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Posa di lavoro
Le ottanta immagini raccolte in questa mostra realizzata da Alinari ripercorrono le molteplici espressioni del lavoro femminile in Italia, lungo un arco cronologico che si estende tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento. Circa sessant’anni di storia segnati da profonde e significative trasformazioni per le attività delle donne, già a partire dalla fine del secolo scorso.
Comunicato stampa
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E’ il momento in cui il lavoro delle donne, fino allora confinato soprattutto entro la sfera domestica, tende ad emergere e ad essere visibile anche all’esterno. Il lavoro delle donne in realtà è stato sempre ben presente e importante per l’economia italiana, e queste fotografie ci mostrano tutto un universo di occupazioni minori, di carattere tradizionale e a volte arcaico, che coesistono accanto alle nuove occupazioni nelle industrie e nel commercio, o nei servizi.
Sia la mostra che il catalogo che l’accompagna, sono organizzati per settori lavorativi in modo da seguire i vari rami in cui si svolge il lavoro delle donne: dai lavori nei campi, giudicati all’epoca come quelli più adatti per le donne, sotto la duplice giustificazione della salubrità del mondo agreste e la genuinità della cultura contadina, a quelli nell’industria, dove le lavoratrici, specie a partire dalla grande guerra, cominciano a sostituire su larga scala la manodopera maschile, mostrando di essere in grado di tenere in piedi buona parte dell’apparato produttivo mentre gli uomini sono al fronte.
Particolarmente interessante poi il settore dei servizi, e quello dell’assistenza e delle attività legate all’istruzione, dove le donne sviluppano una presenza privilegiata. Dalle foto si osservano i segni di come essa fosse connotata rispetto agli intenti di controllo sociale e di trasmissione dei valori dominanti della società dell’epoca; ma anche, in molti casi, i segni di una evidente tensione al cambiamento che la presenza stessa delle donne nella sfera pubblica rappresentava di per sé.
I fotografi rappresentati sono alcuni fra i maggiori dell’epoca; dai grandi fotografi editori, Alinari, Anderson, Brogi, fino a esponenti di rilievo di quel mondo di grandi fotografi amatori che ebbero un ruolo privilegiato nei primi periodi di sviluppo della pratica fotografica: le differenze di linguaggio, di prospettiva, di punti di vista fra di loro, così come le linee fondamentali di sviluppo della storia del lavoro femminile in quell’epoca sono esaminati nei due saggi introduttivi al catalogo di Silvia Salvatici e Luigi Tomassini.
Catalogo Alinari.
Sia la mostra che il catalogo che l’accompagna, sono organizzati per settori lavorativi in modo da seguire i vari rami in cui si svolge il lavoro delle donne: dai lavori nei campi, giudicati all’epoca come quelli più adatti per le donne, sotto la duplice giustificazione della salubrità del mondo agreste e la genuinità della cultura contadina, a quelli nell’industria, dove le lavoratrici, specie a partire dalla grande guerra, cominciano a sostituire su larga scala la manodopera maschile, mostrando di essere in grado di tenere in piedi buona parte dell’apparato produttivo mentre gli uomini sono al fronte.
Particolarmente interessante poi il settore dei servizi, e quello dell’assistenza e delle attività legate all’istruzione, dove le donne sviluppano una presenza privilegiata. Dalle foto si osservano i segni di come essa fosse connotata rispetto agli intenti di controllo sociale e di trasmissione dei valori dominanti della società dell’epoca; ma anche, in molti casi, i segni di una evidente tensione al cambiamento che la presenza stessa delle donne nella sfera pubblica rappresentava di per sé.
I fotografi rappresentati sono alcuni fra i maggiori dell’epoca; dai grandi fotografi editori, Alinari, Anderson, Brogi, fino a esponenti di rilievo di quel mondo di grandi fotografi amatori che ebbero un ruolo privilegiato nei primi periodi di sviluppo della pratica fotografica: le differenze di linguaggio, di prospettiva, di punti di vista fra di loro, così come le linee fondamentali di sviluppo della storia del lavoro femminile in quell’epoca sono esaminati nei due saggi introduttivi al catalogo di Silvia Salvatici e Luigi Tomassini.
Catalogo Alinari.
31
ottobre 2003
Posa di lavoro
Dal 31 ottobre al 14 dicembre 2003
fotografia
Location
PALAZZO ALBERTINI
Forlì, Piazza Aurelio Saffi, 50, (Forlì-cesena)
Forlì, Piazza Aurelio Saffi, 50, (Forlì-cesena)
Biglietti
offerta libera a favore dell’Associazione Amici di Padre Querzani
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 13 dalle 15 alle 18