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Ponte di tradizioni tra Cina e Italia
Qin Bailan, famosa artista disabile e simbolo istituzionale della Cina, si confronterà con
altre quattro artiste italiane e con la scultrice cinese Duan Xiaoli che esporra’ tre statue in bronzo per l’occasione, in un
dialogo tra tradizione orientale e cultura d’Occidente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'esposizione si prefissa l’obbiettivo di favorire gli scambi artistico-culturali tra i paesi
occidentali e orientali, ponendo l’accento in particolare sulla comunicazione visiva tra l’Italia e la Cina, due
realtà culturali oggi più che mai vicine. In questo senso, pittura e scultura creano un ponte ideale di
tradizioni tra Cina e Italia.
Il fervido clima intellettuale, scaturito dal recente avvicinamento di due espressioni artistiche
geograficamente distanti, ma annesse l’una all’altra a partire dal tessuto iconografico, mette in luce l’indagine
perpetrata sulla rappresentazione di figure femminili, dotate di estrema raffinatezza e delicata parvenza.
Sono immagini tradizionali dell’universo “donna”, icone di bellezza suprema, portatrici di alti valori e grandi virtù, spesso legate alla nobiltà della storia come simboli di tradizioni imperiture. Aprendo un varco intellettuale sull’area europea, l’arte asiatica, pregna di segni indicanti la persistenza degli usi e costumi del popolo cinese, accoglie le proiezioni contemporanee dell’universo femminile in una dimensione che,
partendo dal quotidiano giunge alla genesi umana, conferendo particolare valore alla memoria.
Di primaria importanza risulta essere il nesso tra scultura e natura, tra pittura e folclore, tra materia e
cromatismo. Per quanto concerne le scelte iconografiche, lo sguardo si sposta dall’interpretazione storica
delle valorose eroine cinesi disegnate dalla famosa e distinta pittrice Qin Bailan alle delicate elaborazioni
cristalline di Luisa Fabris, passando per le visioni oniriche di Brigitta Rossetti e le suggestioni cromatiche
di Marialuisa Sabato, fino ad arrivare all’emozionalità del bronzo di Duan Xiaoli e alle emancipate pin up
dell’art designer Vesna Pavan.
Le opere di Qin Bailan, considerate dei cimeli nazionali, sono l’espressione radiosa dell’eleganza femminile
nella raffigurazione di una muliebre bellezza che valica l’aspetto fisico, per inoltrarsi nel ricco splendore
dell’anima. E’ un fascino a tutto tondo che dialoga con il passato, divulgando un messaggio di nostalgiche
armonie celebrative. Mentre il segno corvino languisce le sofisticate movenze delle fanciulle di Qin Bailan,
quello di Vesna Pavan diviene rapido e volitivo nel tratteggiare le affascinanti donne occidentali con una
ristretta gamma cromatica che accarezza tinte rosse, nere e bianche. La sua stilizzazione, di sapore fortemente nipponico, si stempera nelle dissolvenze tonali dei lavori di Luisa Fabris, caratterizzati da una
leggerezza inedita.
Dal simbolismo spirituale di Brigitta Rossetti, fatto di stelle senza lato e viaggi mistici nei cieli d’Oriente, si
approda alle atmosfere esotiche di Marialuisa Sabato, che sul filo dell’emozione recupera la gioia del colore levantino.
La quadripersonale delle pittrici italiane culmina nel sottile colloquio con un importante nucleo di sculture in bronzo, realizzate da Duan Xiaoli, provenienti dalla prestigiosa collezione Mallamaci.
occidentali e orientali, ponendo l’accento in particolare sulla comunicazione visiva tra l’Italia e la Cina, due
realtà culturali oggi più che mai vicine. In questo senso, pittura e scultura creano un ponte ideale di
tradizioni tra Cina e Italia.
Il fervido clima intellettuale, scaturito dal recente avvicinamento di due espressioni artistiche
geograficamente distanti, ma annesse l’una all’altra a partire dal tessuto iconografico, mette in luce l’indagine
perpetrata sulla rappresentazione di figure femminili, dotate di estrema raffinatezza e delicata parvenza.
Sono immagini tradizionali dell’universo “donna”, icone di bellezza suprema, portatrici di alti valori e grandi virtù, spesso legate alla nobiltà della storia come simboli di tradizioni imperiture. Aprendo un varco intellettuale sull’area europea, l’arte asiatica, pregna di segni indicanti la persistenza degli usi e costumi del popolo cinese, accoglie le proiezioni contemporanee dell’universo femminile in una dimensione che,
partendo dal quotidiano giunge alla genesi umana, conferendo particolare valore alla memoria.
Di primaria importanza risulta essere il nesso tra scultura e natura, tra pittura e folclore, tra materia e
cromatismo. Per quanto concerne le scelte iconografiche, lo sguardo si sposta dall’interpretazione storica
delle valorose eroine cinesi disegnate dalla famosa e distinta pittrice Qin Bailan alle delicate elaborazioni
cristalline di Luisa Fabris, passando per le visioni oniriche di Brigitta Rossetti e le suggestioni cromatiche
di Marialuisa Sabato, fino ad arrivare all’emozionalità del bronzo di Duan Xiaoli e alle emancipate pin up
dell’art designer Vesna Pavan.
Le opere di Qin Bailan, considerate dei cimeli nazionali, sono l’espressione radiosa dell’eleganza femminile
nella raffigurazione di una muliebre bellezza che valica l’aspetto fisico, per inoltrarsi nel ricco splendore
dell’anima. E’ un fascino a tutto tondo che dialoga con il passato, divulgando un messaggio di nostalgiche
armonie celebrative. Mentre il segno corvino languisce le sofisticate movenze delle fanciulle di Qin Bailan,
quello di Vesna Pavan diviene rapido e volitivo nel tratteggiare le affascinanti donne occidentali con una
ristretta gamma cromatica che accarezza tinte rosse, nere e bianche. La sua stilizzazione, di sapore fortemente nipponico, si stempera nelle dissolvenze tonali dei lavori di Luisa Fabris, caratterizzati da una
leggerezza inedita.
Dal simbolismo spirituale di Brigitta Rossetti, fatto di stelle senza lato e viaggi mistici nei cieli d’Oriente, si
approda alle atmosfere esotiche di Marialuisa Sabato, che sul filo dell’emozione recupera la gioia del colore levantino.
La quadripersonale delle pittrici italiane culmina nel sottile colloquio con un importante nucleo di sculture in bronzo, realizzate da Duan Xiaoli, provenienti dalla prestigiosa collezione Mallamaci.
24
maggio 2008
Ponte di tradizioni tra Cina e Italia
Dal 24 maggio al 04 giugno 2008
arte contemporanea
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10/13 -15/18
Sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18.30
Autore