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Premio Arte Rugabella 2012. Sulla Natura
I 29 finalisti di PremioArteRugabella nella mostra Sulla Natura. L’evento nella splendida Villa Rusconi si propone di valorizzare l’arte contemporanea in territori incontaminati dai saturi luoghi comuni urbani.
Comunicato stampa
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Premio Arte Rugabella 2012. Sulla Natura
Il Premio Arte Rugabella 2012 propone come tema di indagine le diverse accezioni con cui è possibile osservare e percepire la natura, in un dialogo continuo tra l’uomo e le forze misteriose che la animano, tra la dimensione dell’artificiale e la sua spontaneità generativa, tra le leggi umane e l’inafferrabilità dei suoi processi vitali.
Natura è imperscrutabile dimensione che riporta all’origine, all’atmosfera primordiale dell’inizio.
Principio eziologico, giardino dell’Eden, habitat vitale, dilemma leopardiano, rifugio epicureo, dimora di forze animistiche, gabbia intricata o sfogo liberatorio, equilibrio di ineluttabile ciclicità.
Ciò che è in natura è universalmente connotato come retaggio di un’età aurea perduta, come persistenza di una perfezione, luogo dell’appagamento e della pienezza non bisognosa.
La natura non è costante e immutabile presenza, né entità innata. La forza della sua esistenza sta nella sua fragilità, nel ciclico mutare della sua essenza fatta di vita e di morte. Nessun mito creazionista o alcuna presocratica arbitrarietà di principio può cogliere la sfuggente quanto dinamica organicità di un divenire che distrugge ogni sacrale staticità o tentativo di controllo. Da sempre l’unica sua chiave di comprensione è semplicemente accostarsi ad essa e percepirne gli effluvi. Vivere la natura è una necessaria esperienza sensitiva, anche quando è la scienza a doverla indagare. È inevitabile dunque avvicinarsi alla forma mentis dell’imprevisto e dell’imprevedibile, dell’incerto e dell’inaccertabile, dell’incontrollato e dell’incontrollabile, dell’irregolare e dell’irregolabile.
Il mondo degli istinti e delle pieghe oscure della conoscibilità fa del vivere secondo natura un percorso gnoseologico, un itinerario della mente verso una fisiologia emozionale, empatica, umorale. Si attuano così processi percettivi diversificati che si estendono dalla rappresentazione all’osservazione, dall’immersione panica alla documentazione di variazioni metamorfiche ed evolutive, fino alla mimesi ed all’emulazione.
La natura conferma il suo essere cangiante e inafferrabile assumendo le sembianze ora di fenomeno, ora di scenario performativo, ora di metafora degli stati d’animo umani.
Una sorta di camouflage identifica un rapporto necessario e da sempre imprescindibile dell’uomo con la natura, anche quando quest’ultima si manifesta in tutta la sua forza devastante.
Si scopre un’interazione ineludibile fatta di bisogni e di risposte reciproche da cui si schiudono naturalismi che mettono in gioco un rapporto controverso, materno, indissolubile e inestinguibile, unito dalla prodigiosa risorsa della vita.
Fabio Carnaghi
Il Premio Arte Rugabella 2012 propone come tema di indagine le diverse accezioni con cui è possibile osservare e percepire la natura, in un dialogo continuo tra l’uomo e le forze misteriose che la animano, tra la dimensione dell’artificiale e la sua spontaneità generativa, tra le leggi umane e l’inafferrabilità dei suoi processi vitali.
Natura è imperscrutabile dimensione che riporta all’origine, all’atmosfera primordiale dell’inizio.
Principio eziologico, giardino dell’Eden, habitat vitale, dilemma leopardiano, rifugio epicureo, dimora di forze animistiche, gabbia intricata o sfogo liberatorio, equilibrio di ineluttabile ciclicità.
Ciò che è in natura è universalmente connotato come retaggio di un’età aurea perduta, come persistenza di una perfezione, luogo dell’appagamento e della pienezza non bisognosa.
La natura non è costante e immutabile presenza, né entità innata. La forza della sua esistenza sta nella sua fragilità, nel ciclico mutare della sua essenza fatta di vita e di morte. Nessun mito creazionista o alcuna presocratica arbitrarietà di principio può cogliere la sfuggente quanto dinamica organicità di un divenire che distrugge ogni sacrale staticità o tentativo di controllo. Da sempre l’unica sua chiave di comprensione è semplicemente accostarsi ad essa e percepirne gli effluvi. Vivere la natura è una necessaria esperienza sensitiva, anche quando è la scienza a doverla indagare. È inevitabile dunque avvicinarsi alla forma mentis dell’imprevisto e dell’imprevedibile, dell’incerto e dell’inaccertabile, dell’incontrollato e dell’incontrollabile, dell’irregolare e dell’irregolabile.
Il mondo degli istinti e delle pieghe oscure della conoscibilità fa del vivere secondo natura un percorso gnoseologico, un itinerario della mente verso una fisiologia emozionale, empatica, umorale. Si attuano così processi percettivi diversificati che si estendono dalla rappresentazione all’osservazione, dall’immersione panica alla documentazione di variazioni metamorfiche ed evolutive, fino alla mimesi ed all’emulazione.
La natura conferma il suo essere cangiante e inafferrabile assumendo le sembianze ora di fenomeno, ora di scenario performativo, ora di metafora degli stati d’animo umani.
Una sorta di camouflage identifica un rapporto necessario e da sempre imprescindibile dell’uomo con la natura, anche quando quest’ultima si manifesta in tutta la sua forza devastante.
Si scopre un’interazione ineludibile fatta di bisogni e di risposte reciproche da cui si schiudono naturalismi che mettono in gioco un rapporto controverso, materno, indissolubile e inestinguibile, unito dalla prodigiosa risorsa della vita.
Fabio Carnaghi
29
settembre 2012
Premio Arte Rugabella 2012. Sulla Natura
Dal 29 settembre al 07 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
VILLA RUSCONI
Castano Primo, Via Roma, (Milano)
Castano Primo, Via Roma, (Milano)
Orario di apertura
lunedì - venerdì 16,30 - 19,00 | sabato e domenica 10,00 - 12,00 /16,30 – 19,00
Vernissage
29 Settembre 2012, h 17
Sito web
www.prolococastanoprimo.it/website/htm/rugabella12.html
Autore
Curatore