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Portable Isolation Unit – The Dazzling Light Back
Interno 4 ospita per la prima volta in Italia Portable Isolation Unit. Il collettivo costituito da Clémence Grieco, Wesley Goatley, R.M. Phoenix e Anna Huges si riunirà per la terza volta nell’appartamento dei giovani artisti bolognesi, dopo gli appuntamenti di Londra e Berlino.
Comunicato stampa
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INTERNO4 presenta
P. I. U. (Portable Isolation Unit)
"The Dazzling Light Back"
Clémence Grieco, Wesley Goatley, R. M. Phoenix e Anna Hughes si sono conosciuti nell'aprile del 2011, condividendo presto un comune entusiasmo per i reciproci lavori e idee.
“Attraverso e-mail e forum online, abbiamo sviluppato qualcosa di simile ad una residenza auto-stabilita, senza un luogo fisico, in quanto tutti, abitiamo in diverse parti del mondo.
Grazie ad un confronto di oltre 1000 e-mail nel corso di pochi mesi, e con vari incontri e momenti di discussione nel corso dell'anno, siamo arrivati a comprendere ed esaminare la natura del lavoro di ciascuno, le idee ed i riferimenti dell'altro, e allo stesso modo ci siamo interrogati sul potenziale di una mostra che vada al di la ed oltre, a ciò che è normalmente una semplice mostra di gruppo.
Continuamente in un processo di sviluppo ed esplorazione reciproca, abbiamo portato le nostre pratiche artistiche differenti, sotto il nome del collettivo Portable Isolation Unit (unità di isolamento portatile)
Presentiamo il nostro lavoro in mostre, pubblicazioni, performance, ed eventi, in luoghi specifici, mantenendo il focus sul nostro continuo dialogo, in vista di un risultato finale che si traduca in una mostra.
Questo ci fornisce differenti contesti entro i quali presentare il nostro lavoro, in una misura che possa dar luogo al dibattito, incentivando un'ulteriore esplorazione, discussione e collaborazione tra di noi; ottenendo sempre più mezzi per una più profonda comprensione delle nostre pratiche artistiche individuali.
Nelle due mostre del 2011 "A Happy Life In The Mountains Part 1&2", abbiamo guardato all'esempio di Dick Proenekke, che ha perseguito il desiderio di trovare un'altro, più fondamentale modo di vivere, da intendersi, più come atto di auto-sufficenza, che come ideale romantico.
Esiste una differenza, nel processo creativo, tra necessità di isolamento, e bisogno di comunità. Nel confrontarci, si è parlato del ruolo della solitudine nella vita di ognuno, e si è ragionato sull'atto fisico del fare, come possibilità, in grado di creare un mondo da abitare.
L'autunno e l'inverno scorsi, ci hanno sorpresi tutti in fasi di transizione e trasformazione nelle nostre pratiche. Diversi spostamenti in giro per il mondo, hanno giocato un ruolo importante nel darci nuovi luoghi in cui vivere, ed a cui adeguarci, e ci hanno offerto allo stesso modo, prospettive alternative a cui lavorare.
"The Dazzling Light Back" riflette il crescere ciclico, e le fasi di luce e buio, all'interno dei processi di pensiero che dirigono la nostra produzione creativa.
Guardando al concetto di Friedrich Nietzsche, di "eterno ritorno" rivolgiamo le sue implicazioni ad un esperimento di pensiero, e le sue teorie a riguardo, come ad una affermazione ultima della vita. Nietzsche intendeva il concetto di eterno ritorno come "più grande peso", abbracciando l'idea che nel superamento di questo stato, stesse la chiave di uno sviluppo anti-nichilista. La comprensione e l'interpretazione del peso della vita, e singolarmente i metodi che usiamo per superare e abbracciare questo stato, sono stati tema ricorrente nelle nostre discussioni come gruppo, e nel nostro lavoro personale.
La mostra ad INTERNO4 è intesa ad esplorare tale tema, sotto forma di nuove opere di pittura, suono, scultura e fotografia.”
"Il tempo è infinito, ma le cose nel tempo, i corpi reali, sono finiti. Possono essere sì dispersi nelle più piccole particelle, ma queste particelle, gli atomi, possiedono il loro determinato numero, ed il numero di configurazioni che, di per sé stesse, si formano su di essi sono altrettanto determinate. Ora, per quanto lungo possa passare il tempo, in accordo con le eterne leggi che governano le combinazioni di questo eterno gioco di ripetizioni, tutte le configurazioni che sono già esistite su questa terra debbono ancora incontrarsi, attrarsi, respingersi, baciarsi, e corrompersi a vicenda…"
Heinrich Heine
Per maggiori informazioni: www.portableisolationunit.com
...ENG...
INTERNO4 presents
P. I. U. (Portable Isolation Unit)
"The Dazzling Light Back"
Clémence Grieco, Wesley Goatley, R. M. Phoenix and Anna Hughes, met in April 2011 and quickly developed a shared enthusiasm for each other’s works and ideas.
