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Presentazione “Arte, tecnologia e scienza” di Marco Mancuso
Il libro si pone come una complessa e articolata analisi che, in equilibrio tra la critica d’arte e il culture journalism, descrive in maniera esaustiva gli scenari e gli ambiti di ricerca della New Media Art contemporanea.
Comunicato stampa
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Martedì 4 dicembre alle ore 19.30 Adiacenze vi invita alla presentazione del libro “ARTE, TECNOLOGIA E SCIENZA. Le Art Industries e i nuovi paradigmi di produzione nella New Media Art contemporanea” di Marco Mancuso, edito da Mimesis Edizioni con postfazione di Bruce Sterling.
L’epoca nella quale viviamo, caratterizzata da un’incessante evoluzione in termini culturali, estetici e morali del rapporto progresso-uomo-ambiente, suggerisce a ciascuno di noi una riflessione: quale è l'impatto delle tecnologie e delle scienze sull'arte, il design e la cultura contemporanea? Il libro "Arte, Tecnologia e Scienza. Le Art Industries e i nuovi paradigmi di produzione nella New Media Art contemporanea" si pone come una complessa e articolata analisi che, in equilibrio tra la critica d’arte e il culture journalism, descrive in maniera esaustiva gli scenari e gli ambiti di ricerca della New Media Art contemporanea, guidando il lettore tra le pieghe di un contesto interdisciplinare che coinvolge il mondo delle autoproduzioni indipendenti, delle istituzioni, dei laboratori, delle industrie e che indaga il rapporto tra mercati ibridi a cavallo tra arte, design, architettura, suono, moda, performance, ricerca scientifica e innovazione tecnologica. Una trattazione che indaga attori e progetti del contemporaneo, arricchita da un gruppo di interviste a esperti del settore, per estrapolare esperienze ed evidenziare strategie e rendere condiviso un possibile modello economico innovativo per l’arte e la cultura.
Dalla quarta di copertina: "Il termine New Media Art fa riferimento a un ambito artistico ampio e stratificato, strutturalmente contaminato con i più diversi settori della ricerca tecnologica e scientifica. Le pratiche artistiche che la caratterizzano non si rivolgono unicamente al contesto dell’arte contemporanea, ma anzi lo ibridizzano attraverso la sperimentazione in ambiti disciplinari non necessariamente attigui, creando nuovi territori in cui fare ricerca. La difficoltà principale quando si parla di New Media Art, pertanto, è riuscire a mettere a fuoco e comprendere questo tipo di complessità per tradurla in un lavoro coerente di narrazione, esposizione e divulgazione."
Dalla postfazione di Bruce Sterling: "Il libro che avete in mano suggerisce una più profonda consapevolezza per la cultura digitale, per completare il suo processo di maturazione. Non secondo il classico approccio degli ultimi dieci anni, tipico di quelle “classi creative” che riqualificano a spazi culturali strutture industriali abbandonate. Quando Marco Mancuso parla di “art industries” e di “nuovo paradigma di produzione” si sposta ben oltre. Grazie all’esperienza accumulata in oltre dieci anni di direzione dell’osservatorio Digicult, egli descrive qualcosa che è un passo avanti, un’azione che va ben oltre l’esistenza contemporanea."
Parleremo di tutto questo con l’autore Marco Mancuso, fondatore e direttore di Digicult, e Angel Moya Garcia, co-direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio. Modererà la conversazione Claudio Musso, curatore e critico indipendente.
BIOGRAFIE DEI RELATORI
Marco Mancuso è critico, curatore, docente ed editore indipendente che focalizza la sua ricerca sull’impatto delle tecnologie e della scienza sull’arte, il design e la cultura contemporanea. Fondatore e direttore dal 2005 della piattaforma Digicult, insegna Fenomenologia dell’Arte Contemporanea e Culture Digitali alla NABA Nuova Accademia di Belle Arti e allo IED di Milano e Sistemi Editoriali per l’Arte all’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo. Collabora con lo spazio culturale Adiacenze di Bologna, ha appena pubblicato il saggio Arte, Tecnologia e Scienza per Mimesis ed è dottorando di ricerca presso l’Università IUAV di Venezia.
Claudio Musso è critico d'arte e curatore indipendente. La sua attività di ricerca pone particolare attenzione al rapporto tra arte visiva, linguaggio e comunicazione, all'arte urbana e alle nuove tecnologie nel panorama artistico. Attualmente è docente di Fenomenologia delle arti contemporanee e di Teoria della percezione e psicologia della forma presso l’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo e insegna Linguaggio della visione presso Spazio Labò a Bologna. Ha pubblicato numerosi articoli, testi critici e saggi, il più recente dei quali si intitola Dalla strada al computer e viceversa per Libri Aparte.
Angel Moya Garcia è critico e curatore d’arte contemporanea. Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Cordova è Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio a Lucca. La sua ricerca affronta interrogativi sulla trasversalità, attraverso l’analisi dei confini e l’identificazione di convergenze nelle diverse pratiche della contemporaneità, con una speciale attenzione verso i linguaggi installativi e performativi. Ha scritto saggi per riviste come Flash Art, Artribune, Exibart, Espoarte e Segno e ha realizzato lecture, talk, presentazioni e workshop sugli aspetti teorici e pratici della performance.
