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Ponti di Baghdad – Oriente e Occidente – Sguardi
La mostra vuole stimolare il visitatore a prendere coscienza dei punti di
vista di due realtà, una orientale e l’altra occidentale, profondamente
diverse che si sono trovate di fronte drammaticamente in occasione della
guerra, e sollecitare sguardi reciproci.
Il percorso si articola tra le sculture di Antonio Spizzirri, le foto di
Franco Pagetti e i quadri del pittore Jaber. Enigmatica è la scultura di Antonio Spizzirri “I ponti di Baghdad” che dà
il titolo alla mostra, un totem con una fronte orientaleggiante fatta di
punti concentrici a spirale e un retro che comincia a modificarsi in
volumi aggettanti simbolo di un ordine precostituito che è stato
compromesso dall’arrivo della nuova realtà.
“Scene di Baghdad”, uno dei quadri esposti di Jaber, ritrae donne che
svolgono azioni di vita quotidiana sotto lo spettro costante dei
bombardamenti e dell’agguato. Il cammino si fa incerto e interrotto da
continue soste per controllare il pericolo che incombe.
In “Carri armati”, una delle quaranta foto in mostra del reporter Franco
Pagetti è fermato l’attimo in cui la popolazione locale osserva il
passaggio “dell’altro”. Culture che si mescolano, ma anche il contrasto tra
la guerra e una quotidianità stravolta messa in luce da una bicicletta in
terra e il bambino mutilato sullo sfondo del passaggio dei carri armati.
Ponti di Baghdad – Oriente e Occidente – Sguardi
Grosseto, Strada Provinciale 59 Alberese, (Grosseto)