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Politiche della Memoria # 3 – Deimantas Narkevicius
Deimantas Narkevičius, nato nel 1964 in Utena (Lituania), vive e lavora a Vilnius. Formatosi come scultore, Narkevičius ha poi lavorato soprattutto sulla narrazione attraverso video e film. Al centro del suo lavoro c’è l’investigazione su come la storia è percepita e i meccanismi che la trasformano, a partire da differenti utopie e ideologie.
Comunicato stampa
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“Ogni monumento ha un intrigante passato aperto a differenti interpretazioni. Un cambiamento del clima ideologico è sufficiente per rivelare la manipolazione o semplicemente la creatività immaginativa che sta dietro il fatto storico che esso immortala.”
Deimantas Narkevičius
Milano, 8 febbraio 2011 - Dopo il successo delle scorse edizioni, giovedì 10 febbraio riprende il terzo ciclo di Politiche della memoria # 3, promosso da NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano - in collaborazione con Futurarium, con l’obiettivo di interrogare il rapporto tra immagine, storia e memoria.
Politiche della Memoria # 3 indaga il documento come traccia oggettiva lasciata dagli eventi, prova materiale, certificazione della realtà attraverso i fatti e l’autorità della storia, il sapere che tali fatti definiscono, l’influenza che essi esercitano. Dall’indeterminatezza tra fiction e realtà del noto artista lituano Deimantas Narkevičius che ricostruisce le memorie dell’Est europeo, al documentarismo impegnato di John Akomfrah che indaga i problemi politici e di identità dei black british. Dal cinema attivista sui processi migratori di Florian Schneider fino a quello di decostruzione antropologica di Clemens von Wedemeyer, la rassegna focalizza le strategie e i mezzi con cui le culture costruiscono una memoria o definiscono una rimozione storica, una amnesia permanente o temporanea.
Il primo appuntamento di giovedì 10 febbraio con Deimantas Narkevičius, prende il titolo da un noto lavoro dell’artista del 2005 con cui si allude alla scomparsa di una comunità, di una generazione, di una ideologia e di uno stato d’animo.
L’iniziativa, curata da Marco Scotini e coordinata da Andris Brinkmanis, ha già ospitato in passato Lisl Ponger, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Gintaras Makarevicius, Eyal Sivan, Hito Steyerl, Ursula Biemann e Angela Melitopoulos, e promuove, da febbraio a marzo, quattro appuntamenti a carattere monografico, che si articolano in una conferenza e un ciclo di proiezioni, di ospiti internazionali come Deimantas Narkevičius, Florian Schneider, Clemens von Wedemeyer, John Akomfrah.
Deimantas Narkevičius, nato nel 1964 in Utena (Lituania), vive e lavora a Vilnius. Formatosi come scultore, Narkevičius ha poi lavorato soprattutto sulla narrazione attraverso video e film. Al centro del suo lavoro c’è l’investigazione su come la storia è percepita e i meccanismi che la trasformano, a partire da differenti utopie e ideologie. Nei suoi lavori Narkevičius esplora il passato degli stati dell’ex-blocco sovietico usando found footage e narrative autobiografiche. I suoi film si strutturano intorno a riflessioni su fatti specifici e curiosità storiche e sono spesso legate alle recenti vicende della Lituania e al passato socialista degli stati sotto il regime sovietico. Narkevičius è uno degli artisti lituani più importanti e ampiamente riconosciuti nella scena dell’arte contemporanea. È emerso a notorietà internazionale nel 2001 quando ha rappresentato la sua nazione alla 49° Biennale di Venezia. Ha partecipato a Manifesta 2 (1998), alla 50° Biennale di Venezia (2003), alla Istanbul Biennial (2009), alla Baltic Triennial (2009), alla Biennale di Sao Paulo (2010). La mostra The Unanimous Life che rappresenta la più ampia retrospettiva sull’opera di Deimantas Narkevičius si è svolta in alcune importanti istituzioni dal Museo Reina Sofia, al Van Abbemuseum e alla Kunsthalle di Berna. In tutti i suoi lavori come Once in the XX Century (2004), Disappearance of a Tribe (2005), The Dud Effect (2008), Into the Unknown (2009) noi non sappiamo se tutto ciò sia vero o falso, se sia realmente accaduto o sia stato parte di un’immagine di propaganda. Narkevicius crea sempre una “zona di indeterminatezza” tra il reale e il possibile, sia nella forma che nel contenuto. L’appuntamento con Deimantas Narkevičius è in collaborazione con la galleria Artra, presso cui è in corso la personale dell’autore fino al 18 febbraio 2011.
