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presentazione del libro: Charles Avery – The Art Atom
Il libro è composto da 16 disegni di Charles Avery, riprodotti a tutta pagina, e di una serie di particolari delle stesse opere e accompagnato da testi di Brian Dillon, Matthew Kneale e Tom Morton
Comunicato stampa
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Charles Avery (Oban, Scozia, 1973) è uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Nel 2003 ha fatto parte del gruppo dei quattro selezionati a rappresentare la giovane arte italiana al Padiglione Venezia della Biennale di Venezia.
Le opere di Avery puntano sempre più l’attenzione sulla metafisica, sui temi della verità (assoluta e relativa), dell’audacia e della folle energia che alimenta l’insaziabile sete di conoscenza dell’uomo. Durante il suo percorso artistico, l’artista ha sviluppato una vasta attività sperimentale, pur continuando a riservare un ruolo centrale alla “santità del disegno”.
Il volume è pervaso da questo costante interesse per i racconti metafisici e per le loro implicazioni.
Le immagini illustrano una storia: personaggi fantastici vivono in un mondo dove domina la regola della bidimensionalità curvilinea e dove la geometria euclidea è considerata sacrilega. La scoperta dell’esistenza del cosiddetto “atomo dell’arte”, un tetraedro (il più semplice dei solidi euclidei), suscita disagio negli anziani della comunità che decidono di occultare l’oggetto agli altri componenti della società. Quando scopre il tentativo di nascondere la verità, la giovane donna a cui si deve il ritrovamento dell’atomo, tenta di rientrarne in possesso per mostrarlo al mondo. Tuttavia, proprio nel momento in cui riesce a recuperare l’atomo, la donna viene uccisa da uno degli anziani. Mentre la donna crolla al suolo, l’atomo cade per terra e si frantuma in quindici unità più piccole della stessa forma. Non sapremo mai se, prima di morire, la donna è rimasta cosciente abbastanza a lungo da rendersi conto che la “verità” che voleva rivelare non era quella che pensava.
Sulla scia delle emozioni suscitate dai disegni, tre autori – Matthew Kneale, Tom Morton e Brian Dillon – sono stati invitati a scriverne diverse versioni narrative. Con la generazione di nuove verità derivate dal racconto allegorico di Avery, il libro si presenta come un ampliamento della ricerca dell’artista sui concetti di verità assoluta e di verità relativa.
Breve biografia di Charles Avery:
Charles Avery è nato a Oban, in Scozia, nel 1973. Vive e lavora tra Roma e Londra. Dal 1998 espone sia in Gran Bretagna che all’estero. Nel 2003 ha fatto parte del gruppo di quattro artisti selezionati per rappresentare la nuova arte italiana al Padiglione di Venezia della Biennale di Venezia. Charles Avery è rappresentato dalla Galleria Sonia Rosso di Torino, dalla Galleria s.a.l.e.s di Roma e dalla Doggerfisher Gallery di Edimburgo.
Brevi biografie degli autori:
Brian Dillon, autore e critico freelance, pubblica regolarmente su “Frieze”, “The Independent”, “The Irish Times” e “Time Out”. Sta scrivendo un libro sulla memoria collettiva e sulla memoria privata.
Nel suo romanzo English Passengers, Matthew Kneale racconta, con venti punti di vista diversi, la storia di una spedizione in Tasmania alla ricerca del Giardino dell’Eden. Nel 2000 il libro è stato uno dei finalisti del Booker Prize e ha vinto il premio Whitbread Book. Il suo primo romanzo, Mr. Foreigner (1987), insignito del premio Somerset Maugham nel 1988, getta uno sguardo ironico sulle incomprensioni di natura culturale. Matthew Kneale ha scritto anche Sweet Thames (vincitore del premio John Llewellyn nel 1992).
Il critico Tom Morton ha curato la pubblicazione di “Anyway”, una rivista di fumetti edita da Alberta Press nell’ottobre 2003. Autore di numerosi cataloghi d’arte, collabora regolarmente con “Frieze” (dove tiene la rubrica “Curios Editor”), “Tank”, “Blueprint”, “Arena” e “Tate”.