"Through email and private online forum, we developed something akin to a self-initiated placeless residency, all living in different parts of the world.
With discussions that grew to over 1000 emails over the course of a few months and many more meetings and discussions over the year to come, we were able to examine and understand the nature of each other’s work, influences and ideas, as well as questions surrounding the potential of an exhibition outside of and beyond what normally constitutes a group show.
Continually in the process of development and exploration, we brought our separate artistic practices together under the collective name Portable Isolation Unit.
We present our work in exhibitions, publications, performances and related events, in specific locations, maintaining focus upon our continuing conversation to direct the outcome. This provides us with different contexts within which to present the work and ideas that arise from our conversations, galvanizing further exploration, discussion and collaboration between us, and through this giving us a deeper understanding of our individual practices.
In our two exhibitions of 2011 ‘A Happy Life In The Mountains Part 1&2', we looked at the example of Dick Proenekke, who followed his desire to find another more fundamental way to live, as an act of self-sufficiency rather than a romantic ideal. The split in the creative process between the need for isolation and a need for community, our conversations touched upon the role of solitude in one's life and how the physical act of making something can create a world to inhabit.
Autumn and Winter found us all entering new phases of transition and transformation within our practices and our various global migrations playing a large role in giving us new living environments to adjust to and offering alternative perspectives.
'The Dazzling Light Back' reflects upon the cyclical waxing and waning of light and dark within the thought processes that direct our creative output. Looking to Friedrich Nietzsche's concept of 'the eternal return' we address its implications as a thought experiment and his theories of this as the ultimate affirmation of life. Nietzsche considered the concept of eternal recurrence as “the greatest weight”, the overcoming and embracing of this being the key to his development of an anti-nihilist theory. The understanding and interpretation of life's weight, and the methods we individually use to overcome and embrace this, have been a recurring concept in our discussions as a group, and in our personal work. The exhibition at Interno4 will explore this in the form of new works in painting, sound, sculpture, and photography."
“Time is infinite, but the things in time, the concrete bodies, are finite. They may indeed disperse into the smallest particles; but these particles, the atoms, have their determinate numbers, and the numbers of the configurations which, all of themselves, are formed out of them is also determinate. Now, however long a time may pass, according to the eternal laws governing the combinations of this eternal play of repetition, all configurations which have previously existed on this earth must yet meet, attract, repulse, kiss, and corrupt each other again…”
Heinrich Heine
For more information: www.portableisolationunit.com
P. I. U. (Portable Isolation Unit)
"The Dazzling Light Back"
Clémence Grieco, Wesley Goatley, R. M. Phoenix e Anna Hughes si sono conosciuti nell'aprile del 2011, condividendo presto un comune entusiasmo per i reciproci lavori e idee.
“Attraverso e-mail e forum online, abbiamo sviluppato qualcosa di simile ad una residenza auto-stabilita, senza un luogo fisico, in quanto tutti, abitiamo in diverse parti del mondo.
Grazie ad un confronto di oltre 1000 e-mail nel corso di pochi mesi, e con vari incontri e momenti di discussione nel corso dell'anno, siamo arrivati a comprendere ed esaminare la natura del lavoro di ciascuno, le idee ed i riferimenti dell'altro, e allo stesso modo ci siamo interrogati sul potenziale di una mostra che vada al di la ed oltre, a ciò che è normalmente una semplice mostra di gruppo.
Continuamente in un processo di sviluppo ed esplorazione reciproca, abbiamo portato le nostre pratiche artistiche differenti, sotto il nome del collettivo Portable Isolation Unit (unità di isolamento portatile)
Presentiamo il nostro lavoro in mostre, pubblicazioni, performance, ed eventi, in luoghi specifici, mantenendo il focus sul nostro continuo dialogo, in vista di un risultato finale che si traduca in una mostra.
Questo ci fornisce differenti contesti entro i quali presentare il nostro lavoro, in una misura che possa dar luogo al dibattito, incentivando un'ulteriore esplorazione, discussione e collaborazione tra di noi; ottenendo sempre più mezzi per una più profonda comprensione delle nostre pratiche artistiche individuali.
Nelle due mostre del 2011 "A Happy Life In The Mountains Part 1&2", abbiamo guardato all'esempio di Dick Proenekke, che ha perseguito il desiderio di trovare un'altro, più fondamentale modo di vivere, da intendersi, più come atto di auto-sufficenza, che come ideale romantico.
Esiste una differenza, nel processo creativo, tra necessità di isolamento, e bisogno di comunità. Nel confrontarci, si è parlato del ruolo della solitudine nella vita di ognuno, e si è ragionato sull'atto fisico del fare, come possibilità, in grado di creare un mondo da abitare.
L'autunno e l'inverno scorsi, ci hanno sorpresi tutti in fasi di transizione e trasformazione nelle nostre pratiche. Diversi spostamenti in giro per il mondo, hanno giocato un ruolo importante nel darci nuovi luoghi in cui vivere, ed a cui adeguarci, e ci hanno offerto allo stesso modo, prospettive alternative a cui lavorare.
