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Pop (Pieces of Paper) Show. La storia del cinema colorata a mano
La mostra nasce dal ritrovamento di un insolita collezione di immagini: un archivio di foto in bianco e nero sul cinema del passato, destinate a illustrare la programmazione televisiva dei film sulla stampa periodica, negli anni setttanta, e a tale scopo ricolorate a mano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In collaborazione con il Festival Internazionale del Film di Roma, nell’ambito delle Risonanze, s.t. foto libreria galleria presenta Pop (Pieces of Paper) Show. La storia del cinema colorata a mano.
Il progetto nasce dal ritrovamento di un insolito archivio di immagini sul cinema del passato: una collezione di foto in bianco e nero destinate a illustrare la programmazione dei film in TV sulla stampa periodica degli anni settanta, e a tale scopo ricolorate a mano.
Realizzate ben prima dell'avvento del digitale -quando ogni intervento di fotoritocco grafico si esercitava direttamente sulla pellicola o sulla carta- queste immagini vengono proposte per la prima volta nella loro autonomia.
La storia della loro produzione risulta ancora un po’ misteriosa.
Di sicuro, nella gran parte dei casi, non si può parlare di stampe fotografiche originali, ma piuttosto di foto rifotografate. Un’agenzia fotografica romana, specializzata anche in questo tipo di lavorazioni, provvedeva a replicare le immagini richieste dai rotocalchi illustrati. Quando poi non si disponeva della foto vera e propria di un film, si poteva fotografare un’immagine già pubblicata altrove, o magari si eseguiva uno scatto direttamente dalla scena di un film trasmesso in TV. La stampa così ottenuta era simile a una fotocopia, dai toni di grigio assai poco incisivi. Per rendere più vivi i contasti della stampa in bianco e nero, ma anche per poter pubblicare un’immagine a colori, veniva dunque eseguito un intervento di colorazione, attraverso colori a cera o all’anilina. Per questo lavoro manuale pare siano stati ingaggiati degli studenti di liceo artistico.
Il risultato era ed è dunque la produzione su scala seriale di una moltitudine di opere uniche, migliaia di lavori anonimi che nel linguaggio specialistico verrebbero classificati come mixed media: tecnica mista.
Ciò che queste immagini oggi rivelano è soprattutto un involontario quanto spettacolare effetto pop, capace di imprimersi sui più diversi frammenti -generi, volti e scenari- della storia del cinema.
Non mancano d’altra parte –nelle vicende dell’arte contemporanea- casi simili di rielaborazione grafico-pittorica del repertorio delle immagini cinematografiche e televisive. Basti citare il lavoro con i film fotocopiati di Gianluigi Toccafondo, o le Polaroid della TV ritoccate da Mario Schifano.
Nella selezione delle opere esposte a parete, si è scelto di privilegiare l’originalità delle immagini nel loro esito figurativo compiuto rispetto al potere evocativo rappresentato dalle scene dei film più noti. Il risultato è comunque un amoroso omaggio a un bel pezzo di cinema del passato, da L’age d’or di Buñuel al primo Rocky, passando per i film di Hitchcock e Antonioni, Bergman e Rossellini, le sophisticated comedy e Il sorpasso, i grandi western e i B-movies di fantascienza. Non mancano naturalmente i ritratti di alcune star hollywoodiane e di divi del nostro cinema, tra cui Greta Garbo, Grace Kelly, Humprey Bogart, Paul Newman, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Anna Magnani e Alberto Sordi.
Il progetto nasce dal ritrovamento di un insolito archivio di immagini sul cinema del passato: una collezione di foto in bianco e nero destinate a illustrare la programmazione dei film in TV sulla stampa periodica degli anni settanta, e a tale scopo ricolorate a mano.
Realizzate ben prima dell'avvento del digitale -quando ogni intervento di fotoritocco grafico si esercitava direttamente sulla pellicola o sulla carta- queste immagini vengono proposte per la prima volta nella loro autonomia.
La storia della loro produzione risulta ancora un po’ misteriosa.
Di sicuro, nella gran parte dei casi, non si può parlare di stampe fotografiche originali, ma piuttosto di foto rifotografate. Un’agenzia fotografica romana, specializzata anche in questo tipo di lavorazioni, provvedeva a replicare le immagini richieste dai rotocalchi illustrati. Quando poi non si disponeva della foto vera e propria di un film, si poteva fotografare un’immagine già pubblicata altrove, o magari si eseguiva uno scatto direttamente dalla scena di un film trasmesso in TV. La stampa così ottenuta era simile a una fotocopia, dai toni di grigio assai poco incisivi. Per rendere più vivi i contasti della stampa in bianco e nero, ma anche per poter pubblicare un’immagine a colori, veniva dunque eseguito un intervento di colorazione, attraverso colori a cera o all’anilina. Per questo lavoro manuale pare siano stati ingaggiati degli studenti di liceo artistico.
Il risultato era ed è dunque la produzione su scala seriale di una moltitudine di opere uniche, migliaia di lavori anonimi che nel linguaggio specialistico verrebbero classificati come mixed media: tecnica mista.
Ciò che queste immagini oggi rivelano è soprattutto un involontario quanto spettacolare effetto pop, capace di imprimersi sui più diversi frammenti -generi, volti e scenari- della storia del cinema.
Non mancano d’altra parte –nelle vicende dell’arte contemporanea- casi simili di rielaborazione grafico-pittorica del repertorio delle immagini cinematografiche e televisive. Basti citare il lavoro con i film fotocopiati di Gianluigi Toccafondo, o le Polaroid della TV ritoccate da Mario Schifano.
Nella selezione delle opere esposte a parete, si è scelto di privilegiare l’originalità delle immagini nel loro esito figurativo compiuto rispetto al potere evocativo rappresentato dalle scene dei film più noti. Il risultato è comunque un amoroso omaggio a un bel pezzo di cinema del passato, da L’age d’or di Buñuel al primo Rocky, passando per i film di Hitchcock e Antonioni, Bergman e Rossellini, le sophisticated comedy e Il sorpasso, i grandi western e i B-movies di fantascienza. Non mancano naturalmente i ritratti di alcune star hollywoodiane e di divi del nostro cinema, tra cui Greta Garbo, Grace Kelly, Humprey Bogart, Paul Newman, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Anna Magnani e Alberto Sordi.
21
ottobre 2008
Pop (Pieces of Paper) Show. La storia del cinema colorata a mano
Dal 21 ottobre al 04 dicembre 2008
fotografia
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
S.T. FOTO LIBRERIA GALLERIA
Roma, Via Degli Ombrellari, 25, (Roma)
Roma, Via Degli Ombrellari, 25, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10.30-20.00
domenica 12.00-18.00
Vernissage
21 Ottobre 2008, ore 19.00
Autore