Le opere di Avery puntano sempre più l’attenzione sulla metafisica, sui temi della verità (assoluta e relativa), dell’audacia e della folle energia che alimenta l’insaziabile sete di conoscenza dell’uomo. Durante il suo percorso artistico, l’artista ha sviluppato una vasta attività sperimentale, pur continuando a riservare un ruolo centrale alla “santità del disegno”.
Il volume è pervaso da questo costante interesse per i racconti metafisici e per le loro implicazioni.
Le immagini illustrano una storia: personaggi fantastici vivono in un mondo dove domina la regola della bidimensionalità curvilinea e dove la geometria euclidea è considerata sacrilega. La scoperta dell’esistenza del cosiddetto “atomo dell’arte”, un tetraedro (il più semplice dei solidi euclidei), suscita disagio negli anziani della comunità che decidono di occultare l’oggetto agli altri componenti della società. Quando scopre il tentativo di nascondere la verità, la giovane donna a cui si deve il ritrovamento dell’atomo, tenta di rientrarne in possesso per mostrarlo al mondo. Tuttavia, proprio nel momento in cui riesce a recuperare l’atomo, la donna viene uccisa da uno degli anziani. Mentre la donna crolla al suolo, l’atomo cade per terra e si frantuma in quindici unità più piccole della stessa forma. Non sapremo mai se, prima di morire, la donna è rimasta cosciente abbastanza a lungo da rendersi conto che la “verità” che voleva rivelare non era quella che pensava.
Sulla scia delle emozioni suscitate dai disegni, tre autori – Matthew Kneale, Tom Morton e Brian Dillon – sono stati invitati a scriverne diverse versioni narrative. Con la generazione di nuove verità derivate dal racconto allegorico di Avery, il libro si presenta come un ampliamento della ricerca dell’artista sui concetti di verità assoluta e di verità relativa.
Breve biografia di Charles Avery:
Charles Avery è nato a Oban, in Scozia, nel 1973. Vive e lavora tra Roma e Londra. Dal 1998 espone sia in Gran Bretagna che all’estero. Nel 2003 ha fatto parte del gruppo di quattro artisti selezionati per rappresentare la nuova arte italiana al Padiglione di Venezia della Biennale di Venezia. Charles Avery è rappresentato dalla Galleria Sonia Rosso di Torino, dalla Galleria s.a.l.e.s di Roma e dalla Doggerfisher Gallery di Edimburgo.
Brevi biografie degli autori:
Brian Dillon, autore e critico freelance, pubblica regolarmente su “Frieze”, “The Independent”, “The Irish Times” e “Time Out”. Sta scrivendo un libro sulla memoria collettiva e sulla memoria privata.
Nel suo romanzo English Passengers, Matthew Kneale racconta, con venti punti di vista diversi, la storia di una spedizione in Tasmania alla ricerca del Giardino dell’Eden. Nel 2000 il libro è stato uno dei finalisti del Booker Prize e ha vinto il premio Whitbread Book. Il suo primo romanzo, Mr. Foreigner (1987), insignito del premio Somerset Maugham nel 1988, getta uno sguardo ironico sulle incomprensioni di natura culturale. Matthew Kneale ha scritto anche Sweet Thames (vincitore del premio John Llewellyn nel 1992).
Il critico Tom Morton ha curato la pubblicazione di “Anyway”, una rivista di fumetti edita da Alberta Press nell’ottobre 2003. Autore di numerosi cataloghi d’arte, collabora regolarmente con “Frieze” (dove tiene la rubrica “Curios Editor”), “Tank”, “Blueprint”, “Arena” e “Tate”.
11
dicembre 2003
presentazione del libro: Charles Avery – The Art Atom
11 dicembre 2003
presentazione
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Vernissage
11 Dicembre 2003, ore 18,30