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Preghiere
una tematica di discussione artistica come confronto di visioni urbane sulla ‘città’ intesa nella sua essenza di luogo condiviso da culture e religioni diverse
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell'antico Borgo Pio, a poche decine di metri dal colonnato di S. Pietro a Roma, in uno spazio d'arte, Paolo Marzano cura una mostra d'arte contemporanea.
Creando l'evento, ha voluto proporre una tematica di discussione artistica come confronto di visioni urbane sulla 'città' intesa nella sua essenza di luogo condiviso da culture e religioni diverse. Il brano seguente è stato tratto dall'invito che lo stesso curatore ha messo a disposizione come tematica, per gli artisti che hanno aderito all'evento:
"Š La città, metafora dell'animo umano, rivela la sua natura di territorio condiviso, una scogliera frastagliata alla quale viene affidata, la nostra realtà di entità incomplete e tutte indistintamente minoritarie, che cercano con enorme dispendio di energia vitale, una parvenza di approdo, un' instabile contatto con la nuova terra-verità. Lo sguardo verso una possibile altra realtà, forse l'attesa di un'intuizione che avvicini a una verità nuova, più grande, diventa ora, il tempo della preghiera."
"La città è veramente il punto d 'unione tra il territorio e il corpo, tra il desiderabile e il posseduto, è causa del 'mal di vivere' e allo stesso tempo la sua cura, il pharmakon-città. Essa non perderà il suo penetrante cuneo conoscitivo e si presenterà all'uomo con la sua naturale interfaccia dalla quale, scelta l'opzione, indicherà il percorso per meglio accedervi. Ogni quadro visivo urbano è, dunque, l'interfaccia di un possibile viaggio memorabile. I suoi nervi sono stati scoperti come pure il suo corpo organico e la città vive una tensione dominante che fomenta la sua incredibile proprietà de-generativa. Quale erotica incidentale teoria, espone ad amplessi organici l'evoluzione sensibile di un meraviglioso corpo relazionante?La ballardiana atmosfera innescata dalle contemporanee deflagrazioni metropolitane, ridefinisce instabili unioni tra il corpo martoriato dell'uomo e l'architettura straziata come vittime sacrificali sull'altare mediatico.
Nella mostra, leggeremo un frammento, la visione della nuova stagione,
all'alba virtuale, di una verità ancora troppo 'asimmetrica'."
L'arte ancora una volta, segnerà il cammino e aprirà verso visioni di paesaggi inattesi, densi come non mai, di trasformazioni dell'anima e mutazioni dei linguaggi, testimonianza viva, nonchè motivo di dibattito ed esperienza culturale
Creando l'evento, ha voluto proporre una tematica di discussione artistica come confronto di visioni urbane sulla 'città' intesa nella sua essenza di luogo condiviso da culture e religioni diverse. Il brano seguente è stato tratto dall'invito che lo stesso curatore ha messo a disposizione come tematica, per gli artisti che hanno aderito all'evento:
"Š La città, metafora dell'animo umano, rivela la sua natura di territorio condiviso, una scogliera frastagliata alla quale viene affidata, la nostra realtà di entità incomplete e tutte indistintamente minoritarie, che cercano con enorme dispendio di energia vitale, una parvenza di approdo, un' instabile contatto con la nuova terra-verità. Lo sguardo verso una possibile altra realtà, forse l'attesa di un'intuizione che avvicini a una verità nuova, più grande, diventa ora, il tempo della preghiera."
"La città è veramente il punto d 'unione tra il territorio e il corpo, tra il desiderabile e il posseduto, è causa del 'mal di vivere' e allo stesso tempo la sua cura, il pharmakon-città. Essa non perderà il suo penetrante cuneo conoscitivo e si presenterà all'uomo con la sua naturale interfaccia dalla quale, scelta l'opzione, indicherà il percorso per meglio accedervi. Ogni quadro visivo urbano è, dunque, l'interfaccia di un possibile viaggio memorabile. I suoi nervi sono stati scoperti come pure il suo corpo organico e la città vive una tensione dominante che fomenta la sua incredibile proprietà de-generativa. Quale erotica incidentale teoria, espone ad amplessi organici l'evoluzione sensibile di un meraviglioso corpo relazionante?La ballardiana atmosfera innescata dalle contemporanee deflagrazioni metropolitane, ridefinisce instabili unioni tra il corpo martoriato dell'uomo e l'architettura straziata come vittime sacrificali sull'altare mediatico.
Nella mostra, leggeremo un frammento, la visione della nuova stagione,
all'alba virtuale, di una verità ancora troppo 'asimmetrica'."
L'arte ancora una volta, segnerà il cammino e aprirà verso visioni di paesaggi inattesi, densi come non mai, di trasformazioni dell'anima e mutazioni dei linguaggi, testimonianza viva, nonchè motivo di dibattito ed esperienza culturale
23
dicembre 2006
Preghiere
Dal 23 dicembre 2006 all'otto gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GARDEN GROVE – ART GALLERY BISTROT
Roma, Borgo Pio, 42, (Roma)
Roma, Borgo Pio, 42, (Roma)
Autore
Curatore