Il progetto, grazie al coinvolgimento e la disponibilità che tutti, da Balestrini, agli insegnanti, ai ragazzi, hanno dimostrato nel corso del lavoro, da un’idea iniziale semplice si è trasformato diventando sempre più complesso e articolato.

Seguendo la metodologia di lavoro del Dipartimento Didattico, il progetto si è sviluppato in una serie di incontri di natura teorica e di studio sull’artista, e in una seconda parte invece pratica, in cui gli studenti si sono divisi in piccoli gruppi secondo le specifiche professionalità tecniche che costituiscono materia di insegnamento della scuola: produzione, montaggio , ripresa, suono ecc..

I ragazzi hanno avuto così l’opportunità di conoscere la versatilità dell’artista come scrittore, scultore e testimone del suo tempo, incontrandolo più volte al museo sempre affiancati dai loro insegnanti, lo hanno intervistato, hanno lavorato con lui sui testi scegliendo anche alcune frasi di sue poesie e filmando sempre tutti gli incontri.
Ha concluso questa prima parte di riflessione teorica, la progettazione di una scultura da parte dei ragazzi ispirata ai “monumenti visivi” di Balestrini.
La seconda parte, ha visto la costruzione della scultura, sempre nei locali del museo, formata da una serie di cilindri di legno, assemblati in modo da comporre una sfera, rivestita di materiale laminato e sulla cui superfice gli studenti hanno riportato, con caratteri diversi, alcune frasi che avevano scelto dalle poesie di Balestrini.
Mentre un gruppo di studenti con un insegnante lavorava alla scultura, gli altri ne filmavano la costruzione e l’assemblaggio finale.
Tutte le fasi del lavoro, costituiscono il soggetto del video Trasformazioni che rappresenta una sperimentazione quanto mai peculiare e ben riuscita della collaborazione tra il MACRO e la Scuola.