yannick Lemoine, Mark Erickson, Matteo Varsi, Maxime Simon, Michael Meniane, Mirko Albini, Morgan Kendall, Nelly Boustie, Nicola Delorme, Nicolas Darphin, Nuno Tudela, Noah Kolb, Olivier Facon, Paolo Mori, Patrick Cockpit, Penny Felts, Philippe Bourgoin, Philippe Garcia, Philippe Reichert, Renaud Bessaih, Rhiannon Adam, Riccardo Testolin, Rudy Ramos, Sheila Devlin, Siegfried Holzbauer, Stefano Aspiranti, Theo Delange, Thobias Kern, Thomas Fabiani, Thomas Ville, Thibault Tourmente, Valerie Evrard, Vincent Galiano, Vincent Lyky, Zhenya Radlov, Zora Strangefields.
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La genesi della mostra
"Ho iniziato alla fine degli anni '60. Ero un bambino di circa 3 anni e scattavo a "casaccio" con la Polaroid a soffietto di mio nonno. Questo mezzo semplice e immediato mi ha accompagnato per molti anni (anche nell'attività professionale di fotografo) e mi entusiasma ancora oggi. Ho deciso di allestire questa mostra itinerante prendendo spunto da The Impossibile Project, progetto ideato da alcuni ex-tecnici della multinazionale U.S.A. Polaroid (azienda fallita nel 2008) impegnati a re-immettere sul mercato nuove pellicole per soddisfare le centinaia di migliaia di utilizzatori di vecchie o recenti macchine Polaroid rimasti nel 2008 senza possibilità di fornitura .
Le pellicole originali Polaroid rimaste in circolazione oggi sono vendute quasi esclusivamente su e-bay e sono scadute o prossime alla scadenza. I compratori sono appassionati che le acquistano proprio in virtù dell’effetto estetico alterato causato dalla degenerazione dei prodotti chimici.
Le pellicole di IMPOSSIBLE sono sul mercato dal 2010 e offrono al momento ancora risultati cromatici diversi dalle pellicole originali (ma molto graditi dal pubblico creativo) e a breve saranno disponibili anche in altri formati.
Nonostante l'avvento della fotografia digitale, sono centinaia i siti, i blog e i social network dedicati alla fotografia istantanea Polaroid."
Mirko Albini
www.polaroid-easy-art.com
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Alcune informazioni sulla tecnica Polaroid
Polaroid è il nome con cui comunemente si identifica la famiglia delle macchine fotografiche e delle pellicole a sviluppo istantaneo, nate grazie alle ricerche della Polaroid Corporation, società fondata nel 1937 da Edwin Land e inizialmente specializzata nella produzione di filtri polarizzati (da cui il nome dell’azienda).
Nel 1945 Land inizia a sviluppare un prodotto destinato a cambiare il modo di fare fotografia e nel 1948 presenta sul mercato la Polaroid Model 95.
L’idea è semplice: una macchina che permette di ottenere la foto stampata immediatamente dopo lo scatto. Un risultato non particolarmente innovativo per noi, che siamo abituati alle macchine digitali e a visualizzare subito la foto appena realizzata, ma rivoluzionario per l’epoca.
Il rullino fotografico, comunemente utilizzato fino ai primi anni del 2000, costringeva infatti il fotografo prima di tutto ad esaurire gli scatti a disposizione (da 24 a 36 pose), ad andare in un laboratorio attrezzato per lo sviluppo e la stampa, aspettare qualche giorno e tornare a ritirare le foto prima di poter vedere il risultato effettivo.
Il sistema brevettato da Land permette invece di eliminare tutti questi passaggi e consiste in una pellicola che racchiude al suo interno, oltre al materiale sensibile, gli agenti chimici necessari allo sviluppo e alla stampa.
