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Premio Grotta di Tiberio 2009 – Giuseppe Di Lelio
Mostra dello scultore Giuseppe Di Lelio (trenta studi su carta 1989 – 2009) con sculture di Claudio Ciotola e Cesare Ilario
Comunicato stampa
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«Un omaggio al massimo scultore che la storia di Sperlonga abbia mai conosciuto». Giustifica così la scelta di dedicare allo sperlongano Giuseppe Di Lelio l’ edizione 2009 della mostra d’arte inserita nel Premio Grotta di Tiberio il suo storico fondatore e patron, Giacomo Di Raimo. Giunto ormai alla sua undicesima edizione il Premio Grotta di Tiberio che da sempre vanta la partecipazione di un grandi relatori (tra cui Paolo Stella Richter che presiede dal 1998 la commissione scientifica, Licia Borrelli, Alfonso Malinconico e Agostino Ziino) e grandi artisti, si veste dunque quest’anno di un nuovo, particolare significato, celebrando quell’arte che emerge dal cuore della stessa terra che ospita la manifestazione. Trenta opere su carta di Giuseppe Di Lelio affiancate dalle sculture di Claudio Ciotola e Cesare Ilario saranno allestite all’interno del sito culturale - antica chiesa Sanctae Mariae a partire da questo sabato e fino al 7 settembre. «Si tratta in un caso, quello dello sperlongano Giuseppe Di Lelio - scrive nella prefazione al catalogo della mostra Claudio Zambianchi, professore associato di Storia dell’arte contemporanea all’università degli studi “La Sapienza “ di Roma - di disegni, intesi per la più parte come schizzi ai fini della esecuzione di opere scultoree; essi si congiungono idealmente con le sculture esposte nel 2000 alla Torre Truglia di Sperlonga, in una personale dell’artista dove era originariamente prevista la presenza di un gruppo di disegni che dessero conto dell’attività progettuale dello scultore, un’ipotesi allora abbandonata per motivi di spazio. Agli studi su carta di Di Lelio (una trentina) - prosegue Zambianchi - si è considerato opportuno unire nella presente esposizione alcune sculture di piccolo formato dei due giovani scultori, Cesare Ilario (con tre lavori), anch’egli di Sperlonga, e Claudio Ciotola, romano (con quattro opere), affinché possano interagire nello stesso contesto opere di artisti abituati a pensare e operare nelle tre dimensioni. Il riferimento principale di Cesare Ilario (formatosi all’Accademia di Belle Arti di Bologna) è nuovamente la scultura di forme pure e levigate di Brancusi, mentre le ispirazioni maggiori del lavoro di Claudio Ciotola vanno ricercate negli scultori legati al cubismo: a differenza delle superfici smussate e modulate delle sculture di Ilario, quelle di Ciotola - termina lo studioso - si basano infatti su una marcata scansione dell’immagine per piani sintetici, che porta con sé il ricordo delle opere in tre dimensioni di Alexander Archipenko, Pablo Picasso e Raymond Duchamp -Villon». L’appuntamento con il vernissage è per questo sabato 27 Giugno alle 18 presso l’antica chiesa del centro storico di Sperlonga. Si esibirà per l’occasione l’Ars Trio di Roma (Laura Pietrocini al pianoforte, Marco Fiorentini al violino e Michele Chiapperino al violoncello) con opere di Ludwig van Beethoven (trio per archi e pianoforte in si bemolle maggiore, op. 97 “L’arciduca”) e Maurice Ravel (trio per archi e pianoforte). L’evento è patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Presidenza del Consiglio regionale del Lazio.
Scheda
Giuseppe Di Lelio è nato a Terracina il 1 maggio del 1974. Dopo aver conseguito la maturità artistica a Latina si è laureato in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna con lode. È proprio a Sperlonga che inaugura nel 1998 la sua prima “personale” intitolata “Le Spalle al mare”. Nel 2000 partecipa alla terza edizione del Premio Grotta di Tiberio con 18 sculture esposte a Torre Truglia e la presentazione in catalogo di Giuseppe Appella. Partecipa a numerose esposizioni collettive tra cui, nel 2005 “Quattro in mostra” assieme a Valeria Cademartori, Roberto Caruso e Giulio Catelli con la presentazione di Emilio Garroni e realizza opere permanenti tra cui la scultura “Amanti” donata al Comune di Sperlonga dal Monte dei Paschi di Siena, “Tracce” donata al Comune di Sperlonga da Poste Italiane, “Tra cielo e terra” un’opera in rame, acciaio e acqua sorgiva allestita nell’area dell’ex lavatoio di Sperlonga assieme alla “Sorgente”, un trittico in travertino pachistano e acqua sorgiva. Ha progettato, inoltre, l’altare nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo.
Scheda
Giuseppe Di Lelio è nato a Terracina il 1 maggio del 1974. Dopo aver conseguito la maturità artistica a Latina si è laureato in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna con lode. È proprio a Sperlonga che inaugura nel 1998 la sua prima “personale” intitolata “Le Spalle al mare”. Nel 2000 partecipa alla terza edizione del Premio Grotta di Tiberio con 18 sculture esposte a Torre Truglia e la presentazione in catalogo di Giuseppe Appella. Partecipa a numerose esposizioni collettive tra cui, nel 2005 “Quattro in mostra” assieme a Valeria Cademartori, Roberto Caruso e Giulio Catelli con la presentazione di Emilio Garroni e realizza opere permanenti tra cui la scultura “Amanti” donata al Comune di Sperlonga dal Monte dei Paschi di Siena, “Tracce” donata al Comune di Sperlonga da Poste Italiane, “Tra cielo e terra” un’opera in rame, acciaio e acqua sorgiva allestita nell’area dell’ex lavatoio di Sperlonga assieme alla “Sorgente”, un trittico in travertino pachistano e acqua sorgiva. Ha progettato, inoltre, l’altare nella chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo.
27
giugno 2009
Premio Grotta di Tiberio 2009 – Giuseppe Di Lelio
Dal 27 giugno al 07 settembre 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ANTICA CHIESA SANCTAE MARIAE
Sperlonga, Via Porta Piccola, (Latina)
Sperlonga, Via Porta Piccola, (Latina)
Vernissage
27 Giugno 2009, ore 18
Autore