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Sette manifesti progettati dagli studenti delle scuole a indirizzo artistico e della comunicazione vengono presentati in una mostra a cielo aperto, per stimolare nei cittadini riflessioni legate ai concetti di libertà espressiva e creatività.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Torino, 3-17 dicembre 2020
Sette manifesti progettati dagli studenti delle scuole a indirizzo artistico e della comunicazione per stimolare nei cittadini riflessioni legate ai concetti di libertà espressiva e creatività.
Tra le iniziative di Ars Captiva per l’anno in corso era centrale un workshop grafico dedicato agli studenti dei corsi di Grafica e Comunicazione. Avrebbe coinvolto i giovanissimi creativi nella progettazione di manifesti pensati per riflettere, insieme ai cittadini torinesi, sulla difficile riemersione dalla pandemia. Per ragioni ormai a tutti note, il laboratorio di ottobre è stato rinviato a tempi più sereni. Ars Captiva ha deciso di essere comunque presente sui muri della città, con frammenti significativi della propria storia e della propria visione, affidati alle immagini-guida delle sette edizioni biennali trascorse.
Sono esposte immagini progettate nel tempo dagli studenti, invitati a rielaborare la rappresentazione del proprio volto. I risultati mostrano una chiara competenza progettuale, al servizio della comunicazione degli eventi e delle mostre che Ars Captiva periodicamente organizza in luoghi diversi della città.
Dalle ex Carceri Le Nuove alle sedi del Torino Jazz Festival, dalla ex Manifattura Tabacchi all’Housing Giulia (residenza per persone in difficoltà abitative transitorie), dal 2007 gli studenti dialogano con gli spazi trasformandoli con la loro creatività, in sintonia con il tema loro assegnato.
Le citazioni, a corollario dei visual in ciascuno dei poster, rimandano ai contenuti delle sette biennali e, al contempo, intendono conservare lo spirito del workshop non realizzato. Associate alla forte presenza delle immagini, interpellano i passanti sui concetti non scontati di libertà espressiva, duttilità di pensiero e creatività.
La serie di manifesti visibile dal 3 al 17 dicembre negli spazi di affissione cittadina, in una vera e propria mostra a cielo aperto, testimonia una volta di più l’importante presenza di Ars Captiva nella formazione artistica regionale. Intende attirare l‘attenzione sulla capacità di innovazione e di fare sistema degli istituti artistici, che hanno saputo unirsi in associazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per incentivare la relazione col territorio attraverso un nuovo modo di intendere la didattica.
Quelle stesse istituzioni, per loro natura definite da attività e pratiche artistiche di laboratorio che nessun insegnamento a distanza può sostituire, soffrono oggi oltremisura le conseguenze dei provvedimenti sulla scuola. Ai docenti, agli studenti, ai giovani artisti, costretti a esprimersi oggi in condizioni di assoluto disagio, testimoniamo con questa mostra il nostro impegno.
Sette manifesti progettati dagli studenti delle scuole a indirizzo artistico e della comunicazione per stimolare nei cittadini riflessioni legate ai concetti di libertà espressiva e creatività.
Tra le iniziative di Ars Captiva per l’anno in corso era centrale un workshop grafico dedicato agli studenti dei corsi di Grafica e Comunicazione. Avrebbe coinvolto i giovanissimi creativi nella progettazione di manifesti pensati per riflettere, insieme ai cittadini torinesi, sulla difficile riemersione dalla pandemia. Per ragioni ormai a tutti note, il laboratorio di ottobre è stato rinviato a tempi più sereni. Ars Captiva ha deciso di essere comunque presente sui muri della città, con frammenti significativi della propria storia e della propria visione, affidati alle immagini-guida delle sette edizioni biennali trascorse.
Sono esposte immagini progettate nel tempo dagli studenti, invitati a rielaborare la rappresentazione del proprio volto. I risultati mostrano una chiara competenza progettuale, al servizio della comunicazione degli eventi e delle mostre che Ars Captiva periodicamente organizza in luoghi diversi della città.
Dalle ex Carceri Le Nuove alle sedi del Torino Jazz Festival, dalla ex Manifattura Tabacchi all’Housing Giulia (residenza per persone in difficoltà abitative transitorie), dal 2007 gli studenti dialogano con gli spazi trasformandoli con la loro creatività, in sintonia con il tema loro assegnato.
Le citazioni, a corollario dei visual in ciascuno dei poster, rimandano ai contenuti delle sette biennali e, al contempo, intendono conservare lo spirito del workshop non realizzato. Associate alla forte presenza delle immagini, interpellano i passanti sui concetti non scontati di libertà espressiva, duttilità di pensiero e creatività.
La serie di manifesti visibile dal 3 al 17 dicembre negli spazi di affissione cittadina, in una vera e propria mostra a cielo aperto, testimonia una volta di più l’importante presenza di Ars Captiva nella formazione artistica regionale. Intende attirare l‘attenzione sulla capacità di innovazione e di fare sistema degli istituti artistici, che hanno saputo unirsi in associazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per incentivare la relazione col territorio attraverso un nuovo modo di intendere la didattica.
Quelle stesse istituzioni, per loro natura definite da attività e pratiche artistiche di laboratorio che nessun insegnamento a distanza può sostituire, soffrono oggi oltremisura le conseguenze dei provvedimenti sulla scuola. Ai docenti, agli studenti, ai giovani artisti, costretti a esprimersi oggi in condizioni di assoluto disagio, testimoniamo con questa mostra il nostro impegno.
03
dicembre 2020
PostHit
Dal 03 al 17 dicembre 2020
arte contemporanea
collettiva
disegno e grafica
fotografia
giovane arte
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fotografia
giovane arte
Location
PROVINCIA DI TORINO
Torino, Corso Inghilterra, 7/9, (Torino)
Torino, Corso Inghilterra, 7/9, (Torino)
Orario di apertura
mostra a cielo aperto, fruibile h24
Autore
Curatore
Produzione organizzazione
Sponsor
Patrocini