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Polo Positivo – Exibition
Tra l’ispirazione della musica e la poetica della materia, i giovani artisti del Polo Positivo presentano per la prima volta le loro suggestive “sinfonie” polimateriche a sei mani in una sorta di manifesto del lavoro di ricerca e della direzione di questa neonata e riuscita partnership.
Comunicato stampa
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Il gruppo Polo Positivo formato dai giovani artisti d’area comasca Simona Corbetta, Paolo Negretti ed Elena Redaelli presenta per la prima volta le sue eleganti e suggestive opere polimateriche a sei mani in una sorta di manifesto del lavoro di ricerca e della direzione di questa neonata e riuscita partnership.
Ispirate a generi o a brani musicali le opere del polo positivo si pongono di fronte all’espressione artistica con una decisa volontà di esprimere una sorta di inno all’emozione ed alla “positività” nei confronti dell’atto artistico e creativo.
La tematica ispiratrice e lo spunto di queste opere possono in qualche modo richiamare l’idea Kandinskijana di elaborazione dell’opera su di uno spunto musicale benché si distacchino decisamente dall’aspetto espressivo e dal percorso intellettuale del maestro russo, in favore di una ricerca autonoma orientata verso la poetica della materia.
Se infatti il tema può avere reminiscenze Kandinskijane, la resa formale e l’aspetto morfologico dei lavori tendono invece ad esprimersi attraverso il linguaggio dell’Informale (con chiari riferimenti a Burri in particolare), componendosi di materie extrapittoriche che a loro volta, con il loro stesso ingombro, determinano la superficie e la struttura delle opere. Sotto questi rispetti, è interessante osservare il processo di elaborazione e di composizione di questi lavori da parte di ognuno dei tre protagonisti della loro creazione, un processo che viene messo in opera in modo simile a quello botteghe degli artisti medioevali, e cioè con un apporto di competenze ed elementi diversi che si stratificano l’uno sull’altro completandosi a vicenda. In questo senso ogni lavoro si compone di un supporto in plexiglas modellato tramite combustione ed elaborato con elementi metallici, sabbie o elementi minerali da Corbetta; sul quale in un secondo momento, Negretti interviene applicando i numerosi strati dei suoi veli di pellicola plastificata, aggiungendo all’opera la profondità e le suggestive variazioni della sua tavolozza cromatica; per giungere infine all’espressiva forma tridimensionale e spesso aggettante degl’intrecci e dei fili di Redaelli che completano la composizione facendo scaturire dai delicati suggerimenti delle materie dei primi due un segno deciso e delineato che, dando corpo a guizzanti assoli, aumenta l’intensità di queste emozionanti sinfonie di viva materia.
Davide Corsetti
Ispirate a generi o a brani musicali le opere del polo positivo si pongono di fronte all’espressione artistica con una decisa volontà di esprimere una sorta di inno all’emozione ed alla “positività” nei confronti dell’atto artistico e creativo.
La tematica ispiratrice e lo spunto di queste opere possono in qualche modo richiamare l’idea Kandinskijana di elaborazione dell’opera su di uno spunto musicale benché si distacchino decisamente dall’aspetto espressivo e dal percorso intellettuale del maestro russo, in favore di una ricerca autonoma orientata verso la poetica della materia.
Se infatti il tema può avere reminiscenze Kandinskijane, la resa formale e l’aspetto morfologico dei lavori tendono invece ad esprimersi attraverso il linguaggio dell’Informale (con chiari riferimenti a Burri in particolare), componendosi di materie extrapittoriche che a loro volta, con il loro stesso ingombro, determinano la superficie e la struttura delle opere. Sotto questi rispetti, è interessante osservare il processo di elaborazione e di composizione di questi lavori da parte di ognuno dei tre protagonisti della loro creazione, un processo che viene messo in opera in modo simile a quello botteghe degli artisti medioevali, e cioè con un apporto di competenze ed elementi diversi che si stratificano l’uno sull’altro completandosi a vicenda. In questo senso ogni lavoro si compone di un supporto in plexiglas modellato tramite combustione ed elaborato con elementi metallici, sabbie o elementi minerali da Corbetta; sul quale in un secondo momento, Negretti interviene applicando i numerosi strati dei suoi veli di pellicola plastificata, aggiungendo all’opera la profondità e le suggestive variazioni della sua tavolozza cromatica; per giungere infine all’espressiva forma tridimensionale e spesso aggettante degl’intrecci e dei fili di Redaelli che completano la composizione facendo scaturire dai delicati suggerimenti delle materie dei primi due un segno deciso e delineato che, dando corpo a guizzanti assoli, aumenta l’intensità di queste emozionanti sinfonie di viva materia.
Davide Corsetti
10
giugno 2009
Polo Positivo – Exibition
Dal 10 al 21 giugno 2009
arte contemporanea
Location
ZAMENHOF
Milano, Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 11, (Milano)
Milano, Via Ludovico Lazzaro Zamenhof, 11, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a domenica ore 15-19
Vernissage
10 Giugno 2009, ore 18.30
Autore
Curatore