La pellicola è composta di strati e ciascuno svolge una funzione specifica: la superficie sensibile si impressiona con la luce; i liquidi chimici permettono lo sviluppo dello strato sensibile e trasferiscono per precipitazione l’immagine dal negativo al positivo. Il tutto è racchiuso su un lato da una superficie trasparente necessaria a fare passare la luce e sull’altro da un foglio impermeabile che impedisce la fuoriuscita dei liquidi chimici. Una volta effettuato lo scatto si aspettava circa un minuto, si apriva la macchina e si separava il positivo, per avere in mano un fotografia con l’immagine appena ripresa.
Tra i modelli di pellicola inventati quello che però contraddistingue gli scatti Polaroid è sicuramente la serie del tipo integrale, introdotta nel 1972 con la commercializzazione della Polaroid SX-70. Questo tipo di pellicola è caratterizzata dalla classica cornice bianca, più spessa alla base, e una volta espulsa dalla macchina subito dopo lo scatto delle foto, si sviluppa alla luce del sole senza nessun intervento del fotografo, lasciando comparire lentamente l’immagine, davanti ai nostri occhi.
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EXHIBITION TITLE:
Polaroid : easy art?
Official web site: http://www.polaroid-easy-art.com
89 artist & 130 images
LOCATION:
Milano,Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
(Milan, National Museum of Science and Technology “Leonardo da Vinci”)
From 26th of january to 26th of february 2012
Vernissage 26th of January 2012 - 6,30 p.m. (Free entry from Via Olona, 6 )
From 27/01 entry from Via San Vittore, 21 (museum ticket includes exhibition) .
For more info +39. 02.4855.5377 - www.museoscienza.org
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After the successful 2010 exhibition held in the beautiful Ligurian Dolceacqua castle (july 2010) and in french city of Nice (september 2011), the exhibition (organized by Mirko Albini in collaboration with the Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”) comes now to Milan.
The location is the well known "Leonardo da Vinci, one of the five most important science museums in Europe.
The 130 images displayed in this beautiful museum celebrate this wonderful Polaroid camera , a true "technological marvel" (invented in 1948 by Edwin Land), which has over 60 years of life and for millions of people represented an easy and fast way to document reality, memories or to realize their creative ideas.
Exhibition will show 130 pictures taken by 89 photographers from 12 different countries and with various "artistic backgrounds” that demonstrate the popularity of this camera.
Museum history.
Housed in an early 16th century monastery, the Museum is named after Leonardo da Vinci, who is a symbol of the correlation between artistic and scientific-technological culture.
The Museum was founded in 1953 thanks to a group of industrialists led by Guido Ucelli di Nemi and is now the largest science and technology museum in Italy.
Housed in a Olivetan monastery of the early '500, the Museum is named after Leonardo da Vinci, the man who was able to combine art, science and technology in his extraordinary intuitions. Throughout its history, the Museum has collected and valorised objects, machines and memories to document the scientific and technological development of our country.
It has become a center of debate and research, a lively meeting place, a laboratory of experimentation and innovation for cultural projects. The objective of each activity and action is to arouse interest in technology, transmit enthusiasm for the understanding of science, and invite each person to discover a rich heritage of memory.
MUST tells about the instant photography
Polaroid is the name that commonly identifies the family of cameras and instant films, created thanks to the researches of Polaroid Corporation, a company founded by Edwin Land in 1937 and initially specialized in the production of polarized filters (hence the name of the company).
In 1945, Land began to develop a product intended to change the way of photographing and in 1948 he presented the Polaroid Model 95.
The idea is simple: a machine allows you to get the photos printed immediately after shooting. The result is not particularly innovative for us who have digital cameras, but was revolutionary in 1948.
With the photographic film - commonly used until the early 2000's - each photographer had to finish all the available clicks (from 12, 24 to 36 exposures), go to a laboratory for developing and printing, and return to pick up the photos after a few days.
The Land system removes all these steps with a film that contains within it, in addition to sensitive material, chemical substances necessary for development and printing.