"The Dazzling Light Back" riflette il crescere ciclico, e le fasi di luce e buio, all'interno dei processi di pensiero che dirigono la nostra produzione creativa.
Guardando al concetto di Friedrich Nietzsche, di "eterno ritorno" rivolgiamo le sue implicazioni ad un esperimento di pensiero, e le sue teorie a riguardo, come ad una affermazione ultima della vita. Nietzsche intendeva il concetto di eterno ritorno come "più grande peso", abbracciando l'idea che nel superamento di questo stato, stesse la chiave di uno sviluppo anti-nichilista. La comprensione e l'interpretazione del peso della vita, e singolarmente i metodi che usiamo per superare e abbracciare questo stato, sono stati tema ricorrente nelle nostre discussioni come gruppo, e nel nostro lavoro personale.
La mostra ad INTERNO4 è intesa ad esplorare tale tema, sotto forma di nuove opere di pittura, suono, scultura e fotografia.”
"Il tempo è infinito, ma le cose nel tempo, i corpi reali, sono finiti. Possono essere sì dispersi nelle più piccole particelle, ma queste particelle, gli atomi, possiedono il loro determinato numero, ed il numero di configurazioni che, di per sé stesse, si formano su di essi sono altrettanto determinate. Ora, per quanto lungo possa passare il tempo, in accordo con le eterne leggi che governano le combinazioni di questo eterno gioco di ripetizioni, tutte le configurazioni che sono già esistite su questa terra debbono ancora incontrarsi, attrarsi, respingersi, baciarsi, e corrompersi a vicenda…"
Heinrich Heine
Per maggiori informazioni: www.portableisolationunit.com
...ENG...
INTERNO4 presents
P. I. U. (Portable Isolation Unit)
"The Dazzling Light Back"
Clémence Grieco, Wesley Goatley, R. M. Phoenix and Anna Hughes, met in April 2011 and quickly developed a shared enthusiasm for each other’s works and ideas.
"Through email and private online forum, we developed something akin to a self-initiated placeless residency, all living in different parts of the world.
With discussions that grew to over 1000 emails over the course of a few months and many more meetings and discussions over the year to come, we were able to examine and understand the nature of each other’s work, influences and ideas, as well as questions surrounding the potential of an exhibition outside of and beyond what normally constitutes a group show.
Continually in the process of development and exploration, we brought our separate artistic practices together under the collective name Portable Isolation Unit.
We present our work in exhibitions, publications, performances and related events, in specific locations, maintaining focus upon our continuing conversation to direct the outcome. This provides us with different contexts within which to present the work and ideas that arise from our conversations, galvanizing further exploration, discussion and collaboration between us, and through this giving us a deeper understanding of our individual practices.
In our two exhibitions of 2011 ‘A Happy Life In The Mountains Part 1&2', we looked at the example of Dick Proenekke, who followed his desire to find another more fundamental way to live, as an act of self-sufficiency rather than a romantic ideal. The split in the creative process between the need for isolation and a need for community, our conversations touched upon the role of solitude in one's life and how the physical act of making something can create a world to inhabit.
Autumn and Winter found us all entering new phases of transition and transformation within our practices and our various global migrations playing a large role in giving us new living environments to adjust to and offering alternative perspectives.
'The Dazzling Light Back' reflects upon the cyclical waxing and waning of light and dark within the thought processes that direct our creative output. Looking to Friedrich Nietzsche's concept of 'the eternal return' we address its implications as a thought experiment and his theories of this as the ultimate affirmation of life. Nietzsche considered the concept of eternal recurrence as “the greatest weight”, the overcoming and embracing of this being the key to his development of an anti-nihilist theory. The understanding and interpretation of life's weight, and the methods we individually use to overcome and embrace this, have been a recurring concept in our discussions as a group, and in our personal work. The exhibition at Interno4 will explore this in the form of new works in painting, sound, sculpture, and photography."
“Time is infinite, but the things in time, the concrete bodies, are finite. They may indeed disperse into the smallest particles; but these particles, the atoms, have their determinate numbers, and the numbers of the configurations which, all of themselves, are formed out of them is also determinate. Now, however long a time may pass, according to the eternal laws governing the combinations of this eternal play of repetition, all configurations which have previously existed on this earth must yet meet, attract, repulse, kiss, and corrupt each other again…”
Heinrich Heine
For more information: www.portableisolationunit.com
19
aprile 2012
Portable Isolation Unit – The Dazzling Light Back
Dal 19 al 22 aprile 2012
arte contemporanea
performance - happening
giovane arte
performance - happening
giovane arte
Location
INTERNO 4
Bologna, Via San Sigismondo, 1, (Bologna)
Bologna, Via San Sigismondo, 1, (Bologna)
Orario di apertura
16.00 / 00.00
Domenica 22 Aprile, 16.00 / 19.30
Vernissage
19 Aprile 2012, h 19.00 / 00.00
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