Deimantas Narkevičius
Milano, 8 febbraio 2011 - Dopo il successo delle scorse edizioni, giovedì 10 febbraio riprende il terzo ciclo di Politiche della memoria # 3, promosso da NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano - in collaborazione con Futurarium, con l’obiettivo di interrogare il rapporto tra immagine, storia e memoria.
Politiche della Memoria # 3 indaga il documento come traccia oggettiva lasciata dagli eventi, prova materiale, certificazione della realtà attraverso i fatti e l’autorità della storia, il sapere che tali fatti definiscono, l’influenza che essi esercitano. Dall’indeterminatezza tra fiction e realtà del noto artista lituano Deimantas Narkevičius che ricostruisce le memorie dell’Est europeo, al documentarismo impegnato di John Akomfrah che indaga i problemi politici e di identità dei black british. Dal cinema attivista sui processi migratori di Florian Schneider fino a quello di decostruzione antropologica di Clemens von Wedemeyer, la rassegna focalizza le strategie e i mezzi con cui le culture costruiscono una memoria o definiscono una rimozione storica, una amnesia permanente o temporanea.
Il primo appuntamento di giovedì 10 febbraio con Deimantas Narkevičius, prende il titolo da un noto lavoro dell’artista del 2005 con cui si allude alla scomparsa di una comunità, di una generazione, di una ideologia e di uno stato d’animo.
L’iniziativa, curata da Marco Scotini e coordinata da Andris Brinkmanis, ha già ospitato in passato Lisl Ponger, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Gintaras Makarevicius, Eyal Sivan, Hito Steyerl, Ursula Biemann e Angela Melitopoulos, e promuove, da febbraio a marzo, quattro appuntamenti a carattere monografico, che si articolano in una conferenza e un ciclo di proiezioni, di ospiti internazionali come Deimantas Narkevičius, Florian Schneider, Clemens von Wedemeyer, John Akomfrah.
Deimantas Narkevičius, nato nel 1964 in Utena (Lituania), vive e lavora a Vilnius. Formatosi come scultore, Narkevičius ha poi lavorato soprattutto sulla narrazione attraverso video e film. Al centro del suo lavoro c’è l’investigazione su come la storia è percepita e i meccanismi che la trasformano, a partire da differenti utopie e ideologie. Nei suoi lavori Narkevičius esplora il passato degli stati dell’ex-blocco sovietico usando found footage e narrative autobiografiche. I suoi film si strutturano intorno a riflessioni su fatti specifici e curiosità storiche e sono spesso legate alle recenti vicende della Lituania e al passato socialista degli stati sotto il regime sovietico. Narkevičius è uno degli artisti lituani più importanti e ampiamente riconosciuti nella scena dell’arte contemporanea. È emerso a notorietà internazionale nel 2001 quando ha rappresentato la sua nazione alla 49° Biennale di Venezia. Ha partecipato a Manifesta 2 (1998), alla 50° Biennale di Venezia (2003), alla Istanbul Biennial (2009), alla Baltic Triennial (2009), alla Biennale di Sao Paulo (2010). La mostra The Unanimous Life che rappresenta la più ampia retrospettiva sull’opera di Deimantas Narkevičius si è svolta in alcune importanti istituzioni dal Museo Reina Sofia, al Van Abbemuseum e alla Kunsthalle di Berna. In tutti i suoi lavori come Once in the XX Century (2004), Disappearance of a Tribe (2005), The Dud Effect (2008), Into the Unknown (2009) noi non sappiamo se tutto ciò sia vero o falso, se sia realmente accaduto o sia stato parte di un’immagine di propaganda. Narkevicius crea sempre una “zona di indeterminatezza” tra il reale e il possibile, sia nella forma che nel contenuto. L’appuntamento con Deimantas Narkevičius è in collaborazione con la galleria Artra, presso cui è in corso la personale dell’autore fino al 18 febbraio 2011.
10
febbraio 2011
Politiche della Memoria # 3 – Deimantas Narkevicius
10 febbraio 2011
incontro - conferenza
Location
NABA – NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Vernissage
10 Febbraio 2011, ore 18
Autore