L’epoca nella quale viviamo, caratterizzata da un’incessante evoluzione in termini culturali, estetici e morali del rapporto progresso-uomo-ambiente, suggerisce a ciascuno di noi una riflessione: quale è l'impatto delle tecnologie e delle scienze sull'arte, il design e la cultura contemporanea? Il libro "Arte, Tecnologia e Scienza. Le Art Industries e i nuovi paradigmi di produzione nella New Media Art contemporanea" si pone come una complessa e articolata analisi che, in equilibrio tra la critica d’arte e il culture journalism, descrive in maniera esaustiva gli scenari e gli ambiti di ricerca della New Media Art contemporanea, guidando il lettore tra le pieghe di un contesto interdisciplinare che coinvolge il mondo delle autoproduzioni indipendenti, delle istituzioni, dei laboratori, delle industrie e che indaga il rapporto tra mercati ibridi a cavallo tra arte, design, architettura, suono, moda, performance, ricerca scientifica e innovazione tecnologica. Una trattazione che indaga attori e progetti del contemporaneo, arricchita da un gruppo di interviste a esperti del settore, per estrapolare esperienze ed evidenziare strategie e rendere condiviso un possibile modello economico innovativo per l’arte e la cultura.
Dalla quarta di copertina: "Il termine New Media Art fa riferimento a un ambito artistico ampio e stratificato, strutturalmente contaminato con i più diversi settori della ricerca tecnologica e scientifica. Le pratiche artistiche che la caratterizzano non si rivolgono unicamente al contesto dell’arte contemporanea, ma anzi lo ibridizzano attraverso la sperimentazione in ambiti disciplinari non necessariamente attigui, creando nuovi territori in cui fare ricerca. La difficoltà principale quando si parla di New Media Art, pertanto, è riuscire a mettere a fuoco e comprendere questo tipo di complessità per tradurla in un lavoro coerente di narrazione, esposizione e divulgazione."
Dalla postfazione di Bruce Sterling: "Il libro che avete in mano suggerisce una più profonda consapevolezza per la cultura digitale, per completare il suo processo di maturazione. Non secondo il classico approccio degli ultimi dieci anni, tipico di quelle “classi creative” che riqualificano a spazi culturali strutture industriali abbandonate. Quando Marco Mancuso parla di “art industries” e di “nuovo paradigma di produzione” si sposta ben oltre. Grazie all’esperienza accumulata in oltre dieci anni di direzione dell’osservatorio Digicult, egli descrive qualcosa che è un passo avanti, un’azione che va ben oltre l’esistenza contemporanea."
Parleremo di tutto questo con l’autore Marco Mancuso, fondatore e direttore di Digicult, e Angel Moya Garcia, co-direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio. Modererà la conversazione Claudio Musso, curatore e critico indipendente.
BIOGRAFIE DEI RELATORI
Marco Mancuso è critico, curatore, docente ed editore indipendente che focalizza la sua ricerca sull’impatto delle tecnologie e della scienza sull’arte, il design e la cultura contemporanea. Fondatore e direttore dal 2005 della piattaforma Digicult, insegna Fenomenologia dell’Arte Contemporanea e Culture Digitali alla NABA Nuova Accademia di Belle Arti e allo IED di Milano e Sistemi Editoriali per l’Arte all’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo. Collabora con lo spazio culturale Adiacenze di Bologna, ha appena pubblicato il saggio Arte, Tecnologia e Scienza per Mimesis ed è dottorando di ricerca presso l’Università IUAV di Venezia.
Claudio Musso è critico d'arte e curatore indipendente. La sua attività di ricerca pone particolare attenzione al rapporto tra arte visiva, linguaggio e comunicazione, all'arte urbana e alle nuove tecnologie nel panorama artistico. Attualmente è docente di Fenomenologia delle arti contemporanee e di Teoria della percezione e psicologia della forma presso l’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo e insegna Linguaggio della visione presso Spazio Labò a Bologna. Ha pubblicato numerosi articoli, testi critici e saggi, il più recente dei quali si intitola Dalla strada al computer e viceversa per Libri Aparte.
Angel Moya Garcia è critico e curatore d’arte contemporanea. Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Cordova è Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio a Lucca. La sua ricerca affronta interrogativi sulla trasversalità, attraverso l’analisi dei confini e l’identificazione di convergenze nelle diverse pratiche della contemporaneità, con una speciale attenzione verso i linguaggi installativi e performativi. Ha scritto saggi per riviste come Flash Art, Artribune, Exibart, Espoarte e Segno e ha realizzato lecture, talk, presentazioni e workshop sugli aspetti teorici e pratici della performance.
04
dicembre 2018
Presentazione “Arte, tecnologia e scienza” di Marco Mancuso
04 dicembre 2018
presentazione
Location
ADIACENZE
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 11-13 e 16-20
Vernissage
4 Dicembre 2018, ore 19.30
Autore