The film is composed of layers, each with a specific function: the sensitive surface is impressed with the light and is developped thanks to the liquid chemicals that also permit to transfer the image from negative to positive by precipitation.
The whole is enclosed on one side by a transparent surface which guarantees the passage of light and on the other side by a waterproof sheet which prevents the liquid chemicals leak. To have the photo you need to wait for about a minute after the shoot and then open the camera and separate the positive.
Among the different models, however, the film that distinguishes the Polaroid images is definitely
the integral one, introduced in 1972 with the launch of the Polaroid SX-70. This film is characterized
by the classic white frame thicker at the base, and once ejected from the camera (immediately
after the click) it develops with natural light without any intervention of the photographer, leaving
the image slowly appear under our sight.
The photography collection of MUST
The cameras collection of the Museum was constituted in 1961 thanks to several donations,
among which the acquisition of an important group of machines, equipment and photographic
plates of Stabilimento Ganzini one of the oldest and most renowned studios in Milan, active since
1862
first in Coperto dei Figini in Piazza Duomo and then in the historical site of via dell'Unione.
The Ganzini donation is made by many different cameras, from the bulky ones with the optical
bench to the light and portable ones with the bellows, and then lenses, professional tripods and
projectors, which tell a piece of history of photography in Milan between the XIX and XX centuries.
The collection has then been enriched by numerous examples of cameras, lenses and accessories from different periods covering the evolution of photography in its most important stages: from the first machines with the optical bench to the portable photo cameras, from reflex to compact cameras, from Polaroid to the first examples of digital cameras. Not forgetting the succession of different supports, from glass plates to films.
The Museum collection represents many of the leading brands in the first half of the XX century,
such as Kodak, Agfa, Goerz, Zeiss, Voigtländer and Polaroid.
It is also enriched by a stereoscopic apparatus which allowed to see three-dimensional images
already in the XIX century.
Along with the film projectors, the collection was exhibited until 2005 in the corridor next to
Galleria Leonardo.
Its total consistency is more than 500 objects.
Speciale guest during Opening on 26/1/2012 and 29/1: Polaroid Art italy and it’s artist.
Thursday 26/1/2012 (no reservation needed.Event is open to visitors)
-Fabrizio Deidda: will work on emulsion lift (Impossible px 600 UV) fixed on paper, painted and framed in special wood frames.
-Francesca Anita Modotti: she will show how to create a bracelet with old Polaroids.
-Chiara Zavolta: shows collage and ink transfer on Polaroid and how to work with Polaroids, paper, scissors and ink.
Sunday 29 january, from 11 to 13 (for reservation please contact
-Danilo Donadio: Transfer and use of negatives with Fuji FP 100;
-Paolo Mori: manipulation and creative intervention showing the numerous possibilities of instant films.
Sunday 29 january, from 14 to 16 (for reservation please contact
-Danilo Donadio: Transfer and use of negatives with Fuji FP 100;
-Matteo Lupi: emulsion lift. How to transfer Polas on unusual textures.
Museum Facts:
40.000 square meters
14.000: items
7: science departments
14: exhibition areas
119: interactive labs (i.lab)
379.686 all’anno: number of visitors
3.041.432: web site visits www.museoscienza.org
15.001.899: visited web site pages www.museoscienza.org
INFO, PRICES AND OPENING TIME:
www.museoscienza.org
Via San Vittore 21
20123 Milano
02 48 5551
26
gennaio 2012
Polaroid: easy art?
Dal 26 gennaio al 26 febbraio 2012
fotografia
Location
MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA
Milano, Via San Vittore, 21, (Milano)
Milano, Via San Vittore, 21, (Milano)
Biglietti
Dal 27 gennaio l'ingresso alla mostra sarà incluso nel costo di ingresso al Museo (via San Vittore 21, Milano)
Vernissage
26 Gennaio 2012, h 18.30
Sito web
www.polaroid-easy-art.com
Autore
Curatore